lunedì 9 aprile 2007

MIRACOLO DI PASQUETTA:INTERNET SI PIEGA ALLA TECNOLOGIA DELLA "NUOVA ERA"

WALKIE TALKIE "DACCI L'INTERNET NOSTRO D'OGNI GIORNO" O "DAL WALKIE TALKIE ALL'INTERNET PASSANDO PER LA RADIO ED IL CELLULARE" potrebbero essere altri titoli di questo articolo.
Infatti oggi 9 di Aprile di 2007,giorno della Resurezione del Nostro Signore ,sull'ineffabile mio "divulgatore"CORRIERE DELLA SERA" ho lettto una notizia davvero rivoluzionaria informandomi di una rivoluzione sulla tecnologia delle telecomunicazioni(doppia è la rivoluzione).Ma visto che oggi e´domenica questa notizia, davvero trascendente se venisse confermata dai fatti, avra ripercussione domani,cioe´il lunedi di Pasquetta quando commincia la settimana che verra inaugurata con questo sconosciuto "WIMAX" sul mercato.Un vero regalo di Pasquetta perche fino ad oggi la tecnologia "onde radio" veniva riservata al CELLULARE. E tanto questo telefono come l'onda radio divennero l'aparecchio ed il mezzo di trasmissione "simbolo" della "NUOVA ERA"(vedeti il mio libro).L'onda radio per primo usata nei vecchi Walkie Talkie nella prima Guerra Mondiale e´ stato il mezzo di trasmissione dei telefoni portatili(mobili,personali ecc), con diversita d'impianti tecnologiche a secondo il paese,l'impresa ed il caso,ma tutti usando questo principio teorico di comunicazione.
Fino ad adesso Internet era rimasta fuori della posibbilita di trasmissione con questo mezzo, ed io direi per motivi piu "filosofici" che tecnologiche.La svolta l'ha segnato Google con il WIFI (come potete legere nel primo post di questo blog), con cui daltronde e´entrato nella "nuova era".Ma ora sembra che questo sistema ,dal nome sommigliante, offre dei vantagi del tutto diversi e davvero miracolosi in rapporto ad il WIFI.
Sembra ancora lontano la piena concrezione di quanto e´promesso nell'articolo pero la notizia davvero importante e´ che da oggi in avanti,se questo venisse concrettato,Internet si avviene ad utilizare lo stesso mezzo di trasmissione del Cellulare, per cui potrebbe dirse che ora si Internet si piegerebbe di pieno alla Nuova Era.Gia non solo per quanto ha acettato il Cellulare, come strumento tecnologico(non potendo trascurare un "pizzico" di sacrificio del suo amato computer) ma anche il suo mezzo di trasmissione:l'Onda di Radio. (E non confondere la trasmissione Internet sul cellulare con la trasmissione Internet via Onda di Radio perche raggiunge anche il computer "fisso",per chiamarlo in qualche modo)
Nulla di nuovo nell'uso dell'Onda di Radio,nulla di nuovo in questo sistema globale di connessione senza cavi,la novita e´la "completa"sottomisione d'Internet alla Nuova Era:e questa e´una svolta piu "filosofica",teorica che tecnologica.
Ma la svolta filosofica e´ anche tecnologica,e non e´ un gioco di parole:appunto la svolta teorica e´anche segnata dalla sottomisione a questo mezzo di trasmissione, per cui potrebbe affermarsi anche che Internet viene sottomesa gia non solo dalla "filosofia",gia non solo dal mercato ma pure dalla tecnologia:questa tecnologia di trasmissione "senza fili" emblematica della Nuova Era,che originaria dalla Radio ora approda su Internet,passando per il Walkie Talkie ed un suo "parente succesore",il "Telefonino".
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ARTICOLO DEL "CORRIIERE DELLA SERA"
07 aprile 2007
Su Newton in edicola: internet sulle onde radio
È in arrivo il wimax. e mette tutti in rete
Una vera rivoluzione: porterà la banda larga e le connessioni senza fili ovunque. Perché non ha bisogno di cavi
Lo schema di funzionamento del Wimax (da Newton)C’è qualcosa di nuovo nell’etere. Questa tecnologia promette di abbattere il «digital divide» (il divario digitale) portando le connessioni a banda larga ovunque, con costi ridottissimi per gli operatori e vantaggi per i consumatori. Dopo anni di promesse e sperimentazioni il WiMax è pronto per sbarcare in Europa. Germania e Francia hanno già concesso le licenze agli operatori. La Gran Bretagna, dopo una fase sperimentale, sarà pronta entro la fine del 2007. Anche Spagna e Grecia sono entrate nel club dei «tutti pazzi per il WiMax». E l’Italia? Nel nostro Paese lo sviluppo di questa tecnologia è rimasto bloccato da una disputa politica che è durata un decennio. Ma adesso le cose sembrano essersi sbloccate. La svolta, per rimettersi in pari, dovrebbe arrivare entro l’anno. Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha preso un impegno preciso: garantire entro la legislatura, cioè il 2011, la possibilità per tutto il Paese di connettersi in rete ad alta velocità. E dal WiMax, che a regime può coprire il 99% del territorio, può arrivare un grande aiuto.
COME FUNZIONA - Il WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access) è una tecnologia in grado di diffondere connessioni Internet ad alta velocità verso gli utenti per un raggio di 50 chilometri (il WiFi arriva a
Un'antenna per la ricezione delle onde diffuse da Wimax (da Newton)poche decine di metri), a banda larga e connessione veloce (fino a 74 Mbit/s). Il tutto a costi molto bassi perché non ha bisogno di cavi e, quindi, di appoggiarsi al cosiddetto ultimo miglio (il doppino di rame che collega la centrale telefonica alle case o alle imprese), ma arriva nelle abitazioni, o direttamente sul computer, in ufficio, e sul telefonino, via onde radio grazie a una rete di antenne. Per questo è in grado di coprire le metropoli, ma anche le aree più sperdute, dove è difficile e poco economico arrivare con le tecnologie tradizionali via cavo come l’Adsl.
DALLA DIFESA ALLA COMUNICAZIONE - Il maggiore problema per la diffusione del WiMax è legato al fatto che in Italia, come in altri Paesi, le frequenze su cui viaggiano le sue onde radio, che occupano la banda 3,4–3,6 MHZ, sono in uso al Ministero della Difesa. Per cedere queste frequenze al Ministero delle Comunicazioni, la Difesa ha chiesto una compensazione economica che dovrebbe coprire i costi della riconversione dei radar su altre frequenze. Dopo anni di trattative è arrivato il primo segnale di schiarita. A dicembre, i due ministeri hanno aperto un confronto e, finalmente, si è raggiunta un’intesa: le frequenze passeranno a breve al Ministero delle Comunicazioni che, entro l’anno, le metterà all’asta tra gli operatori interessati. Intanto, per guadagnare tempo, l’Agcom, l’Autorità garante nelle comunicazioni, ha già effettuato le consultazioni pubbliche per stabilire i criteri e il regolamento della gara.
Un ripetitore per Wimax (da Newton)NORD E SUD DEL MONDO - Anche gli Stati Uniti, il Paese tecnologicamente più avanzato, hanno aperto le porte al business del WiMax. La Sprint Nextel Corp. ha recentemente annunciato un investimento iniziale di un miliardo di dollari (769 milioni di euro) per lanciare il WiMax entro il 2007. Ma le potenzialità di questo sistema stanno soprattutto nel superamento del digital divide, il fossato tecnologico che separa Nord e Sud del mondo. In Africa, per esempio, e nei Paesi più arretrati del mondo, dove sarebbe impensabile arrivare con una rete di cavi, il WiMax può essere una straordinaria occasione. Per questi Paesi, soprattutto, la connessione a banda larga via onde radio rappresenta una rivoluzione e una possibilità di recupero sia per l’accesso al mercato del lavoro, sia per gli scambi commerciali. Ma anche per l’istruzione e la cultura.
L’ITALIA A BANDA LARGA - Il digital divide (la divisione tra chi può accedere e chi no alle tecnologie digitali) è ancora un grande problema nel nostro Paese. Ci sono famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni che sono escluse dai vantaggi dell’accesso a Internet veloce, condannate ad accumulare ritardo e isolamento rispetto al resto d’Italia. Secondo le stime, sono circa 10 milioni gli italiani che ancora oggi non possono navigare in rete ad alta velocità. Degli 8103 comuni, 5800, che contano meno di 5000 abitanti, hanno grosse difficoltà per l’accesso a Internet a banda larga: soprattutto nella fascia appenninica e nell’arco alpino. E, contrariamente a quanto si possa pensare, una regione industrializzata come il Piemonte sconta il digital divide più penalizzante in Italia. La penetrazione della banda larga, che pure ha fatto molti passi in avanti, è attualmente stimata intorno al 14 per cento: un dato che pone l’Italia indietro rispetto alla media europea. Basti pensare che le zone rurali da noi sono coperte al 44 per cento, contro una media Ue del 65 per cento. La stessa Commissione Europea è intervenuta per sottolineare come la scarsa copertura della banda larga in Italia sia «preoccupante e inadeguata per lo sviluppo di applicazioni avanzate».
LA CONCORRENZA - Grazie ai prezzi bassi e alle buone velocità di connessione, il WiMax sembra destinato a rinnovare il mercato della concorrenza nel settore dell’accesso a Internet, ma anche della telefonia mobile. In Germania, tanto per fare un esempio, un piccolo operatore ha lanciato un’offerta che con 20 euro al mese include Internet veloce e chiamate illimitate a numeri nazionali di rete fissa. Per questo alcuni operatori della telefonia mobile, che hanno investito pesantemente negli anni passati su tecnologie come la rete 3G, non vedono di buon occhio l’arrivo del WiMax che rischia di riaprire un mercato ormai spartito tra le grandi compagnie. Ma gli interessi delle lobby non sembrano in grado di fermare un’evoluzione tecnologica che in tutto il mondo si sta caratterizzando come complementare alle altre, soprattutto nelle aree dove ancora oggi si fa fatica a portare servizi di connessione a Internet e di telefonia accettabili. Come andrà a finire l’ha spiegato Padmasree Warrior, responsabile delle tecnologie di Motorola: «Il WiMax offre a metà costo una velocità di trasmissione dati tre volte superiore agli attuali network su cui lavorano i cellulari». Tanti vantaggi. Forse pure troppi per chi teme la concorrenza. Questo però è il futuro per un mondo connesso, globalizzato, ma anche di pari opportunità.
Marco Pratellesi
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