martedì 8 gennaio 2013

EDITORIALE NUOVA ERA:ASIA

8 GENNAIO 2013:NOTA SU "LA REPUBBLICA"

Google cede al controllo cinese:rimosso il filtro web anti-censura

Sul motore di ricerca non compariranno più gli avvisi sulla sensibilità del contenuto. Si chiude così una lunga battaglia tra i due blocchi, ma su Big G piovono le critiche dei navigatori.
Il presidente Schmidt è in viaggio diplomatico in Corea del nord.

Lo lego dopo
(ansa)
MOUNTAIN VIEW cede a Pechino. Una questione annosa quella tra Google e la Cina, che vede i due blocchi contrapposti sulla gestione delle informazioni disponibili e dei dati degli utenti. Ma alla fine Google ha capitolato e ha rimosso da ieri dal suo motore di ricerca in Cina la funzione che avvertiva l'utente che la parola che si stava cercando poteva essere sensibile per il governo cinese, bloccando quindi la ricerca.

La decisione della società di Mountain View di interrompere il servizio, che aiutava gli internauti contro la censura, sarebbe nata alla fine di un lungo e tormentato braccio di ferro con le autorità locali, iniziato lo scorso giugno. La mossa di Google non è però piaciuta agli internauti: sul web cinese sono molti i messaggi contro il colosso californiano, che secondo gli utenti ha perso "la reputazione", accettando di fatto un'autocensura.

La 'guerra' tra Google e la grande muraglia di fuoco, il sistema cinese di censura su internet, non è recente. Nel 2010, il gigante informatico decise di spostare i suoi server a Hong Kong per aggirare il blocco di Pechino. Ma nonostante le contromisure, Google e il servizio di posta elettronica Gmail risultano spesso bloccati nel paese orientale. A tutto vantaggio di Baidu, il motore di ricerca locale.

Schmidt in Corea del nord. Intanto il presidente di Google Eric Schmidt, è in visita in Corea del Nord. Schmidt si è recato all'università Kim Il Sung di Pyongyang, incontrando gli studenti nordcoreani che gli hanno spiegato come usano internet mostrando in che modo cercano i documenti di cui hanno bisogno tramite Wikipedia e Google. Un ristretto numero di nordcoreani ha accesso a una rete interna al Paese e sono ancora meno quelli che possono utilizzare il World Wide Web.
Schmidt si trova in Corea del Nord in qualità di componente di una delegazione americana guidata dall'ex governatore del New Mexico, Bill Richardson. La delegazione è impegnata in un viaggio "umanitario privato", come già dichiarato dall'ex governatore.
(08 gennaio 2013) © Riproduzione riservata

REAZIONE:
1-CINA:LA NOTIZIA MI PARE CHE NON RIFLETTE LA VERITA ED E' QUINDI TENDENZIOSA.MI SPIEGO:NON SI TRATTA PRECISAMENTE DI UNA CAPITOLAZIONE DI GOOGLE,MA BENSI,DANDO PER BUONO QUESTO PUNTO DI VISTA,DI UN ARMISTIZIO.IL MOTIVO E' SEMPLICE,CIO CHE MANCA DIRE E' CHE NEL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA "GUERRA" QUANDO "Nel 2010, il gigante informatico decise di spostare i suoi server a Hong Kong per aggirare il blocco di Pechino",IL DIROTTAMENTO VERSO IL TERRITORIO LBERO DELLA EX-COLONIA INGLESE TRAMITE UN APPOSITO LINK INSERITO SUL MOTORE,NON FU UNA MISURA UNILATERALE MA CONCORDATA CON IL GOVERNO CINESE CHE HA CEDUTO ALLE RICHIESTE DI GOOGLE.
ANZI VORREI PRECISARE:NEL CONTESTO DELL'ABANDONO DELLA CONCEZIONE TRANSFORMISTA DELLA STORIA DEL COMUNISMO(NON CONTINUAZIONE DELL'ILLUSTRAZIONE, E IL CUI MATERIALISMO DIALETTICO SI RICONOSCE COSI COME UN METODO "NON PRECISAMENTE SCIENTIFICO)IL GOVERNO CINESE HA CEDUTO NON A GOOGLE MA ALLA "NUOVA ERA" PERMETTENDO QUESTE LIBERALIZAZZIONI.
INSOMMA CASO MAI QUESTO NUOVO CAPITOLO RAPPRESENTA "UN PAREGGIO" DA QUI LA "NUOVA ERA",CHE NON CREDE A UTOPIE,NON SI  LAMENTA:NESSUNO PENSERA CHE LA CINA SOLO FACCIA CONCESSIONI SENZA CONSEGUENZE,VERO?I BAMBINI LI PORTA LA CICOGNA SI,MA NON VENGONO ACCOMPAGNATI CON UN PANE SOTTO IL BRACCIO.(a)

2-COREA DEL NORD:UN'ALTRA SFORTUNATA MOSSA "AZIENDALE" A CUI CI TIENE ABITUATO ERIC SMICHDT,L'EX UNO DI GOOGLE.E CUA SI CHE NON C'E' STATO ARMISTIZIO,E' UNA CAPITOLAZIONE.UN'ALTRA PERCHE ANCHE CLINTON E' VENUTO QUALCHE ANNO FA,MA A QUANTO SI VEDE NULLA HA CAMBIATO:I VIOLENTISTI SOLO CONOSCONO UN LINGUAGGIO,INUTILE NEGOZIARE CON LORO,VANNO ISOLATI.

(a)In senso generico,non e' questa l'ocasione per aprofondimenti,la CINA chiede ad Occidente li venga riconosciuto essere una economia di mecato insieme ad una maggiore transferenza di tecnologia e participazione al Know How,sopratutto in materia di  Telecomunicazioni.
Sono esceptico in entrambe i casi:nel primo concretizza le sue richieste nel WTO.Dipende dal suo attegiamento di fronte alle zone di influenza commerciale USA,dell'UE e la Common Wealth nei cui confronti la CINA sta portando avanti una concorrenza molto virulenta e spregiudicata,ma sopratutto dal suo  comportamento finanziario e monetario con USA di cui e' il maggiore possedente di debito.
Per quanto riguarda alla transferenza di Tecnologia sono assolutamente scettico che Occidente possa accedere a tale richiesta mentre le liberalizazzioni e il rispetto ai diritti umani non vengano approfonditi ,cosa che non risulta dell'ultimo Congresso del Partito Comunista Cinese malgrado la scelta dei futuri quadri dirigenti sembri portare un po' d'aria fresca.
Pero,comunque sia secondo me la crazione di nuove tecnologie non e' qualcosa di transferibile,non e' qualcosa politicamente gestionabile,e' inserita nella natura  stessa di Occidente la cui superiorita tecnologica ci viene tramandata dal fondo della storia cosi come per primo e meglio hanno saputo documentare i Greci nell'Iliade di Omero e la sua meravigliosa metafora del Cavallo di Troia che permessi sconfigere le forze Orientali di Troia.