mercoledì 23 marzo 2011

ATTENZIONE:LA CINA ROMPE "TREGUA" E ATTACA LA "NUOVA ERA"

1)-SEMBRA CHE ANCHE LA CINA ATTACA LA COMMON WEALTH(20/3/11):

-VEDILA SU "LE FIGARO"(titolari):
Le Canada visé par une cyberattaque chinoise
Réactions (27)
-Des hackers ont pénétré à partir de serveurs basés en Chine plusieurs systèmes informatiques du gouvernement d'Ottawa, obligeant celui-ci à couper certains de ses accès Internet. Pékin dément toute implication.
-» Des groupes pétroliers piratés par des hackers de Chine.
TESTIMONIO GRAFICO:




(TRADUZIONE:Il Canada è settaciato da un attacco informatico cinese
Reazioni (27)
-Gli hacker sono penetrati da server basati in Cina diversi sistemi informatici del governo di Ottawa, costringendolo a tagliare alcuni dei suoi accessi a Internet. Pechino nega ogni coinvolgimento.
-"I gruppi petrolifere dirottati da parte di hacker provenienti dalla Cina)

-IL MIO COMMENTO:LA CINA E LA "NUOVA ERA" ERANO IN "TREGUA" DAL MOMENTO CHE LA CINA HA DECISO DARE LIBERTA AGLI INTERNAUTI DI GOOGLE PERMETTENDO DIROTTARE VERSO I SITI DI HONG KONG CON UN APPOSITO LINK,AVEVA RINUNCIATO AL "TRANSFORMISMO" E DIEDE IL SOSTEGNO PER "LIMITARE" LE INTENZIONI NUCLEARE E BELICHE DI IRAN E COREA DEL NORD.MA ULTIMAMENTE HA RIPRESO IL SUO SOSTEGNO AI NORD-COREANI,E SE ORA SI CONFERMASSI QUESTA NOTIZIA...."C'E' DEL MARCIO IN DANIMARCA"

2)-IL GIORNO DOPO(RIPERCUSSIONE):LA CINA ATTACA GOOGLE(23/3/11)

All'indomani della pubblicazione di questa notizia e facendosi eco delle mie parole su "LA REPUBBLICA" è comparso questa breve ricensione di questi fatti,inoltre ampiata e con una breve rassegna del conflitto Google-Cina:


INTERNET
La Cina attacca Gmail"E' un blocco governativo"
Segnalazioni da tutto il paese su malfunzionamenti del servizio. "Abbiamo controllato a fondo, non è colpa nostra", dichiarano da Google.
Un nuovo episodio del lungo braccio di ferro tra Pechino e Big G di TIZIANO TONIUTTI




ROMA - Una nuova battaglia in una già lunga serie, tra il governo Cinese e Google. Stavolta, come peraltro si temeva da tempo 1, il bersaglio degli attacchi sarebbe Gmail, il popolare servizio di posta elettronica che conta centiniaia di migliaia di utenti anche dentro la Grande Muraglia. Che da ormai due settimane lamentano difficoltà nell'accesso e nell'utilizzo del servizio. La segnalazione arriva dal quotidiano inglese Guardian.Non vi è ovviamente alcuna certezza sulla responsabilità diretta di Pechino, ma Google dichiara di aver controllato a fondo e di non aver riscontrato problemi interni. La finezza dell'attacco hacker sarebbe nel far apparire il blocco "come un malfunzionamento di Gmail", dichiara Mountain View. Così da disorientare l'utente e la stessa azienda americana, che però 2ribadisce la perfetta integrità dei sistemi. Le cause del comportamento anomalo di Gmail soono secondo Big G da ricercare altrove. Probabilmente, nell'assodata abilità degli hacker governativi cinesi.Il blocco a Gmail è un'altra mossa sulla scacchiera che vede contrapposti Pechino e Google. Lo scontro più violento risale a circa un anno fa, quando Google spostò i servizi del motore di ricerca sul dominio di Hong Kong 2, per contrastare la censura imposta dal governo cinese. Ci fu poi l'annuncio di Google della decisione di lasciare la Cina 3, poi una mezza retromarcia del gigante americano, e poi addirittura un armistizio 4 tra governo cinese e Big G. Ma a tutt'oggi, Pechino continua a bloccare Youtube, e anche altri servizi di social web come Twitter e Facebook. Col risultato che Google, in una terra che conta 457 milioni di utenti web, perde progressivamente mercato. A favore di Baidu, motore di ricerca locale. Anche se l'obbiettivo dei blocchi non sembra tanto essere il dominio economico, quanto la libera circolazione delle informazioni. Anche Witopia, un servizio web che consente di aggirare in parte la censura cinese, risulta negli ultimi tempi malfunzionante quando non irraggiungibile."E' un blocco che si fa sempre più stretto", dichiara Charles Mok, ad della divisione di Hong Kong della Internet Society cinese. "Siti e contenuti su cui fino a poco tempo fa il governo chiudeva un occhio, ora sono censurati e filtrati, e gradualmente la morsa si chiude", conclude Mok.Una politica che non sorprende, visto che sul People's Daily, un giornale controllato dal partitoco Comunista cinese, Google viene definito come "uno strumento di espansione ed egemonia americano", che contribuirebbe a diffondere contenuti "sovversivi", concausa delle rivolte nei paesi del Medio Oriente.(21 marzo 2011) © Riproduzione riservata
TESTIMONIO GRAFICO:



-IL MIO COMMENTO:

a-TREGUA ROTTA:Viene confermata la mia denuncia(GRAVE)che LA CINA HA ROTTO LA TREGUA attacando anche la messagistica Google,oltre al Canada.

b-CONCESSIONE NON "SCORCIATOIA":Inoltre questa notizia di "La Repubblica" è incompleta:il dirottamento dei servizzi dei motori di ricerca verso Hong Kong per parte di Google fu accordato con la Cina dal momento che le sue autorita permessero includere sul motore un LINK che faceva possibile tale dirottamento.Quindi non è stata una "scorciatoia" unilaterale di Google ma una concessione autorizata dal Governo Cinese,(insieme alla ammisione che avevano rinunciato al transformismo) che dovettero arendersi alle evidenze ed accordare per non restare fuori della NUOVA ERA.
c-CINA ATTACA U.S.A. E LA "NUOVA ERA":Che il Governo Cinese viola per sentieri tutt'altro che luminosi,le regole della concorrenza a favore delle sue imprese non è una novita.
Si sa anche che tramite i suoi "vientos alicios"(parola Spagnola che in Cina la si potrebbe tradurre come MONZONI)spia e ruba "KNOW HOW" a Occidente(l'ORSO RUSSO fa un'altro tanto).
Che la Cina consideri Google(e tutte le nuove tecnologie delle telecomunicazioni,direi)"uno strumento di espansione ed egemonia americano" che contribuirebbe a diffondere contenuti
sovversivi",non stupisce a nessuno ne anche :la parola LIBERTA in Cina è SOVVERSIVA(o EVERSIVA?:da quale parte mette l'ufficialismo l'ormai filo-capitalista Partito Comunista Cinese?). E si capisce:il MATERIALISMO("dialettico" o come diavolo vogliate chiamarlo)non è "DOMINIO" da bloccare.(Che non solo di INFORMAZIONE vive l'uomo:capitelo).Ma che questi contenuti siano la "CON-CAUSA delle rivolte dei paesi del medio Oriente" devo confessarvi che per me risulta tutta una rivelazione:la CINA non ha vietato al consiglio ONU la risoluzione che autorizava l'intervento armato della coalizione Occidentale per stabilire una "NO FLY ZONE" in LIBIA a difesa dei RIVOLTOSI tanto temuti.Sara perche è stata HILLARY DIANE RODHAM CLINTON la factotum del voto a favore della "no fly zone" nell'ONU? La stessa Segretario di Stato che a scambio del petroleo Saudita e Pakistani ottenne dai Cinesi il si alle sanzioni all'Iran?.Perche "CON-CAUSA" ?:se la circolazione di contenuti "VERSIVI"(mettiamola cosi)è la "CAUSA" delle rivolte,a conto di chi mettiamo la "CON(CAUSA)"?All'attivismo politico pilotato dal Dipartimento di Stato o magari alla propia essenza della TECNOLOGIA DELLA "NUOVA ERA"?Scommetto che anche in questo la CINA E LA HILLARY si trovano sullo stesso VERSANTE:la Tecnologia della NUOVA ERA di per se ha la propieta magica di creare dal nulla MOVIMENTI POLITICI DI MASSA,RIVOLTE INSOMMA.
Forse questo misterioso prefisso "CON" trova logica spiegazione in questo senso quando vediamo che la CINA come l'amministrazione Obama,e ovviamente Hillary Clinton,attacano quella INTERNET con la sua pregonata LIBERTA che ormai non c'è piu(principalmente dopo lo tsunami Repubblicano in USA). E,dopo la sconfitta nella corsa per la supremazia delle tecnologie delle telecomunicazioni del binomio "PC(fisso)-INTERNET",in mano della tecnologia della NUOVA ERA rapresentata dal MOBILE(telefono ed altre piattaforme mobili)e della sua "visione del mondo" espressa nell'uso naturale di questi mezzi,e cio'è le "Social Network" o "NUOVI MEDIA"(che purtroppo li si vuole demonizare come causa di rivolte,che pero loro stessi attivano e pilotano),oltre alla sconfitta nella lotta di mercati (in mano di Google rapresentante massimo della NUOVA ERA insieme ed altre aziende innovatrici specialmente in California,in mano della Common Wealth e del Mercato Comune Europeo non che Asiatico)Obama e Hillary Clinton tanto come la Cina attacano anche entrambi(mobili e social network:i primi nella legislazione restrittiva di Obama ,e i secondi nella demonizazzione che fa Hillary Clinton ).
Come si vede a volte gli estremi si toccano allo stesso modo dell'OROBORO,il serpente mitico che si mangia la coda.
GRAHAM BELL PERO ESSULTA IL SUO MODERNO REVIVAL:HA AVUTO LA SUA RIVINDICAZIONE STORICA.NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE.


3)-ALL'INDOMANI DEL GIORNO DOPO:
Anche "Le Figaro" della Francia si fa eco di queste notizie e torna a dire la sua:infatti pubblica una nota stampa che formulata in termini similari a quella di "La Repubblica",profondiza e amplifica la notizia.Sembra che l'attaco,anche se negato dalle autorita Cinesi,è estensivo anche alla telefonia con delle apparechiature(aquisiti in USA appunto)che bloccano automaticamente le conversazioni se vengono dette certe parole come "protesta" ad ess.
Secondo me resta il fatto che se teniamo conto che le cose sono cambiate e oggi in un certo senso l'Amministrazione Obama-Clinton e la Cina si trovano dalla stessa parte:attaco alla Liberta in Internet nei rispettivi paesi,a mobili e aziende avanguardia nell'aplicazione dei concetti della NUOVA ERA caso Google,anche alla Common Wealth (in questo caso nel membro Canada),e il mancato veto all'azione armata contro Ghedaffy nel Consiglio di Sicurezza ONU(da molti previsto in anticipo),l'appogio alle sanzioni in Iran,ed altre "coincidenze" che non è del caso elencare adesso;risulta chiaro che il bersaglio degli attachi Cinesi(hacker,censura,ecc) è la NUOVA ERA,la sua tecnologia ,i suoi servizzi,le sue spazi e mezzi di difusione e influenza ecc,e non la corsa ai ripari delle proteste del mondo Arabo.Non è tanto credibile tale ipotesi in questo momento.Le rivolte sono limitati ai paesi Arabo-Mussulmani con epicentro nel Mediterraneo Nord Africano.


(Ah... la NUOVA ERA non ha la magica propieta di fare per se rivolte,ci siamo capiti vero?E' stato dimostrato vero?).Vedi di seguito la nota:



La Cina accusata di praticare censura telefonica
Parole chiave:Cina,Google


Per Benjamin Ferran


22/03/2011/ Ultimo aggiornamento: 19:44


Google accusa la Cina di interrompere l'accesso a Gmail. Foto di: CHRISTINA HU / REUTERS
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Le conversazioni con la parola "protesta",in inglese e cinese, sono stati interrotti, riporta il New York Times. La Cina è anche contestata da Google, che lo accusa di interrompere l'accesso a Gmail.
Le rivolte nel mondo arabo hanno messo la Cina in allerta. In questi giorni le autorità cinesi hanno rafforzato il loro controllo delle comunicazioni, censurarno le telefonate, oltre agli e-mail, messaggistica istantanea e siti web, dice il New York Times nella sua edizione del Martedì. La Cina anche cerca di soffocare la nascita di protesta anonime, invitando la gente a mmanifestare sulle strade. Secondo le testimonianze raccolte dal quotidiano di New York, le conversazioni sono stati interrotti in Cina quando la parola "protesta" è stata pronunciata. Il New York Times cita l'esempio di due chiamate in inglese e mandarino tagliati nel mezzo di una citazione da Amleto ("La Signora fa troppa protesta, mi pare"), ma che emanano da linee e telefoni diverse. Nel 2008, il Guardian ha rivelato che la Cina si era dotata di strumenti e echippe di riconoscimento vocale su misura per il monitoraggio automatico,forniti da aziende statunitensi, tra cui Nortel.
Ma gli usi di questa tecnologia per la censura automatica di alcune parole nelle conversazioni, come suggerito dal New York Times,e non per l'ascolto della polizia, sono ancora scarsamente documentati.


-Google accusa la Cina di perturbare Gmail


Su Internet, il processo di indurimento della censura cinese è più chiaro. Dalla fine di gennaio, alcune parole relative a eventi nei paesi arabi, come "Gelsomino" o "Egitto" sono stati vietati sui motori di ricerca del sito Sina.com, l'equivalente locale di Twitter, e altri siti micro-blogging. "Secondo le leggi esistenti, i risultati della ricerca non possono essere divulgate", dice un messaggio di errore.
Oltre a questa censura delle parole chiave di attualita,la Cina cerca anche di intasare la breccia nella sicurezza della sua "Grande Muraglia digitale" su Internet. Questo sistema di censura ha vietato già 457 milioni di utenti di Internet nel paese all'accesso a siti americani come Facebook e YouTube. Si filtra anche le pagine dei dissenzienti movimenti politici e quelli di contenuto pornografico. Dopo Google, che si è ritirato dalla Cina dopo un incidente l'anno scorso, le autorità cinesi avrebbe utilizzato nel presente un nuovo metodo, preferendo perturbare discretamente un sito piuttosto che bloccarlo. Gli utenti Gmail sono lamentati di non essere in grado di inviare messaggi. "E ' un blocco deciso dal governo ma conciato in modo che il problema sembra provenire di Gmail, lunedì ha accusato il gruppo statunitense.
Il ministero cinese degli Affari Esteri, che aveva già assicurato che la internet cinese era stata "aperta", il Martedì ha descritto l'accusa di Google come "inaccettabile", senza fornire dettagli. Questi disturbi interessano anche altri siti. Gli operatori della rete privata virtuale (VPN)sistema, che permette ragiurare la censura, hanno anche segnalato delle difficoltà di collegamento improvvisi. "Questo sembra essere la reazione cinese agli apelli a manifestare", ha detto uno di loro.


Di Benjamin Ferran, Giornalista di Le Figaro.fr
TESTIMONIO GRAFICO.

-Qualcosa ti perderai se non leggi questo stesso articolo nel contesto dei miei fatti interni: http://espace.canoe.ca/dtgiuseppecianci/blog/view/501952