Google cede al controllo cinese:rimosso il filtro web anti-censura
Sul motore di ricerca non compariranno più gli avvisi sulla sensibilità del contenuto. Si chiude così una lunga battaglia tra i due blocchi, ma su Big G piovono le critiche dei navigatori.
Il presidente Schmidt è in viaggio diplomatico in Corea del nord.
Lo lego dopo

MOUNTAIN VIEW cede a Pechino. Una questione annosa quella tra Google e la Cina, che vede i due blocchi contrapposti sulla gestione delle informazioni disponibili e dei dati degli utenti. Ma alla fine Google ha capitolato e ha rimosso da ieri dal suo motore di ricerca in Cina la funzione che avvertiva l'utente che la parola che si stava cercando poteva essere sensibile per il governo cinese, bloccando quindi la ricerca.
La decisione della società di Mountain View di interrompere il servizio, che aiutava gli internauti contro la censura, sarebbe nata alla fine di un lungo e tormentato braccio di ferro con le autorità locali, iniziato lo scorso giugno. La mossa di Google non è però piaciuta agli internauti: sul web cinese sono molti i messaggi contro il colosso californiano, che secondo gli utenti ha perso "la reputazione", accettando di fatto un'autocensura.
La 'guerra' tra Google e la grande muraglia di fuoco, il sistema cinese di censura su internet, non è recente. Nel 2010, il gigante informatico decise di spostare i suoi server a Hong Kong per aggirare il blocco di Pechino. Ma nonostante le contromisure, Google e il servizio di posta elettronica Gmail risultano spesso bloccati nel paese orientale. A tutto vantaggio di Baidu, il motore di ricerca locale.
Schmidt in Corea del nord. Intanto il presidente di Google Eric Schmidt, è in visita in Corea del Nord. Schmidt si è recato all'università Kim Il Sung di Pyongyang, incontrando gli studenti nordcoreani che gli hanno spiegato come usano internet mostrando in che modo cercano i documenti di cui hanno bisogno tramite Wikipedia e Google. Un ristretto numero di nordcoreani ha accesso a una rete interna al Paese e sono ancora meno quelli che possono utilizzare il World Wide Web.
Schmidt si trova in Corea del Nord in qualità di componente di una delegazione americana guidata dall'ex governatore del New Mexico, Bill Richardson. La delegazione è impegnata in un viaggio "umanitario privato", come già dichiarato dall'ex governatore.
(08 gennaio 2013) © Riproduzione riservata
REAZIONE:
1-CINA:LA
NOTIZIA MI PARE CHE NON RIFLETTE LA VERITA ED E' QUINDI TENDENZIOSA.MI
SPIEGO:NON SI TRATTA PRECISAMENTE DI UNA CAPITOLAZIONE DI GOOGLE,MA
BENSI,DANDO PER BUONO QUESTO PUNTO DI VISTA,DI UN ARMISTIZIO.IL MOTIVO
E' SEMPLICE,CIO CHE MANCA DIRE E' CHE NEL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA
"GUERRA" QUANDO "Nel 2010, il gigante informatico decise di spostare i
suoi server a Hong Kong per aggirare il blocco di Pechino",IL
DIROTTAMENTO VERSO IL TERRITORIO LBERO DELLA EX-COLONIA INGLESE TRAMITE
UN APPOSITO LINK INSERITO SUL MOTORE,NON FU UNA MISURA UNILATERALE MA
CONCORDATA CON IL GOVERNO CINESE CHE HA CEDUTO ALLE RICHIESTE DI GOOGLE.
ANZI
VORREI PRECISARE:NEL CONTESTO DELL'ABANDONO DELLA CONCEZIONE
TRANSFORMISTA DELLA STORIA DEL COMUNISMO(NON CONTINUAZIONE
DELL'ILLUSTRAZIONE, E IL CUI MATERIALISMO DIALETTICO SI RICONOSCE COSI
COME UN METODO "NON PRECISAMENTE SCIENTIFICO)IL GOVERNO CINESE HA CEDUTO
NON A GOOGLE MA ALLA "NUOVA ERA" PERMETTENDO QUESTE LIBERALIZAZZIONI.
INSOMMA
CASO MAI QUESTO NUOVO CAPITOLO RAPPRESENTA "UN PAREGGIO" DA QUI LA
"NUOVA ERA",CHE NON CREDE A UTOPIE,NON SI LAMENTA:NESSUNO PENSERA CHE
LA CINA SOLO FACCIA CONCESSIONI SENZA CONSEGUENZE,VERO?I BAMBINI LI
PORTA LA CICOGNA SI,MA NON VENGONO ACCOMPAGNATI CON UN PANE SOTTO IL
BRACCIO.(a)
(a)In senso generico,non e' questa
l'ocasione per aprofondimenti,la CINA chiede ad Occidente li venga
riconosciuto essere una economia di mecato insieme ad una maggiore
transferenza di tecnologia e participazione al Know How,sopratutto in
materia di Telecomunicazioni.
Sono
esceptico in entrambe i casi:nel primo concretizza le sue richieste nel
WTO.Dipende dal suo attegiamento di fronte alle zone di influenza
commerciale USA,dell'UE e la Common Wealth nei cui confronti la CINA sta
portando avanti una concorrenza molto virulenta e spregiudicata,ma
sopratutto dal suo comportamento finanziario e monetario con USA di cui
e' il maggiore possedente di debito.
Per
quanto riguarda alla transferenza di Tecnologia sono assolutamente
scettico che Occidente possa accedere a tale richiesta mentre le
liberalizazzioni e il rispetto ai diritti umani non vengano approfonditi
,cosa che non risulta dell'ultimo Congresso del Partito Comunista
Cinese malgrado la scelta dei futuri quadri dirigenti sembri portare un
po' d'aria fresca.
Pero,comunque sia
secondo me la crazione di nuove tecnologie non e' qualcosa di
transferibile,non e' qualcosa politicamente gestionabile,e' inserita
nella natura stessa di Occidente la cui superiorita tecnologica ci
viene tramandata dal fondo della storia cosi come per primo e meglio
hanno saputo documentare i Greci nell'Iliade di Omero e la sua
meravigliosa metafora del Cavallo di Troia che permessi sconfigere le
forze Orientali di Troia.