sabato 29 dicembre 2007

WIMAX:UN SEMPLICE CLARK KENT(Il mio contributo tecnico)

BUON 2008:
Un brevisimmo chiarimento su un aspetto puntuale del WIMAX:molto se ne parla delle propieta del WIMAX di superare gli "ostacoli materiali" quasi si tratassi di una formula magica di attraversare le pareti,le rocce,l'accaio e chi sa quanti altri villani "digital divide".Ma mettiamo le cose come sono,"desacraliziamo questo bluff" :non si sta parlando d'altro che della possibilità di connettare il computer casalingo ed accedere ad internet su qualsiasi tipo di territorio a prescindere dalle caratteristiche geografiche perche si possono utilizzare sistemi WiMAX in tutti gli ambienti, dall’urbano al rurale(cosi dicono i suoi difensori pero io ne dubbio ed e piu adatto al sistema rurale);qualita che non ha il WIFI perche invece di coprire un area kilometrica raggiunge pochi decine di metri e si arrestra al primo ostacolo.
Questa rete funziona con un sistema di emmissori/(e recevitori) composto da Stazioni Base ,Stazioni ripetitori ed altri di tipo TERRESTRE ,montati su un'infrastruttura per operare radar la cui frequenza viene convertita,e un sistema ricevitore composta da un Terminal Echipment (il volgare PC) ed un antenna casalinga sul tetto.
A quanto si vede è abbastanza rozzo,nulla di nuovo e nulla di piu eficente c'è in questo ,anzi mettendo da parte che non è ancora risolto il probblema tecnico della potenza che permetta veramente superare ostacoli materiali,la trasmissione satellitare dell'UMTS prevede un copertura molto piu ampia,mondiale con la capacita di usare telecomunicazioni a voce e non in qualunche luogo,di mandare e ricevere fax ed e-mail in movimento ,di accedere ad Internet e di trasmettere pachetti di dati senza bisogno di cercare un terminale fisso,oltre a servizzi multimediali interattivi ed altri applicazioni di banda larga come videotelefono e video conferenze.C'è bisogno d'altro?E gia si parla della quarta generazione per il mobile(vedi sotto).Ha qualcosa di innovativo è rivoluzionario il WIMAX o il WIFI?.Nulla del genere anzi è rozzo come tecnologia,reazionario come soluzione massiva in quanto perpetua l'uso di computer casalingo,arresta lo sviluppo del mobile e la NUOVA ERA perche rallenta l'acceso massiccio ad una tecnologia meglio evoluta è a miglior prezzo come e quella mobile:perche è gia chiaro che il WIMAX non è buono per i telefoni mobili,ne per il computer personale mobile, e direi io che per nessuna tecnologia mobile malgrado i suoi difensori prommettano che un giorno potranno funzionare sui PC e telefoni mobili.
Ed è anche carissimo in quanto stiamo spendendo soldi per installare una rete innecessaria per una tecnologia innecessaria ed in via d'estinzione.E tutti gli altri svantaggi di qui ho gia parlato.Ed altro tanto potrei dire del WIFI.
E poi come ho detto prima questi senza fili altro non fanno che confermare per la negativa l'imposizione definitiva della nuova era a qui hanno dovuto piegarsi.E la sola cosa che mantiene in piede questa "follia consumistica" è un movimento politico dietro, che non ha nessuna ragione di essistere come è il "ANTI DIGITAL DIVIDE",che ho gia demostrato che non è cosi ma all'inversa.
Moltissimo potrei abbondare sugli aspetti politici e tecnici di questa promessa rete ma non lo faro perche non vale la pena dilungarsi su qualcosa che ancora non ha decollato e che soltanto ha una ragion di essere in un movimento politico fasullo.Comunque vedi tre quesiti tecnici:
1- Vedi comparativamente il futuro di WIMAX in rapporto alla rete 3G (di terza generazione o UMTS) e quella di quarta 4G (UMTS anche)in questa notizia che potrai leggere di seguito o sotto sul testimonio grafico:un futuro di un presente inessistente aldila delle parole nel caso di WIMAX, ed un futuro(4G) di una realta pienamente consolidata(3G) nel caso dell'UMTS.(Stai attento:si tratta di un proselito degli "anti digital divide")
NOTIZIA
"Sistemi cellulari 3G e 4G:
Secondo alcuni WiMAX sostituirà l'UMTS, anche se siamo lontani da una miniaturizzazione degli apparati WiMAX tale da poterli inserire in un cellulare. Attualmente le maggiori tecnologie 3G, CDMA2000 e UMTS, offrono entrambe dei servizi che anche WiMAX metterà a disposizione degli utenti: accesso a internet a banda larga senza fili e telefonia. L'UMTS è stato anche arricchito con una funzionalità di Time Division Duplexing che rende le sue prestazioni in un certo modo comparabili con quelle del WiMAX.
I sistemi cellulari di terza generazione godono del fatto che possono sfruttare in parte l'infrastruttura dei sistemi cellulari precedenti e gli utenti possono sempre contare sul fatto che, nel caso si trovino in zone in cui non sono disponibili i servizi 3G, si possono comunque avere a disposizione le funzionalità tradizionali della telefonia mobile. Certamente gli operatori che hanno pagato costose licenze per le bande dell'UMTS vorranno sfruttare appieno l'investimento e difficilmente lasceranno spazio ad altri sistemi.
I sistemi cellulari di quarta generazione, con banda larga, bassa latenza e con reti completamente basate su IP (anche per il traffico vocale) rappresentano il prossimo passo per le tecnologie UMTS e CDMA2000, rispettivamente con i progetti "3GPP Long Term Evolution" e "Ultra Mobile Broadband". In entrambi i casi, le “air interface” attuali saranno modificate, a favore della tecnica OFDMA per il downlink e diverse varianti dell'OFDM per l'uplink. Tutto questo fornirà un accesso a internet più veloce di quello del WiMAX. In alcune zone del mondo la grande disponibilità dell'UMTS e un desiderio generale di standardizzazione ha fatto sì che lo spettro per il WiMAX non sia stato mai assegnato: nel settembre 2006, in Malaysia, l'asta fu fermata ed ogni allocazione per il WiMAX è stata sospesa per un tempo indefinito."
FINE NOTIZIA
2-E sullo stesso argomento senti quest'altra campana con l'elegia,il rammarico di quest'altro delluso e dispettato proselito in fuga degli "ANTI DIGITAL DIVIDE", in questa lettera pubblica in un sito di "LA REPUBBLICA" anche:
"Punto Informatico
PI Telefonia
PI Forum
Anno XII n. 2710 di lunedì 19 febbraio 2007 - PI Telefonia / Lettere
TITOLO:"WiMax, l'Italia lo sta depotenziando"
Esperto di tecnologia e wireless, Michele Favara Pedarsi fa luce sui pericoli della dilagante ignoranza delle caratteristiche e delle potenzialità del WiMax. E spiega perché quanto accade oggi è frustrante
Roma - Caro PI, osservo con sgomento la vicenda del WiMax e come ho già fatto in passato affido a te le mie riflessioni del caso. Per capire perché sono esterrefatto devo prima di tutto specificare brevemente cosa sia il WiMax. Il WiMax è il nome commerciale dato ad un set di protocolli identificati dalla specifica IEEE 802.16 che consentono di trasferire dati via radio con tecniche altamente innovative. Al contrario del suo fratellino WiFi, ingegnerizzato per offrire connettività locale e che si ferma al primo ostacolo fisico che incontra, il WiMax è stato dotato della capacità di superare gli ostacoli materiali perché pensato esplicitamente per un uso geografico. In base alla variante di 802.16 le radio WiMax utilizzano canali da 1.75, 5, 10 o 20Mhz; nel caso dei canali da 20MHz la quantità di dati raw - quantità che include la banda di servizio, non utilizzata cioè per trasportare i dati dell'utente - è di 70mbit/s. L'altro elemento che devo ricordare per poter spiegare la mia frustrazione è che le frequenze che verranno messe a disposizione a giugno sono sì poco pregiate perché non consentono l'uso NLOS - not line of sight, la capacità di superare gli ostacoli - che in teoria sarebbe la peculiarità più importante del WiMax, ma sono anche in quantità esigua! Si tratta infatti di soli 70Mhz. Troppo pochi per abbattere il digital divide seguendo l'approccio tradizionale che pone intuitivamente l'enfasi sulla scarsità della risorsa naturale (lo spettro radio). La tecnica tradizionale infatti suddivide il territorio in celle - es: esagonali o ottagonali - che al loro interno utilizzano una frequenza diversa da quella impiegata in tutte le celle adiacenti. Questo è necessario per evitare che ai bordi delle celle ci sia interferenza tra i ripetitori radio che servono celle adiacenti. Le reti degli operatori GSM/UMTS sono strutturate in questo modo.Se consideriamo dunque le possibilità di canalizzazione del WiMax, l'approccio tradizionale improntato alla licenza individuale e la suddivisione in celle, e la quantità di frequenze che verranno messe a disposizione, è facile rendersi conto che questo non è il modo più profittevole di impiegare quelle frequenze.Essendo infatti di 1,75Mhz il canale più piccolo utilizzabile, ogni licenza individuale dovrebbe essere di almeno 10,5Mhz per consentire all'operatore concessionario di realizzare delle celle esagonali in cui vengono impiegati 1.75Mhz dei 10,5 che ha a disposizione (2mbit/s condivisi tra tutti gli utilizzatori attivi contemporaneamente nella cella). Questo implica che con 70Mhz è possibile confezionare, cercando di massimizzare la pluralità, al massimo 7 licenze. Poche per poter parlare di competizione; e poche prestazioni per poter parlare di abbattimento del digital divide. Se a questo ci aggiungiamo che gli operatori già titolari di reti sotterranee o aeree potrebbero voler estendere la propria attività anche al WiMax, quelle 7 licenze appaiono ancora più insufficienti. Ancora di più se consideriamo che le eventuali dorsali, come accade nelle reti cellulari, devono essere realizzate via cavo visto che le frequenze radio sono impiegate tutte per la distribuzione agli utenti; e questo implica che gli operatori che utilizzeranno quelle frequenze saranno comunque dipendenti da Telecom Italia.Qualcuno a questo punto sul fronte della pluralità potrebbe pensare: basta dare le licenze su base regionale piuttosto che nazionale! Sbagliato. Il risultato sarebbe quello di creare degli oligopoli delle frequenze su base regionale piuttosto che nazionale. Ad esempio sappiamo già che, cartello occulto o meno, con 4 operatori di telefonia mobile il costo degli sms si è livellato su una cifra decisamente esagerata. Non credo che il numero 7 faccia la differenza. Qualcun altro sul fronte invece delle prestazioni potrebbe pensare: se facciamo celle più piccole - ie: riduciamo la dimensione degli esagoni - il numero degli utilizzatori per cella si riduce rendendo più appetibili quei 2mbit/s. Corretto. Ma io voglio invitare chi ha pensato questo ad estrapolare il ragionamento, ovvero a ridurre le celle esagonali fino al punto in cui ogni singolo utilizzatore possa avere 2mbit/s di troughput tutti per se, cosa ottenete? Celle puntiformi, ovvero un apparato radio su ogni tetto. Non so gli altri italiani che ne pensano, ma io preferirei essere pagato per mettere un'antenna sul mio tetto. Gli operatori però non intendono posizionare antenne sui tetti per pagare gli utenti; casomai il contrario.Come tu ben sai, caro PI, io non sono un disfattista; se mi sento frustrato è perché conosco una via più profittevole ma sono impotente davanti ad una politica che mi vuole appioppare a forza la sua soluzione che tutto considera tranne che la fisica, la tecnica e il pubblico interesse.L'alternativa si chiama Open Spectrum ed è possibile farsene un'idea sul sito. Da notare che il manifesto Wireless Commons è stato sottoscritto non solo da Lawrence Lessig, praticamente onnipresente quando si parla di "commons", ma anche da David P. Reed: tra gli autori del tcp, dell'udp e luminare che ha dato il nome alla legge di cui ti ho parlato lo scorso settembre. Costui nel 2002 andava davanti al potente FCC a dire che per ottenere sviluppo gratuito della società era sufficiente lasciare una porzione delle risorse radio al libero uso.Tanto per dare un'idea grossolana dello sviluppo a cui dovremo rinunciare se verranno emesse delle licenze individuali, ti invio quello che scrissi in tema di efficienza spettrale all'Ing. Dino Bortolotto, vice-presidente Assoprovider, nel forum di ISOC Italia:
"nel caso dell'open spectrum, gestione unitaria dello spettro e rete dati unica su tutte le frequenze disponibili, il numero degli operatori possibili è infinito e quando si aumenta la frequenza a disposizione si aumentano le prestazioni generali del network. Sempre nel caso specifico invece di esserci 2mbit per ponte radio (quindi su ogni tetto), in regime open spectrum ce ne sarebbero circa 30 meno un 15% di overhead introdotto da un protocollo particolare; e basta raddoppiare la radio negli apparati per arrivare a circa 100. Il che significa che si possono fare circa 40 licenze da 2mbit o 7 licenze da 10 mbit".Questo sarebbe il modo più profittevole di utilizzare un bene pubblico: condividere lo spettro per privatizzare la banda utile. Ce lo dice David P. Reed, luminare della Teoria delle Reti, con il suo approccio Open Spectrum; ce lo dice Stefano Quintarelli, business man che ha avuto i suoi più grandi successi proprio nelle TLC, quando parla di One Network e bistream access; ce lo dice Beppe Caravita, quando parla di giochi a guadagno convidiviso; te l'ho detto io quando ho parlato di rete wireless peer-to-peer; e ce lo ha detto il programma elettorale dell'Ulivo quando parlava di una visione unitaria, libera e indipendente delle TLC. Ma tutto questo per gli uomini oggi al governo sembra non essere importante. Per questo sono frustrato e ho cominciato ad inviare curriculum vitae all'estero.SalutiMichele Favara Pedarsi
Punto Informatico è testata giornalistica quotidiana - Tribunale di Roma n. 51 del 7.2.1996
Fondato da Andrea De Andreis nel 1995
De Andreis Editore Srl - P.IVA: 06696301008 - ROC: 7983"
Puoi vedere anche il testimonio grafico sotto.
3-E se vuoi sapere altro sull'UMTS e gli altri sistemi(reti) radiomobili di prima generazione(analogica) e seconda (GSM:tutt'oggi attiva) clicca questo sito di "LA REPUBBLICA":
-ANALOGICI E GSM(Prima e seconda generazione):
http://www.kataweb.it/cellularmania/guida.jsp?id=943
-UMTS(Terza e quarta generazione):
http://www.kataweb.it/cellularmania/guida.jsp?id=944
-GLOSARIO:
http://www.kataweb.it/cellularmania/guida.jsp?id=946
Voglio dirti che nella storia rassegnata sul sito non viene chiarito in quale data ha comminciato a funzionare pubblicamente,e commercialmente se vuoi ,il primo telefono cellulare mobile cosi come lo conosciamo oggi.(Lasciamo perdere il WALKIE TALKIE e sussedanei o simili,ed anche quelli aparecchi per uso sperimentale o privato) .Pero ha prescindere della "pre-istoria" delle reti il sito parla degli "anni ottanta" per i sistemi analogici senza specificare una data precisa,che io direi senza il minimo dubbio che non puo essere prima dell'ottanta cinque-ottanta sei('85-'86).E parla anche di una data,sempre senza precisare,fra il '91 e '93 per il sistema GSM.Per quanto riguarda all'UMTS con l'introduzzione dell'immagine sul mobile,cio'è la TV e la VIDEOCAMERA incorporata,non precisa date.Pero questa data ed altre informazioni piu precisi sugli altri due sistemi puoi trovarli sul mio libro"SCIENZE MEDICHE E MASS-MEDIA:UNA NUOVA ERA...."
Vorrei finire il mio commento con una boutade:ho parlato nel mio libro "Scienze mediche e mass-media:una nuova era ...." di SUPERMAN e dell'ancestrale volonta degli uomini di avere sensi con superpoteri che come nel caso dei raggi X ad ess. permettano attraversare la materia con lo sguardo,e sembra che ci siano menti fervide ed immaginative che vogliono farci vedere nel WIMAX un "super-rete" per comunicazioni che non si ferma davanti ad ostacoli naturali: e va bene questa volta oltre che un cormorano diventato un semplice anatroccolo dovrei dire che Clark Kent he stato depotenziato è condanatto a restare un semplice burocrata .Ma niente paura Luisa Lane potra sempre amare qualcuno piu umano anche se pedestre.Ed io gli faro gli auguri di "HAPPY NEW ERA" .
E LA INIZIO CON QUESTA ESSORTAZIONE:NON C'E' DUBBIO CHE IL FUTURO DELLA TECNOLOGIA DELLE TELECOMUNICAZIONI MOBILE O NON E' NEL SENZA FILI,MA IL FUTURO E' GIA PRESENTE,SOLO BISOGNA ROTTAMARE CIO CHE E' ORMAI OSSOLETO E NON SERVE,VERBIGRAZIA IL PERSONAL COMPUTER ED ALTRI:BUON 2008
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TESTIMONIO GRAFICO
















(Ora di BUENOS AIRES,Georgetown)