sabato 24 maggio 2008

"PROSCIUTTO CON VELOCITA ALLA FIERA DELLE ILLUSIONI"-3:TRE RIPERCUSSIONI.

Ormai dovrei prendere coscenza che le mie opinioni espressi pubblicamente comportano delle conseguenze assai trascendenti e assai importanti per non tenerle sotto occhi accuratamente.Infatti da quando ho pubblicato su questo blog e sul "mio mondo online" il post con il titolo riportato sopra si sono suscitati delle ripercussioni di tanta trascendenza e di tanta importanza per la salute pubblica e per gli avanzi della medicina che oltre a sentirmi molto gratificato, una presa di coscenza sulla sua trascendenza scientifica mi spinge a fare l'atto di responsabilita tanto di consegnarli in questo spazio,come di fare una presa di posizzione al riguardo,che spero sia tanto innovatrice,rivelatrice e utile come quelle che hanno scatenato questi ripercussioni.
Le ripercussioni tanto per ordinare l'esposizione,anche se non sono riduttibili ad una separazioni in compartimenti stanchi ma formano parte dello stesso argomento che è la salute pubblica;sono tre è in questo caso riferiscono ovviamente alla sessualita.Uno gia è stato avanzato per gli altri ho lasciato passare il tempo in modo che le aque del senzazionalismo mediatico e politico si calmassero e la verita scientifica venissi a gala in modo piu chiaro e sereno.
Ho gia detto che riguardano alla salute sessuale le ripercussioni,e gli argomenti versano su queste discipline:
Il primo riferisce ai metodi anticoncezzionali e l'aborto e prende corpo come un dibattito sulla "pillola del giorno dopo" da cui ho parlato in questa pubblicazione.Ovviamente che questi argomenti scientifici non possono sostraersi dalla polemica socio-culturale e politica che la riguarda.
Il secondo riferisce ad un'argomento nuovo inessistente pochi anni in dietro:la padronanza piena della propia sessualita.
E l'altro argomento il piu trascendente dal punto di vista dei miei apporti e piu strettamente medico-scientifico visto che comporta la nascita di un nuovo aproccio farmacologico per superare le disfunzioni sessuali e per conseguenza un nuovo farmaco;e quello sull'esperimentazzione su una pillola con incidenza sulla libido.
Comincero per ordine d'importanza degli argomenti:
1-Il farmaco della libido.
Ho iniziato a occuparmi di VIAGRA fin dal momento in qui questo farmaco è nato ma non è stato sino a poco tempo in dietro che ho espresso pubblicamente le mie opinioni.(Vedili su questo blog o cua:
http://docs.google.com/View?docID=dckm79x7_24d8gqtv&revision=_latest
Questi hanno scatenato una serie di reazioni di tale invergadura che hanno sancito il declino di questo farmaco come agente terapeutico in grado di agire efficacemente sulla sessualita,e questo scritto ne è la prova definitiva,conclussiva:addio VIAGRA potremmo comminciare a dire.
Ma che cosa è stato a scaturire questo certificato di defunzione?Ovviamente tutte le critiche(compresi quelli miei) e i lavori di ricerca scientifiche in corso puntarono in questa direzzione, ma voglio menzionare cua un concetto che sempre ripeto a modo di conclussione delle mie riflessione su questo farmaco e sulla sessologia in genere:"NON DIMENTICARE CHE PER L'MPOTENZA E MOLTI ALTRI DISFUNZIONI SESSUALI L'AMORE E' UNA BUONA MISURA PREVENTIVA E ANCHE UNA BUONA TERAPIA.E' UNA POSSIBILITA DA NON SCARTARE.UNA SPERANZA SEMPRE C'E'.......
E infatti una speranza sempre c'è:"parlami d'amore" potrebbe essere la "supliccante" consegna "sottocoscente" di chi cerca soluzione ai suoi problemi sessuali efficacemente,e di amore si parla in questo articolo sul Corriere della Sera dal titolo evocatrice:"Sesso, presto il farmaco della libido La pillola che pensionerà il viagra".
Gia la libido:certo ci manca qualcosa perche possa vantare la categoria di sentimento superiore influenzato d'altri sentimenti astratti socio-culturali come l'amore,pero gli si avvicina .E' un termine principalmente avviato da Freud che ci parla di una spinta,un'energia vitale scaturita dall'instinto pero transmutabile, che puo prendere concretezza in molteplici attivita dove verrebbe sublimata:tanti e diversi "amori" insomma:amore alla vita,amore al mestiere,amore alla famiglia,amore alle scienze,amore a dio e anche l'amore per il sesso opposto,ovviamente.Certo non è propiamente amore pero siamo ben lontano dalla soluzione meccanicista del "viagra senza anima ne volto" che d'altronde ed è bene sottolinearlo non ha alcunche da fare con la libido ma con la "potenza sessuale" che è una conseguenza organico-fisica di quella.Se vuoi capirlo a livello di divulgazzione potrei semplificare dicendo che la libido c'entra con la biochimica(e non solo)e il viagra con le manifestazione vascolari(arteriale e venosa) della sessualita.Capiamoci non c'è una biochimica dell'amore e non potra mai esserci(umanista sono io) pero "s'imparenta" con agenti ormonali e trasmissori neurochimici in grado di aouto-influenziarsi e retroalimentarsi(in un rapporto di feed-back).Pero subito due chiarimenti: sta di fatto che le manifestazioni della libido anche con modalita diversi sono comuni a uomini e donne e quindi un farmaco che agisca sulla libido non dovrebbe riconoscere diferenze sessuali significativi.Ma sta anche di fatto che il Viagra oltre a non avere nessun rapporto con la libido non ha nessuna influenza ne anche sulla "potenza sessuale femminile",con l'anorgasmia,contrariamente a quanto affermano i sostenitori del Viagra largamente difesi in questo giornale.Ho gia analizzato questo sul primo articolo con questo nome,vedi:
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2008/03/prosciutto-con-velocita-alla-fiera.html
In somma sia chiaro che la famosa "pillola Rosa" se mai dovessi trovarsene una specifica e se dovesse avere un colore diverso a quella maschile(e non voglio fare di questo un quesito ideologico riguardante all'uguaglianza dei sessi),come vengo sostenendo non c'entra un bel niente con il viagra perche il viagra non c'entra niente con la libido ne maschile ne femminile.
Pero dopo questo mio commento introduttorio veniamo al dunque,cosa sarebbe questo farmaco della libido?.Vediamo primo l'articolo del "Corriere della Sera":
"In corso la sperimentazione in Gran Bretagna
Sesso, presto il farmaco della libido La pillola che pensionerà il viagra"
Creerà l'eccitazione e produrrà anche il desiderio, per gli uomini e per le donne
(Olympia)LONDRA - Esperti di riproduzione a Edimburgo dicono di aver decifrato il segreto del desiderio sessuale, e di essere in stato avanzato di ricerca per la creazione di una «pillola della libido» capace di stimolare il desiderio in uomini e donne. Un prodotto, dicono, che sarà molto più efficace del Viagra e che porterà al pensionamento della celebre «pillola blu».
AUMENTA LA FERTILITA' - Secondo quanto scrive il Daily Mail, questo farmaco «miracoloso» potrebbe cambiare la vita di milioni di persone, visto che ha anche la potenzialità di aumentare la fertilità e favorire la perdita di peso. La perdita di libido colpisce oltre un terzo delle donne, e uno su sei uomini: ma quest'ultimo dato statistico è in rapida crescita, a causa della vita stressante di molti maschi. La pillola userebbe un ormone che rilascia la gonadotropina Tipo 2, che regola il sistema riproduttivo in uomini ed animali. Test su questi ultimi hanno avuto successo, e i ricercatori dell'Unità scienze riproduttive umane del Consiglio per la ricerca medica di Edimburgo dicono che è già partito il lavoro per un equivalente del farmaco per gli esseri umani.
LA SPERIMENTAZIONE - Robert Millar, direttore dell'equipe, dice che inizialmente si pensava che il prodotto funzionasse solo sulle donne, ma ora si è convinto che sia efficace anche sugli uomini, e sta programmando la sperimentazione. Esperimenti con iniezioni sulle femmine di mustiolo (un topo asiatico) e di uistitì (una piccola scimmia) hanno mostrato come questi animali adottassero immediatamente dopo la somministrazione i comportamenti che precedono l'accoppiamento.
VIAGRA ADDIO - Tra gli effetti colaterali, c'è stata una diminuzione dell'appetito, con un calo del cibo ingerito anche del 30%. Inizialmente, il farmaco della libido potrà essere realizzato come una fiala da iniettare, ma si spera di giungere a breve anche alla pillola. «Questa cancellerà completamente la necessità dei Viagra - spiega Millar - Il Viagra non produce desiderio, porta solo all'erezione per gli uomini. Questa pillola creerà l'eccitazione e produrrà anche il desiderio, per gli uomini e per le donne. Abbiamo fatto grandi progressi, e questa è una cosa entusiasmante, perché la stimolazione della libido significherebbe molto per moltissime persone.
Vedilo direttamente cua:
http://www.corriere.it/cronache/08_maggio_19/libido_viagra_021f1a68-25a3-11dd-9a1d-00144f486ba6.shtml
E cua il testimonio grafico:











Non vorrei ripetere quanto gia detto nel primo "prosciutto con..." pero sia chiaro che il Viagra non c'entra niente con un presunta pillola Rosa in quanto equivalente farmacologico contro "l'impotenza sessuale femminile",sia chiaro che il Viagra non stimula l'orgasmo,sia chiaro che il Viagra non produce "una voglia matta di sesso" nell'uomo ne una reazione fisica("erettosimile" direi io)nelle donne ,sia chiaro ancora che il Viagra non è un'afrodisiaco "allucinogeno-simile" allo stilo dei farmaci usati dai Hippie,e sia chiaro anche che pretendere che il viagra possa essere evocatore di valori ideologici massivi tipo revoluzione sesuale e uguaglianza o differenza dei sessi è soltanto un elavorato delirio "consensualistico-mediatico".Sia chiaro insomma che il Viagra non produce nessuna azione a livello ormonale e per cio non c'entra niente con l'orgasmo ripeto.
E qui arriviamo al nocciolo dell'articolo:la libido e il ruolo delle ormone in questo nuovo farmaco.
Ripetero tre frasi scritte nel mio articolo omonimo precedente.
La prima:"Ma perche una pillola per donne oltre alla voglia di rilanciare la vendita di farmaci?Pretendere che l'anorgasmia femminile possa essere risolta solo con le pillole è, oltre a una grossolana e assurda riduzzione strumentale della sessualita femminile,una mezza verita con merito a buggia".
La seconda:"E diciamo chiaro anche quest'altra "mezza verita":se mai un giorno dovessi esserci una pillola che agisca sull'orgasmo femminile(oltre a quelle che gia ci sono e non da ora ma da molto tempo indietro ,pero che aggiscono indirettamente su di lei senza essere questo un uso specifico) non avrebbe lo stesso componente chimico del viagra("maschile")e quindi la "futura pillola rosa" sarebbe qualcosa di diverso e non avrebbe di viagra altro che il nome,un nome commerciale transmutabile e basta".
E la terza:"Finisco:che le pillole rosa siano "a portata di mano" non è una notizia.Come ho detto sopra in linea di massima essistono,è da molto tempo indietro:qualsiasi donna sa che gli anticoncezzionali modificano la libido e sono piu ricettive,attivi e orgasmici duranti certi fasi del cilclo mestruale(che identificano benissimo e con precissione) legati alla variazione di ormone in sangue derivata dell'ingestione di ormona annovulatoria.(2)Quindi se una pillola rosa ci sara non sara altro che un altra presentazione commerciale dei tanti farmaci attivi,ma non un viagra femminile".
Credo che non ci sia molto di aggiungere alle verita,ora comprovabili e attuati sul campo,delle mie parole:che il fattore "biochimico" in quanto sostegno della libido dovessi stare alla base di una presunta pillola femminile contro l'anorgasmia è deducibile della mia predica in favore dell'amore in quanto agente terapeutico efficace nelle disfunzioni sessuali .Che questo agente dovessi essere un'ormone viene suggerito con resistenza dall'articolo ma concettualmente potenziato dalle mie parole.E che questo nuovo farmaco non c'entra niente col Viagra mi sa di essere una verita evidente senza mezzi termini,e pretendere che ci sia una pillola Rosa da comparare o confrontare con una pillola blu non ubidisce ad altro che alla mala intenzione di gonfiare il viagra che ora fortunatamente stiamo vedendo ammettere una sua scomparsa.Ed è questo un aspetto importante da salutare in questo articolo.
Ma c'è dell'altro ancora perche si capisca l'adeguatezza delle mie parole:la mancanza di erezione,o di orgasmo sia nelle donne che nell'uomo è sempre stata di causa preponderantemente psicologica e non è vero il contrario come pretendono gli urologi e i fautori della medicina consensuale e una parte dell'industria farmacologica;e la soluzione sara sempre preponderantemente di tipo psicoterapeutico anche se non solo perche farmaci e psicoterapie non sono misure contraposti;e questo è lo spazio che ci lascia la differenza fra la libido e l'amore.Viagra o non viagra,pillola Rosa o non pillola Rosa la soluzione dei problemi sessuali passano per la soluzione umana che ci dice che una pillola non lo risolve tutto ed è questo lo spazio che ci lascia anche questo nuovo farmaco attivo sulla libido,riconoscente del fattore animico,oltre a liberarci del viagra.Comunque spero io che con buona pace di una parte dell'industria farmaceutica.Troviamo un consenso su questo:i farmaci hanno un ruolo nelle disfunzioni sessuali,nessuno ha mai detto il contrario ma allontaniamoci di soluzioni semplicisti o manicheisti,di false contraposizioni e "verita settari",mezze verita o adirittura buggie per quanto consensuali e/o consensuati possano essere,non c'è posto per loro nella scienza e tanto meno nella salute.E finiamola anche con la falsa contraposizione fra metodi "scientifici" e psicoterapie,fra medicina organicista e psicoterapie non sono cose diverse ne contrarie ma complementari,sinergiche amesso che venga rispettata la scientificita.
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2-La prossima ripercussione riferisce alla cosidetta "pillola del giorno dopo".Ovviamente comprende le questioni della anticoncezzione e l'aborto e questi argomenti scientifici non possono sottraersi dalla polemica socio-culturale e politica che la riguarda.Questa pillola non è l'oggetto di questo scritto pero visto che a seguito di questa pubblicazione la si è visto al centro di una polemica socio-sanitaria riportata anche sui media ci faro un breve riferiemento.Sul post omonimo numero uno ne ho parlato anche un po' ironicamente.Quelli che siamo un po' vecchi nel mestiere della medicina habbiamo visto evolversi la gestazione di questa pillola.Verso i primi anni sessanta non essistevano ne anche gli anticoncettivi che si sono svilupatti e comminciato ad usare massivamenti averso la fine sei sessanta e principalmente i settanta.Habbiamo visto come si sono andato perfezzionando man mano passava il tempo,gli usi si furono molteplicando e anche le loro aplicazzioni.Habbiamo visto come il sesso ha cominciando a essere sempre "piu sicuro" e le sue controindicazioni ed efetti secondari amorbidendo.Erano i tempi della liberazione sessuale,del superamento delle paure e ignoranze intorno al sesso,del superamento dei tabu ancestrali,dei suoi pregiudizi sociali,i tempi di una certa eta della sessualita razionale,matura,adulta civilizatta,della paternita responsabile della famiglia tipo medio-occidentale con dei figli pochi ma ben nati e ben cresciuti,due,tre al massimo.Oggi secondo me tutto è cambiato sono ritornati vecchie ignoranze e tabu insieme a libertinaggi che nulla c'entrano con una sessualita veramente libera,adulta e risponsabile ma con una promiscua condotta da orda.Forse non siamo stati coscenti,forse non è mai stato formulato consapevolmente ma tutti ricordiamo le prime volte che ci siamo chiesto di fronte ad un disguido del calendario(il mio metodo favorito)senza "copertura anticoncezzionale"(1),un ritardo inatteso ,ad una dimentichezza di una o due dosi della pillola e tante altre quesiti,cosa fare. E dal ripeterci cosa fare di fronte a tante situazioni imbarazzanti e rifletterci su a queste cose sono venuto a conoscenza empirica che ricaricando la dosi si poteva impedire l'impiantazione dell'ovulo malgrado la dimentichezza o la mancanza di "copertura ormonale".Dopo il lavoratorio ci hanno "risparmiato" questi e tanti altri riflessioni ed oggi habbiamo la pillola del "giorno dopo".Non è lo scopo di questi scritti ma questa è la preistoria di questa pillola:questo è l'origine e questi erano i suoi tempi.L'aborto non era ancora legalizatto e queste conoscenze erano un poco "under ground",dette a voce bassa.C'era ipocrisia,c'era e come.Il dibattito non era aperto e le polemiche che oggi scatena erano impensabili.
Non parlero piu di questo ,solo voglio dire che dal dibatito sui media in questi giorni ammontano pagine ma mi limitero a riportarne una di seguito a modo di mostra :
http://iltirreno.repubblica.it/dettaglio/La-pillola-del-giorno-dopo-Arrangiatevi/1439825?edizione=EdRegionale
E cua il testimonio grafico:









Non è la mia specialita e le mie esperienze sull'argomento non sono molte,non vorrei daltronde introdurmi nel dibattito pero si voglio dire che non c'e tanta differenza fra l'azzione antiaborto e anticoncezzionale di questi farmaci e voglio anche dire che forse tutta questa polemica si potrebbe evitare consegnando agli specialisti la loro prescrizzione.Una via di mezzo fra chi si nega a prescriverla e chi accusa di omissione di assistenza a chi non la prescrive di urgenza.Non vorrei ne anche essere accusato di obiettore di coscienza ma è evidente che l'uso di questo farmaco non puo essere una cosa da routine,da prescrivere da qualsiasi medico in ogni servizio come le porte di un pronto soccorso,ed è evidente che la decissione di ingerire una pillola di queste non puo essere presa legermente da chiunche come chi prende un'aspirina.
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3-E ora una ripercussione in piu:"la padronanza della propia sessualita" è la formulazione generica di un fenomeno di questi ultimi anni:la scelta coscente di prescindenza di rapporti sessuali,di astinenza insomma anche in eta giovanile.
"Cosa facciamo con la foto se la fidanzata e' in Europa":un'espressione con qui si prendeva in giro l'Italiano all'estero che restava castamente fedele alla "promessa sposa" rimasta a casa in attesa di raggiungerlo.Erano ovviamente altri tempi e i codici di condotta sessuale erano altri,ma non era che ci si ramanessi propiamente in astinenza pero esprimeva la mancanza di modelli sessuali sodisfacenti dove identificarsi in un mezzo sociale in qui si era "straneo",straniero,"allienato" quindi.Certo la scelta odierna di astenersi dei raporti sessuali non c'entra con la foto dello straniero,(2)ma in un mondo dove siamo bombardati di messaggi sessuali e stimoli erogeni forse esprime una certa allienazione,un essere estraneo a modelli di condotta sessuale dove sentirse a piena padronanza della propia sessualita:"un generale malessere causato dall'errata convinzione di doversi adeguare a modelli sociali e sessuali non corrispondenti alla loro esperienza" recita un'articolo del Corriere della Sera.Forse questa sia solo una spiegazione,in altri casi esprime una protesta all'eccesiva medicalizazzione della sessualita a rifiuti di modelli di normalita digitati dalla medicina ufficiale,o a proteste su una sentita strumentalizazzione della sessualita nei confronti dell'industria farmaceutica.(E prendiamo atto della prima ripercussione che la pillola blu e quella Rosa sono stati "sconfitti" e si va verso soluzioni che tengono conto di sentimenti superiori,piu astratti e socio-culturalmente elavorati come la libido o l'amore.)Per altri esprime un attegiamento derivante della controposizione fra soluzione farmacologica Vs soluzione psicoterapeutica delle disfunzioni sessuali,e tanti altri spiegazioni ancora.Fatto è che il fenomeno essiste,è ogni volta piu esteso,motiva studi,convegni ,riempe la literatura medica di aportazioni teorici e perfino è stato istituzionalizzato in un movimento internazionale,il movimento "no sex".Vedi come è "la foto" :Faro qui la pubblicazione di tre articoli di stampa a modo di presentazione.
Il primo mi riguarda direttamente perche ho appreso di questo movimento come una ripercussione a conferma alla mia predica contro il Viagra o la pillola rosa,oggi superati.E' stato pubblicato in questo stesso blog,ho gia espresso la mia opinione e lo potete leggere anche cua:
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2008/03/prosciutto-con-velocitala-conferma-del.html
Vorrei ripetere adesso una mia opinione a modo di mostra perche forse generatore di qualcune di queste reazioni(non è stato la mia intenzione se cosi fosse): :"Ma perche una pillola per donne oltre alla voglia di rilanciare la vendita di farmaci?Pretendere che l'anorgasmia femminile possa essere risolta solo con le pillole è, oltre a una grossolana e assurda riduzzione strumentale della sessualita femminile,una mezza verita con merito a buggia".
Altro viene riportato su "La Stampa" e lo potete leggere incollato di seguito:
25/5/2008 (11:41) - INCHIESTA - LA CRISI DELL'EROTISMO AL FEMMINILE
Sesso, che fastidio
Dal 2000 raddoppiato il numero di donne che chiedono aiuto

Cala il desiderio e aumenta l'ansia: sempre più giovani donne vanno dal medico
ANDREA ROSSI
TORINO:Quarant’anni dopo il mondo - e il sesso - si sono rovesciati. Era il 1970: al festival di Sanremo, allora una specie di barometro della nazione, trionfa Adriano Celentano con la sua canzone crumira «Chi non lavora non fa l’amore». Oggi suona come una burla, per i torinesi. Tanto che il senso andrebbe capovolto: «Chi lavora non fa l’amore». E non solo: passi l’astinenza, il guaio è che proliferano i disturbi, la noia, il senso d’inadeguatezza. Sesso mordi e fuggi, lo chiamano. Più fuggi che mordi, si direbbe, a leggere certe statistiche. Al dipartimento universitario di Ginecologia e Ostetricia del Sant’Anna in appena sette anni hanno visto crescere del cinquanta per cento le donne che lamentano problemi. Si potrebbe credere che gli steccati del pudore siano caduti, che non ci si vergogni più a raccontare storie di orgasmi che latitano e desideri che scemano. Di qui il brusco aumento. Troppo facile. La verità è che il sesso sembra diventato un rompicapo. E chi chiede un consulto è sempre più giovane: sette su dieci sono sotto i 35 anni; nel 2000 erano il 59 per cento. Crescono le ragazze sotto i 15 anni. Crollano gli over 45, e anche qui sarebbe troppo banale liquidare il tutto pensando che disertino gli ambulatori perché hanno perso le speranze. Chiara Benedetto, direttore del dipartimento universitario di Ginecologia e ostetricia al Sant’Anna ha da offrire spiegazioni più complesse. Dice secca che sono «sempre di più e sempre più giovani. E i problemi sono molti: dalla semplice disinformazione al vero e proprio malessere, spesso causato dalla convinzione fasulla di doversi adeguare a modelli sociali e sessuali che non corrispondono alla loro esperienza». La black-list è lunga, ed è la fotografia di diversi fattori: desiderio scarso, poco sesso e ancor meno orgasmi. Senza dimenticare altri disturbi come vaginismo (contrazione riflessa e involontaria dei muscoli), vulvodinia (disturbo che genera fastidio e bruciore), ansia da prestazione e inadeguatezza nei confronti dell’altro sesso. «Spesso sono determinanti elementi di tipo psicologico», spiega la professoressa Benedetto. Da tradurre alla voce modelli culturali, stili di vita: «Poco tempo da dedicare al compagno, stile di vita frenetico, un ambiente in cui sembra esistano soltanto bellezze mozzafiato che inchiodano tutte le altre al loro senso di inadeguatezza».Colpa delle bellone, insomma, perfette e soddisfatte. Quelle che raccontano ai quattro venti di infilare un orgasmo dietro l’altro. Modelli tanto più devastanti per i giovanissimi. E qui la lista s’allunga: aumento della promiscuità, del numero dei partner e dei rapporti non protetti, rischio di infezioni, sessualità svincolata dal rapporto affettivo, alcol e droghe per far fronte all’insicurezza. Per non parlare del corteggiamento, roba da vecchi. E pensare che - come dice la sessuologa Maria Teresa Molo - «una sessualità soddisfacente ha effetti positivi sulla salute: longevità, sistema immunitario, riduzione del rischio di disturbi cardiaci e tumori».Allora forse val la pena di tornare a Celentano: «Dammi l’aumento signor padrone/così vedrai che in casa tua/e in ogni casa entra l’amore». La donna in carriera: "A un certo punto l'amore mi interessava più"«Non saprei come spiegarlo diversamente: un giorno ho detto basta. Niente più sesso, mi ero stufata». Sì, ma di cosa? «Dei rapporti fugaci, dell’ansia di dover piacere a tutti i costi». E così Marcella F., 35 anni, si è presentata all’ambulatorio di sessuologia clinica del Sant’Anna. «Non me ne fregava più niente, ma mi rendevo conto che questa mia situazione non poteva che danneggiarmi».Storie di vite divorate dalla fretta: nel lavoro, negli affetti, nelle amicizie. «Dagli anni dell’università era sempre la stessa musica: storie brevi, quasi occasionali. Avrò cambiato quindici partner. Mi stufavo, mai che riuscissimo a costruire un vero rapporto. Perché? Non lo so. Forse eravamo troppo presi da altro, ci si vedeva nei ritagli di tempo e nessuno ha mai cercato di invertire la rotta».Situazione difficile da sostenere: «E infatti a un certo punto sono crollata. Non che abbia avuto una crisi, o sia entrata in depressione. Semplicemente ho perso l’interesse. Ho continuato a frequentare ragazzi, ma quando si lambiva l’argomento, quando si creavano certe situazioni mi prendeva un imbarazzo che non ho mai provato».L'adolescente: "Non ero ancora pronta mi sono sentita sbagliata"Possibile scoprirsi inadeguati a 15 anni? Sì, possibile. Ma a cosa? A soddisfare le pretese, le aspettative e le richieste del partner. Al punto da rivolgersi agli psicologi, tutti e due, in coppia. Per capire cosa c’è di sbagliato. E di chi è l’errore. Così Anna (nome di fantasia) si confessa. «Io certe cose non le volevo fare. Non mi sentivo pronta». Il passo verso la crisi è quasi immediato. E devastante: «Mi sentivo sbagliata, diversa. Quasi inferiore, perché lui mi raccontava di quel che si dicevano tra amici, delle reciproche esperienze. Sembrava che fossi l’unica, lui cercava di non farmelo pesare ma si capiva che per lui era un grosso problema». Difficile, così giovani, non perdere la serenità. «Si entra in crisi facilmente», spiegano i medici dell’ambulatorio del Sant’Anna. «Ci si confronta con modelli, quella della tv fondamentalmente, che possono spiazzare. Riescono a destabilizzare gli adulti, figuriamoci gli adolescenti». Si fa in fretta, allora, a credere di soffrire di qualche disturbo. «Invece mi serviva soltanto lasciare che le cose succedessero in modo naturale».
O anche direttamente cua:
http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200805articoli/7039girata.asp
E il testimonio grafico cua:










L'altro sul "Corriere...." viene intitolato "Dati del convegno su «La funzione erotica femminile»
Sesso, sempre più ragazze giovani alle prese con il calo del desiderio
In aumento ansia da prestazione e mancanza di orgasmo. Si provano cerotti e pillole-biancaneve";e lo potete leggere direttamente cua:
http://www.corriere.it/salute/08_maggio_24/sesso_calo_desiderio_ragazze_prestazione_a5bd8ce4-29af-11dd-ac23-00144f02aabc.shtml
E cua il testimonio grafico:











E finalmente tutto riguardante al movimento "NO SEX".E non trascurare che anche questo è sessologismo:
"MOVIMENTO NO-SEX:Niente sesso, siamo un movimento ".
Leggi a modo di essempio un'articolo di Carlotta Mismetti Capua su Dweb(Donna web)che sembra un vero manifesto:
"No sex" INCHIESTA :Nella nostra società ad alto quoziente erotico c'è un gruppo di persone che ha smesso di fare sesso, o non l'ha mai fatto. Alcuni hanno fondato un movimento. Qui spiegano la loro ribellione
di Carlotta Mismetti Capua
Alcuni non hanno mai provato attrazione per una persona. Altri hanno smesso presto. Altri ancora si amano ma non fanno l'amore. In un'epoca dove la libido è business e ovunque vende - dai film agli abiti ai telefonini - dove l'assenza è considerata una patologia, c'è una minoranza invisibile per cui fare sesso è eccitante quanto fissare un soffitto bianco. Jean-Philippe de Tonnac (vedi intervista) la chiama "la rivoluzione asessuale". È un fenomeno poco osservato, ma esiste. Ma cosa c'è dietro? Secondo uno studio di Anthony Bogaert, professore di Psicologia alla Brock University in Ontario, Canada, da una a due persone su 100 non avrebbe mai provato alcun fascino sessuale. E il rifiuto del sesso non deriverebbe da una presa di posizione ideologica ma sarebbe una sorta di condizione, come nascere coi capelli ricci o gli occhi blu. Il movimento degli asessuali, che senza avere l'ambizione di convincere nessuno almeno ha il piacere di ritrovarsi insieme, è emerso sui media nel 2001, quando un giovane americano, David Jay, ha fondato il sito Aven (Asexual Visibility and Education Network) che conta ottomila membri. "Il desiderio vive in tante forme: nel ballare tutta la notte a una festa, nel guardare un giardino di camelie, nel combattere per qualcosa in cui credi", spiega Jay. Per lui è come mangiare il cioccolato. Nonostante sia buono, c'è tanta gente a cui non piace. "Non esiste un solo modo di avere le endorfine in circolo per il corpo. Inoltre la gente sta insieme per affetto, per costruire qualcosa, per fare dei figli, per interessi comuni o interessi economici", scrive sul suo sito. "Il sesso non è la prima ragione degli incontri di coppia. Anche noi cerchiamo l'affetto, ma rinunciamo all'erotismo comunemente inteso. Siamo a favore della tenerezza, delle coccole, della masturbazione". Anche il Kinsey Institute si è interessato al fenomeno e l'anno scorso ha diffuso i risultati di una ricerca su un campione di mille persone. Lo scopo era capire se i "no-sex" potessero essere un nuovo genere sessuale, come gli omo o gli etero. In realtà la responsabile della ricerca, Nicole Prause, ha stabilito che non sono un nuovo genere, ma uno dei tipi di "orientamento sessuale" possibili. "Gli asessuali sembrano essere meglio caratterizzati dal basso livello di desiderio ed eccitazione sessuale", spiega, "piuttosto che dal basso livello di attività sessuale o da alto livello di inibizione relativa al sesso". Sembra quindi che la questione sia quella del desiderio o dei desideri, più che del sesso e del corpo. Ma sotto l'ombrello dell'asessualità ci sono altre condizioni. Molti hanno avuto una vita erotica, sanno cosa è il sesso, eppure vi rinunciano. Caterina, 37 anni, si astiene da dieci: "Non ho più desideri fisici", dice, "non pratico neanche autoerotismo. Ho provato pure con i fumetti erotici ma niente, è tutto spento lassù, o laggiù. Non ne ho bisogno, almeno in questo momento. E non me ne faccio un cruccio. Di fare cose senza senso, finte, non mi va. Di tutte le mie esperienze ne salvo due su quindici. Due storie belle e coinvolgenti, tredici molto modeste. Se è a questa modestia che devo rinunciare, non c'è problema". Lo psicoanalista francese Laurent Jouannaud, autore di La condition sexuelle, ha una tesi in proposito: "La nostra società, che esaspera il bisogno sessuale, ne organizza anche la penuria", scrive. "Di colpo la miseria sessuale è immensa, Una malattia vergognosa che si preferisce nascondere. E così la sofferenza cresce: la si può vedere, in tutta la sua estensione, negli studi degli psicologi, nella cronaca nera o nei romanzi di Houellebecq". Così la pensa anche Daria, 43 anni, romana, che si astiene da otto, dopo una relazione da amante che definisce dolorosissima. "Molte volte "tagliar corto" e andare a letto con una persona è l'alibi della nostra società per non conoscerci e non apprezzarci", dice. "La società ci spinge a consumare qualsiasi cosa, anche il sesso, come fosse un prodotto a buon mercato e prêt-à-porter. Ho capito col tempo che tra il provare attrazione per un uomo e il volerci andare a letto passa una certa distanza. Se un uomo mi piace, magari accetto che mi tenga per mano, che sia galante. E questo può anche provocare eccitazione. Ma il passo verso il sesso fisico non lo faccio più, e ne sono felice. Questo per me vuol dire fare una scelta di consapevolezza". Nella nostra società altamente sessualizzata, il coming out non è semplice. È anche per questo che non ci sono dati sicuri. Per Caterina il problema sono proprio gli altri: "Gli amici mi guardano con aria ansiosa, mi spingono a buttarmi nelle braccia di qualcuno, a "farmi una scopata". Quando li ascolto penso alla loro vita sessuale, che so, in alcuni casi, essere tristissima. Qualche volta penso che recitino una commedia e che quello che davvero li preoccupa è che io non partecipi a questa recita collettiva". Per chi ha una vita sessuale è difficile capire l'assenza totale di sesso. I commenti vanno dal "sono gay nascosti", a "repressi", a "non sanno che cosa si perdono". Quelli che non l'hanno mai provato sanno di non sapere cos'è ma non desiderano scoprirlo. Un po' come con l'algebra: capiscono il concetto ma non provano alcun interesse. Martino, dirigente di una multinazionale farmaceutica, è vergine a 38 anni, ma soddisfatto. "Col mio lavoro potrei dirvi qualsiasi cosa di chimica, ma non sulle chimiche umane", scherza. La storia di Martino comincia con una non-scelta: sono le donne che lo ignorano, e lui si getta nello studio. Poi la trasformazione. "La mia asessualità mi ha imprevedibilmente regalato, da adulto, un certo tipo di charme, di spavalderia, che hanno fatto bene al mio aspetto. Ora mi sento fascinoso", racconta. "E sono geloso di questa cosa. Della mia privazione, che mi dà tanto. È una specie di superpotere, di vista ai raggi X, di scudo invisibile". Alcuni asessuali usano tra di loro un sistema di classificazione inventato da David Jay stesso, per la comunità di Aven. Secondo questo sistema, del tutto empirico, gli asessuali si dividerebbero in quattro categorie: chi prova desiderio sessuale ma non attrazione romantica, quelli che provano attrazione romantica ma non sessuale, quelli che provano entrambe, e quelli che non ne provano nessuna. Martino appartiene al terzo tipo, le prova entrambe ma riesce a sublimare. "Io gli amori più belli li ho vissuti e li vivo così, dal lontano sguardo del mio corpo", continua. "Ho molte donne-amiche con cui mi scambio effusioni, carezze; ci sfioriamo, ci abbracciamo. A volte quando una ragazza mi guarda, dopo aver parlato per ore, e mi dice "grazie tu sei meraviglioso, sei un uomo che sa ascoltare", mi si apre un sorriso: penso a quanto sia bello conoscere davvero le donne e quanto il sesso non ci permetta di farlo. E allora sono fiero di me". Il desiderio assente Il titolo è enfatico: La rivoluzione asessuale, appena uscito per Castelvecchi. Forse non di rivoluzione si tratta, ma di segnali, prodromi, sintomi. Che il giornalista francese Jean-Philippe de Tonnac racconta in una bella inchiesta antropologica sulla vita senza il sesso. Le ragioni e le storie di chi vive senza sesso, ma non senza sessualità, nascono per de Tonnac tutte nella iperpornizzazione del mondo contemporaneo. "Sono convinto che il sesso oggi viene imposto, come disse Marx a proposito di un'economia fatta tutta di oggetti: i corpi sono oggetti mostrati senza pudore, senza scandalo, senza decoro. Non voglio essere manicheista - o il sesso dappertutto o la repressione - e non credo nemmeno di essere un conservatore, ma la sessualità esibita e commercializzata va contestata. Perché uccide il nostro desiderio". Cosa pensa muova le persone che hanno scelto volontariamente di rinunciare al sesso, e non per motivi religiosi. "È un gruppo di persone molto piccolo, ma un campanello d'allarme per tutta la società. Sono inquietanti forse, ma anche loro fanno parte della società di oggi: è come una foresta, ci sono zone senza alberi, radure, che però appartengono sempre alla foresta. Gli asessuali suscitano una grande curiosità in chi una vita sessuale ce l'ha, e questo mi colpisce molto. Me ne sono accorto andando in giro, con il mio libro. L'asessualità interessa un pubblico molto vasto, e la ragione credo sia che anche la realtà della vita erotica di chi sta in coppia, di chi fa sesso, è rara, scarsa. Siamo noi moderni che vogliamo far credere che sia ricca e bella e frequente. Ma non è la verità, non è quello che la gente sperimenta davvero sotto le coperte". Nel suo libro definisce gli asessuali con l'immagine degli "spretati". Come se il sesso fosse un'istituzione, che si abbraccia o si lascia. Non è invece un comportamento della natura e non della cultura? "Non credo che ci sia niente di naturale nell'uomo, e anche il sesso è un fatto prettamente culturale. Non credo affatto che sia un bisogno primario: se non si fa sesso mica si muore, no? Oggi il dogma culturale è che è necessario avere un cahier sessuale ben riempito: ma la verità è che abbiamo smesso di fare l'amore. Non vedete come il desiderio, la possibilità di fare figli, la voglia sincera l'uno dell'altro, oggi sia minacciata? Basta guardarsi intorno, per vederlo". c.m.c.
Qua puoi leggerli direttamente:
1-http://dweb.repubblica.it/dettaglio/Niente-sesso-siamo-un-movimento/30001?page=1
2- http://dweb.repubblica.it/dweb/2007/11/24/attualita/attualita/075sex57575.html
3- http://dweb.repubblica.it/erosandpsiche?page=2
E cua il testimonio grafico:











Io ho voluto reazionare,non all'articolo che senza aprire opinione mi è risultato una notizia nuova ,ma al commento di un'internauta.Vedi in questo testimonio grafico le mie parole,non piu di una momentanea reazione a caldo non priva di ironia sotto il pseudo di "Un Naturista" che oggi voglio rivelare e che puoi anche leggere direttamente cua:
http://dweb.repubblica.it/dettaglio/Niente-sesso-siamo-un-movimento/30001?page=1
E cua il testimonio grafico:










FINE
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(1)Sopratutto questa domanda.Se comincio a darti la pillola ora,in questo momento di disguido cosa succederebbe?Succede,si succede.
(2)O forse si perche siamo paesi recettori d'immigrazioni siamo ed è un sentimento è una condotta difusa anche nello straniero fra di noi.