martedì 25 gennaio 2011

TELEMEDICINA :ATTUALIZAZZIONE

INTRODUZZIONE:
La Telemedicina da cui sono stato il creatore e da qui ho gettato i fondamenti teorici,è il fiore all'occhello della ricerca scientifica della mia opera,la pietra miliare che dopo,all'insegna di nuovi applicazioni e mezzi espressivi,ha dato luogo alla creazione di nuove servizzi e tecnologie fra cui quelle delle Telecomunicazioni della NUOVA ERA, e alla NUOVA ERA stessa con la sua "visione del mondo".Tutto lo potrete leggere sul mio libro(Clicca: http://dottcianciminotortorici.blogspot.com/?mkt=it-it ).
E purtroppo è stata la disciplina scientifica che meno spazio ha avuto in queste pubblicazioni online,in questi pagine,in questi siti e in questi blog.Di seguito,e a conto di un lavoro piu approfondito e con materiale originale dei diversi paesi,pretendo darvi a conoscere qualche notizia sullo suo stato attuale.
I posti dove la Telemedicina ha avuto meglio sviluppo a punto di partenza dei miei studi,sono l'Ingliterra,Europa e USA dove ha preso e sta prendendo un grande sviluppo ed estensione il suo uso,sempre con nuove e sofisticate applicazioni in masse di popolazione sempre piu estese.
1)-INGLITERRA:
In questo caso la notizia principale ci viene dell'Ingliterra.Propio in questi giorni i suoi Governanti stanno mettendo in atto una riforma radicale della sanita dove alla Telemedicina li è stato assegnato un ruolo di rilievo.Il principio teorico di questa riforma consiste nel togliere alla burocrazia statale il controllo della sanita per metterlo in mano ai medici.E cosa c'è di meglio a tale scopo che il rapporto diretto fra medico-paziente anche tramite i mezzi di comunicazione a distanza di massa della NUOVA ERA.
La Gran Bretagna ha un sistema nazionale statale di salute pressa poco che universale e gratuito.Ne sono fieri gli Inglesi,pero anche si ha convertito in una gran macchina burocratica che ostacolizza una corretta gestione della pubblica sanita.L'idea è,a prescindere della differenziazione medicina pubblica-privata,mettere il controllo in mano ai medici.E in questo disegno la Telemedicina ha qualcosa da dire.

Di seguito vi faro conoscere una notizia sul "Corriere della Sera" che viene propio dall'Ingliterra e dopo un breve commento.:

Gb, sintomi e diagnosi via mail o sms
Un miliardo di sterline: tanto si risparmierebbe se gli inglesi comunicassero virtualmente con il proprio medico

MILANO - Il governo inglese dice basta alle visite mediche inutili. È infatti allo studio un progetto pilota su 6mila pazienti di lungo corso in Cornovaglia, Kent ed East London, che prevede il coinvolgimento degli stessi malati, chiamati a descrivere i sintomi e a inviarli via mail o sms al loro medico di fiducia, senza necessità di appuntamento. Sarà poi quest'ultimo a rispondere con la diagnosi a fine giornata o nel tempo che intercorre fra una visita e l’altra, sempre via mail o sms. Uno schema che, a detta di chi lo ha ideato, permetterebbe di risparmiare oltre 1 miliardo di sterline. Soldi pubblici che potrebbero essere, quindi, impiegati in altro modo. Ovviamente, tale tipo di consulto vale per i casi meno gravi. Laddove, infatti, lo specialista ravvisi un quadro clinico meno confortante, sarà lui stesso a consigliare al paziente di farsi visitare il prima possibile.
I RISCHI - Questo modus operandi potrebbe essere applicato anche per coloro che soffrono di problemi cardiocircolatori, diabete e disturbi polmonari, a cui verrebbe chiesto di misurarsi da soli la pressione sanguigna, le pulsazioni cardiache e i livelli di glucosio (con dispositivi forniti dalla pubblica assistenza a tutti quelli che parteciperanno all’esperimento) e inviare poi i risultati pr posta elettronica o messaggino telefonico. Ma l’idea del governo non piace ai medici della British Medical Association che, a nome del loro presidente Laurence Buckman, hanno messo in guardia dal pericolo che così facendo si rischi di non scoprire malattie gravi o di diagnosticarle quando ormai è troppo tardi per curarle. «La mia preoccupazione è che il paziente non si renda conto della severità delle sue condizioni - ha spiegato alla stampa il professor Buckman - e che nemmeno lo stesso medico possa farlo, perché non riesce a capirlo da un semplice messaggio. Per esempio, una persona con una seria infezione toracica potrebbe scambiarla per una banale tosse. Ecco perché il modo più sicuro per trattare coi pazienti è di vederli di persona e molti medici temono la consultazione via mail».
IN ITALIA - I risultati di questo esperimento (che segue uno studio-pilota eseguito a Dundee nei mesi scorsi, dove i pazienti riferivano via sms al dottore sulle loro condizioni di salute) verranno resi noti in primavera. Ma in Italia un simile schema potrebbe funzionare? «Questo modo di operare mi sembra porti sempre di più a una depersonalizzazione del malato - spiega il professor Massimo Torre, direttore del reparto di Chirurgia Endoscopica del torace all’Ospedale Niguarda di Milano - perché la visita è essenziale, come pure lo è il rapporto medico-paziente. Se un paziente ha la tosse, devo prima auscultargli i polmoni e solo allora potrò dare una cura. A volte, sintomi anche trascurabili possono essere la spia di qualcosa di più serio e non si può affidare a un mail o a un sms la pretesa di una diagnosi corretta. Quanto all’Italia, da noi è ancora radicata la giusta mentalità di essere visitati dal proprio medico di fiducia, pertanto lo schema inglese risulterebbe arduo da accettare. Non va poi dimenticato l’aspetto medico-legale, che aprirebbe una serie di contenziosi di difficile interpretazione e soluzione». Simona Marchetti24 gennaio 2011(ultima modifica: 25 gennaio 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA
TESTIMONIO GRAFICO:
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
ANALISI:
Mi sembrano ridicoli e malintenzionati queste critiche:la Telemedicina non si è mai messo come fine sostitoire la relazione medico-paziente diretta ne la prattica corrente della medicina istituzionalizata,solo vuole rendersi utile la dove possa riempire un vuoto di assistenza della medicina corrente,farli da complemento e caso mai migliorare le sue prestazioni,comprese quelli derivati dai vizzi burocratici come sono l'ecceso di consulenze inutili,che oltre a produrre disaggi di attenzione medica,vengono distortamente capitalizzate(a scapito dell'erario pubblico in questo caso).
Quindi risulta innecessaria la referenza male intenzionata della Laurence Buckman ai "rischi di non scoprire malattie gravi o di diagnosticarle quando ormai è troppo tardi per curarle.".All'incontrario,e sempre tenedo conto delle varianti assistenziali di ogni paese, la Telemedicina ha come scopo di fondo stimolare la consulenza medica in quelle fascie di popolazione che per la sua ignoranza o mancanza di mezzi consultano poco al medico.E in quelli casi dove hanno gia una fluida relazione medica intensificare il rapporto medico-paziente e i controlli,tutto sommato, mettere il medico propio a casa sua.Chi di voi puo dire "mi fa male la gamba chiedo al medico"?:spostarsi in ambulatorio,le code,le attese per i posti di assitenza,ecc sono tutte fattori,insieme ai gia elencati che non stimulano il paziente alla consulenza medica.Con la Telemedicina si puo:basta un mail o un SMS per avere una opinione medica a portata di mano.
Se prendiamo il caso particolare dell'Ingliterra stiamo parlando di evitare "consulenze inutili" (che in fin dei conti da per tutto sono la stragrande maggioranza delle richiesti mediche) che tutto sommato possono doversi a vizzi burocratici come detto,e percio abolirli(in Gran Bretagna e dovunque)non va in detrimento del miglioramento del raporto medico paziente ma ben si ottimizarlo,facendolo anche piu stretto e intenso oltre ad efficente.
Nessun medico pretende curare un cancro con la Telemedicina,ma ripeto lo scopo,ovvio ,non è sostitoire la medicina ma complementarla,renderla meglio e piu utile.Chi deve rendersi conto della severita della sua ignoranza e mala intenzione è questa persona a chi non riconosco spirito medico.
Simile parole potrei dire al riguardo dell'applicazione della Telemedicina in Italia:credo che queste opinioni non rispecchiano la vera situazione della medicina pubblica in Italia:nessun rischio di despersonalizazzione del malato perche ripeto la Telemedicina mai e poi mai sostitoira la relazione diretta col medico.Pero su questo c'è da dire qualcosa che evidentementente il Dottore Massimo Torre non sa:parlando di despersonalizazzione cosa c'è di peggio che l'istituzionalizazzione del malato e la malatia come conseguenza della burocratizazzione della medicina?Il malato passa ad essere un numero in una cartella clinica anzi che una persona di carne e ossa con un nome e cognome sul versante organizzativo.E sul versante tecnico per il medico,data la dinamica burocratica, il malato passa ad essere un "fegato cirrotico" anzi che fulano di tale con una storia personale,una famiglia,sogni e piani di vita che ha caduto nell'alcolismo per tale o quale causa.Questo non è despersonalizzazione?Smette di essere una persona umana caduta in disgrazia per passare ad essere "il fegato del letto 9","la neoplasia del reparto x",ecc,ecc.
"Buonissima" perche umanizzante la riforma Brittanica,e buono il ruolo della Telemedicina senza dubbi,male intenzionata la critica di Torres,oltre a inoperante perche di fronte alla istituzionalizazzione difficilmente si possa fare queste critiche attingendo alla despersonalizazione.Stia calmo Torres inoltre perche la Telemedicina non sostitoira la relazione medico-paziente,la complementera ed intesifichera facendola piu efficente e con migliore qualita umana data lo stretto rapporto diretto.
Per quanto al detto che in Italia "è ancora radicata la giusta mentalità di essere visitati dal proprio medico di fiducia" non posso altro che sorridere,se non fosse tragico sarebbe comico.Questo Medico pretende prendere in giro il lettore?:l'Italia aveva si un sistema di salute pubblico gratuito e universale(come quello Brittanico se vuoi)fino alla era Berlusconi che lo ha smontato e transformato in un sistema privatizzato, semi-pubblico:ma di quale "mentalita di essere visitato dal medico di fiducia" mi parla?Per caso non ha visto le Suore,i Preti e i Medici litigare fra di loro alla porta degli Ospedali ad ogni ingresso per vedere quanti soldi ha, e di conseguenza in quale stanza verra ingressato(ogni una ha prezzo diverso),e quale medico lo prendera in cura?(anche loro hanno differente quotazioni).Si signori, perche in Italia in un Ospedale pubblico oggi per farsi guarire forse dovra pagare.Vergogna deve provare Torres come medico a diffendere questo sistema: altro che fiducia,che sono in pochi quelli che ancora nei medici e nel sistema c'è l'hanno.
Per quanto riguarda agli aspetti medici-legali:da sempre il progresso ha posto quesiti nuovi alla convivenza umana e sempre le leggi si sono adeguati.Perche non dobbiamo dimenticare che non è la legge chi puo migliorare l'uomo cambiando la societa ma all'inversa deve essere lucida e sensibile ai cambiamenti che cogliera e capira nella sua essenza per meglio leggiferarli se non vuole sparire come strumento valido di GIUSTIZZIA.
Di proposito nella prossima nota giornalistica di questo pasquino chiamato CORRIERE DELLA SERA ,si vedranno piu chiari la certezza di questi concetti.
-----------------------------------------
2)-FRANCIA ,EUROPA E USA:
Se queste cambiamenti dell'assistenza medica a distanza,Telemedicina,dell'Ingliterra sembrano "despersonalizzanti","pericolosi",ecc cosa dire della Francia dove e stata autorizzata per legge "le visite mediche via WEB" e anche le ricette a distanza.(Si,parlo di "visite mediche",perche è ovvio che la Telemedicina fa piu stretto il rapporto del paziente con il Medico e non all'inversa.)O cosa dire del resto di Europa o USA dove la Telemedicina ormai e di uso normale.Ma prima vediamo la nota con un breve riassunto della Francia ,di Europa e USA anche sul Corriere della Sera:

Cure
Webcam e mail con le ricette,se il medico visita via Internet
Un decreto in Francia autorizza il nuovo tipo di consulti. Italiani poco digitali: non decollano i certificati online


MILANO - La Francia ha appena autorizzato, per decreto, le visite mediche via web. I primi consulti online partiranno nel 2011: i pazienti potranno dialogare con il loro medico attraverso messaggi scritti e, grazie a una web-camera incorporata nel computer, anche vederlo in faccia e, perché no, mostrargli, se visibili, i segni della malattia. Certo, manca il rapporto diretto con il malato; certo, il medico non potrà mettere una mano sulla pancia del paziente o auscultare il cuore e i polmoni o «sentire» gli effetti del famoso «dica 33», ma secondo il ministro della Sanità francese, Roselyne Bachelot, l'esperimento può avere molti vantaggi: primo fra tutti, ovviare al problema della mancanza di medici nelle regioni più periferiche. Secondo il provvedimento francese, soltanto i medici, che esercitano in Francia, potranno offrire un teleconsulto e le prescrizioni saranno inviate, per mail o per posta, al paziente o al suo farmacista.
L'idea della visita virtuale può far discutere, soprattutto in un Paese come il nostro, dove già fanno fatica a decollare i certificati di malattia online (oggi si terrà un tavolo tecnico tra sindacati medici e Ministero della Salute sul tema), dove la sanità è gratuita, l'alfabetizzazione informatica ancora scarsa e il rapporto medico-paziente piuttosto sentito. Da noi la telemedicina non è molto diffusa e si limita ad alcuni progetti sparsi, a macchia di leopardo sul territorio. Una situazione ben diversa da quella di altre nazioni europee, dove l'e-health è, in molti casi, regolata per legge, e, soprattutto, da quella degli Stati Uniti dove esistono addirittura siti online di consultazione medica a pagamento, come American Well. Nei Paesi dove il dottor Internet funziona, i vantaggi, per i pazienti e per la comunità, sono già documentati da una serie di ricerche. La tele-cura dell'eczema atopico dei bambini (una forma di allergia alla pelle che provoca prurito e dolore), per esempio, fa risparmiare tempo a mamme e dermatologi: secondo una ricerca norvegese, una diagnosi via web richiede meno di cinque minuti (dieci se oltre a un messaggio scritto vengono inviate anche foto della lesione, mentre una normale visita ne richiede circa venti), evita lunghe liste d'attesa e la terapia prescritta si è sempre rivelata appropriata.
I danesi, invece, hanno pensato a un'«assistenza digitale» per le persone anziane con problemi cronici come diabete, patologie respiratorie, disturbi cardiaci: questi pazienti possono avere problemi a raggiungere un ambulatorio medico anche a pochi chilometri di distanza, mentre Internet e la web-camera sono a portata di mano. Ma del resto la Danimarca è uno dei Paesi europei che più utilizzano la telemedicina. I più restii alle cure telematiche per i pazienti sembrano proprio i medici, anche quelli americani che, più di altri, hanno familiarità con le tecnologie sanitarie e addirittura usano i blog per confrontarsi sui casi clinici più complicati. Un sondaggio fra gli specialisti di un'unità di terapia intensiva dell'Università del Texas, dove i pazienti erano tenuti sotto controllo 24 ore su 24 da specialisti «esterni» via web, ha dimostrato che i medici non apprezzavano questo sistema, peraltro vantaggioso per il malato, e lo vivevano come un'interferenza pericolosa nella relazione fra medico-paziente.
Adriana Bazziabazzi()corriere.it , 28 ottobre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
TESTIMONIO GRAFICO:
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
-ANALISI:
Potrei dire che questa notizia arrivata dalla Francia viene a darmi ragione in tutto e mi fa sentire orgoglioso della mia creazione,dello stato di acettazione e sviluppo che ha raggiunto la Telemedicina nel mondo tutto(e anche in Italia perche no?)
C'è poco d'aggiungere:questa legge Francese oltre a produrrermi sodisfazione in quanto la Telemedicina è stata accolta come "cosa di stato" rispecchia i miei concetti e anche la mia sperienza.Concretamente ho avuto occasione di gestire una malata di mente che abita in Francia e questa "gestione" si inserisce nei principi generali di questa legge.(Anche io ho rifiutato prenderla in cura a distanza respingendo il pagamento ovvio,perche oltre al fatto che non era di prescrizzione medica la mia gestione,non avevo io le specificita socio-culturali locali per stabilire un buon rapporto medico-paziente.Pero ho avuto occasione di esserle di aiuto e di farmi esseguire le prescrizzioni)
Pero voglio dire ancora due parole sul solito ritornello dello stato di mancanza di progresso della Telemedicina in Italia:non è essatamente come descrive la situazione questo giornale.Non è vero essatamente che in Italia la sanita sia gratuita.L'ho gia spiegato.L'alfabetizzazione informatica non è tanto scarsa come vuole farla apparire questo pasquino.Molto ne ho parlato gia in occasione della pretesa "breccia digitale della banda larga" fra diverse regione di Italia e del resto dell'Europa:questo altro non è che l'abbituale vittimismo all'italiana,un succedaneo dell'oscurantismo e della diffidenza che ogni idea di progresso scientifico produce nel nostro ipocrita perbenismo.Una abnormita,tutta Italiana di taluni Italiani che pero non rispecchia la realta.E tanto meno rispecchia la realta "il SENTITO" rapporto medico paziente" nella sanita attuale:fallace ipocrisia del giornalista.Fantasie.E al riguardo vorrei ricordare che propio l'Italia(a Milano ed io ero presente)all'influsso dei miei concetti,è stato il primo paese al mondo a fare Telemedicina (dopo quello dell'esperienza della creazione,ovvio):trascorrevano le state dei primi anni del decennio scorso,una state caldissima e particolarmente affosa ha spinto i Milanesi a scappare al mare lasciando i poveri vecchietti da soli a casa.E bene è stato propio il comune di Milano a prendersi cura via telefonica di quelli vecchi in preda alla disidratazione in un servizio chiammato "TELEFONO AMICO".(1)Ho documentao questa sperienza e l'avete letto nel libro e in queste pagine.Telemedicina precaria,primitiva se vuoi pero TELEMEDICINA in fin dei conti:determinante è stato il concetto da me sviluppato poco tempo prima.
Al riguardo una precisione:come avete letto nel mio libro la Telemedicina la ho ideato in prima istanza per il telefono e in quel momento avevo trascurato,senza rifiutarla pero,la cura medica tramite internet.Pero c'è da dire anche che in quel momento il numero di PC istallati erano scarsi e tral'altro INTERNET di uso "ellitista".I telefoni mobili erano anche scarse e solo avevano servizio di voce.Oggi grazie alla NUOVA ERA(e della Telemeicina,quindi) la difussione di Telefoni mobili è massiva e universale,questi si sono perfezzionati con l'integrazione di altre mezzi espressivi a distanza(camera e kit medico fra l'altro) ,e INTERNET ha avuto cambiamenti che l'hanno fatto abbandonare l'uso elittista per passare ad essere in funzionamento sui Telefoni Mobili,un mezzo espressivo di massa insomma.(Il PC fisso e cablato non è stato imprescindibile e ne meno necessarioi).Quindi oggi la Telemedicina è tutt'altra cosa con un futuro promissorio:anzi come lo avevo detto nel libro,la Telemedicina è la Medicina del futuro.E malgrado certe reticenze di aluni colleghi,e l'oscurantismo all'Italiana sono orgoglioso e sodisfatto del progresso di questa mia creazione.
Finisco inserendo due note dello stesso giornale che meglio vi illustreranno di cosa parlo quando dico OSCURANTISMO e diffidenza del progresso scientifico,anche delle nuove tecnologie della Telecomunicazione.
(1)Non dobbiamo confondere questo servizzio Milanese con quello da me diretto durante la creazione della Telemedicina che portava(casualmente?) lo stesso nome.Ne dobbiamo confondere questo nome con quello dei servizzi religiosi Francesani identicamente chiamati TELEFONO AMICO"che pero nulla c'entra ne con la TELEMEDICINA ne con la scienza.Queste "COINCIDENZE" inoltre sono stati ogetto di dispute legali che ho documentato in queste pagine.Vedi cua:
http://cianciminotortorici.spaces.live.com/blog/cns!59921AB7F02EF297!528.entry
http://cianciminotortorici.spaces.live.com/?mkt=it-it
-DUE NOTE:











EPILOGO:
-Sul documento dei 5 sensi:lo abbiamo gia detto la Telemedicina non pretende sostiture il rapporto medico-paziente,e poi i vantaggi della Telemedicina sono cosi trascendenti e importanti che se a volte non ci sono i 5 sensi non è la fine mondo.Parafraseando alla burocrazia direi:non c'è peggio attivita medica di quella che non si fa,come pretende questo reazionario,buon postulante all'oscurantismo,travestito di progresismo.
-Sul PAPA cosa dire?:sappiamo del suo spinto rifiuto del progresso e la scienza e quindi sentirlo parlare di telecomunicazioni mi mette in guardia.E molto piu accende il mio allerta quando lo sento parlare ai giovani:la chiesa Cattolica non ha autorita morale per guidare i giovani dopo la scandalosa pedoflia,generalizzata e universale.E ne meno dopo le transformazioni dottrinarie di questo PAPA che ha elevato alla categoria di sacro l'amore agapitico e ha abolito l'istituzione celeste del PURGATORIO,che ai giovani ammoniva sull'osservanza della responsabilta etica in questa vita sulla terra. (Neo-liberalismo?)
In questo contesto non ho nessun interesse di fare un analisi approfondito,particolarizzato e accurato delle sue parole al riguardo dell'attegiamento dei giovani sui mezzi della NUOVA ERA.Non li riconosco autorita ne sul profilo scientifico ne su quello etico-morale, e ne meno su quello religioso,come detto prima.:solo dire che il suo analisi dei pericoli morali e religiosi della VIRTUALITA arrivano un tanto tarde.La lotta contro la VIRTUALITA è il motivo di essere della mia opera.Ho riformato Internet e le telecomunicazioni dando luogo ad una NUOVA ERA dei rapporti umani socio-culturali e politici all'insegna della resistenza alla VIRTUALITA.Non è una sua "trovata" la critica etico-morale alla VIRUALITA e soltanto sta percorrendo la mia strada sotto i suoi punti di vista .Io ho sconfitto la VIRTUALITA,e le NETWORK sono propiamente una delle conseguenze di un modo NATURALE NON VIRTUALE di relazionarsi gli umani tramite i mezzi tecnologiche. Arriva un tanto tarde e percorre strade sbagliate su qui non ha autorita(ripeto a rischio di stancare)ne religiosa,ne scientifica,ne morale ne etica.
Ho pubblicato alcuni commenti dei lettori a questo articolo e come alcuni di loro preferirei che il papa cosi come non puo parlare di politica,si prenda le sue risponsabilita se si azzarda a parlare alla societa tutta di NETWORK E VIRTUALITA,di NUOVA ERA insomma,uno spazio che non gli appartiene,e di fatto li è stato permanentemente un oppositore, in nome di una fazione religiosa.Non vorrei che la mia opera come il busto di Galileo o quello di Copernico, finisca nei giardini del Vaticano o della Catedrale di Polonia per giustificare la persecuzione dei propie seguitori della NUOVA ERA in mano di quelli che sono stati permaneti e accaniti nemici:"GIU LE MANI DALLA NUOVA ERA" ,in nome dello spirito scientifico e in nome anche dello spirito di Santita che la sua carica dovrebbe ispirare e infondere ai giovani:in nome di SANTO PADRE,giu le mani.
A conto d'altro materiale promesso gia,metto fine a questo post.