SPAZIO REALE:DOTT. GIUSEPPE CIANCIMINO/"Video-citofono online"(In Tempo Reale)
BENVENUTI AD UN SITO CON RESIDENZA ONLINE IN ITALIA.IO SONO UN MEDICO PSICHIATRA E QUESTO NON E UNO SPAZIO VIRTUALE MA REALE,CHE VORREI DIVENTI UN VERO "VIDEO-CITOFONO ONLINE"DA DOVE POTRETE ACCEDERE AL MIO POSTO DI LAVORO,ED INTERAGIRE CON ME
(Questo blog sara dedicato alle ripercussioni pubbliche dei libri.Esporro su tutte le conseguenze"post-pubblicazione" in modo attualizato:VIDEO-CITOFONO IN "TEMPO REALE")(Leggi cronologicamente)
1 MAGGIO 2017:VITTORIA SULLO SMARTWATCH,LA NUOVA ERA DOMINA EGEMONICA
-SU BUSSINESS INSIDER:
it.businessinsider.com
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Lo smartwatch è già morto
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Tre anni fa, gli smartwatch dovevano essere il nuovo fenomeno.
Dovevano essere la piattaforma sulla quale sarebbero state costruite le prossime grandi applicazioni e social network.Ci avrebbero dovuto liberare dagli smartphone.Ci si aspettava che passassero dall’essere un sogno per nerd a una realtà di massa.
Noente di tutto ciò si è avverato.
Anzi, è stato l’opposto. Il mercato per la tecnologia da polso si è dimostrato follemente instabile, mietendo vittime molto più velocemente di quanto siano andate a gambe all’aria alcune società in seguito all’introduzione dell’iPhone.
La scorsa settimana Pebble, la startup largamente responsabile per avere alimentato l’interesse per gli smartwatch già nel 2012, si è auto-venduta a Fitbit per quattro soldi. I suoi prodotti futuri sono stati annullati e il supporto per i prodotti attualmente in circolazione finirà presto.
Poi c’è Android Wear, il sistema operativo di Google per gli smartwatch. Google ha dovuto posticipare la prossima versione di Wear al 2017, e diversi partner hanno abbandonato i loro piani di realizzare nuovi smartwatch Android quest’anno. Motorola ha persino detto di aver fermato i suoi piani di produzione di smartwatch per un tempo indefinito.
E ci sono stati segnali di difficoltà in tutto il settore, dall’un tempo trendy Jawbone a giganti come Intel.
Gli smartwatch e gli altri gadget tecnologici indossabili hanno avuto tempo più che sufficiente per dimostrarsi dei prodotti tecnologici validi, ma <strong>le uniche società a conoscere un qualche successo sono state Apple e Fitbit(anche se Fitbit ha avuto le sue difficoltà dal momento che il suo intero business ruota attorno l’instabile mercato della tecnologia da indossare).
È tempo di ammettere che, per quanto l’industria tecnologica sia stata entusiasta qualche anno fa rispetto agli indossabili, i gadget che abbiamo ottenuto o non sono stati all’altezza delle aspettative, o non sono riusciti a stupire abbastanza persone da diventare grandi successi. Nel migliore dei casi sono prodotti di nicchia ottimi per guru del fitness e per geek a cui piace ricevere email direttamente sul polso.
I segnali, tra l’altro, c’erano fin dall’inizio, a volerli (o saperli) cogliere. Mentre Pebble ha avuto un incredibile debutto su Kickstarter, non ha mai venduto abbastanza orologi per arrivare alla diffusione di massa e ha superato il traguardo di 1 milione di pezzi soltanto dopo circa 2 anni. La Apple ha fallito nello spiegare adeguatamente perché avesse creato uno smartwatch e a cosa servisse, per finire – quest’anno – col focalizzarsi piuttosto sulle capacità dell’Apple Watch di monitoraggio dell’attività fisica. Fitbit è stato una montagna russa di successi minori e grandi delusioni.
Recentemente ho parlato con una persone che conosce bene l’attività di Pebble, che mi ha detto come i segnali di problemi reali abbiano iniziato a farsi vedere in questo periodo dello scorso anno, quando la società registrò scarse vendite durante il weekend di vacanza tra il Black Friday e il Cyber Monday, non riuscendo a superare le cifre dell’anno precedente. La società ha immediatamente capito di non poter estendere i propri prodotti a un pubblico mainstream, sebbene gli esperti del settore tecnologico fossero ancora esaltati rispetto agli smartwatch. Le cose non sono mai migliorate.
Alcuni possono aver pensato che questo sia successo perché si trattava della primo scontro di Pebble con l’Apple Watch. La mia lettura è un po’ diversa: la gente non vuole uno smartwatch, vuole un Apple Watch.
Non esiste un mercato per smartwatch. Esistono solo Apple e Fitbit.
REAZIONE:LO SMARTWATCH E' UN INDOSSABILE,E PER TANTO UNA CREAZIONE ISPIRATA AL MIO CONCETTO INTEGRATIVO,MA E' UN INDOSSABILE "EVERSIVO" IN QUANTO VOLEVA CAPOVOLGERE L'EQUAZIONE E SPIAZZARE IL RESTO DELLA TECNOLOGIA DELLE TELECOMUNICAZIONI,COMPRESO LO SMARTPHONE,LE TABLET E LE LAPTOP,METTENDO LA NUOVA ERA AL SERVIZIO DELLO SMARTWATCH. LI E' ANDATA MALE,VEDI PERCHE E COME DI SEGUITO:
PD:EVIDENTEMENTE DA QUESTE PAGINE LA NUOVA ERA GETTA LE NORME SULLE SUE CREAZIONI,NULLA SI VENDE SI CREA O SI FABRICA AL DI FUORI DEI MIEI CONCETTI.
AH......NON HO MAI AVUTO INTENZIONE DI NUOCERE L'INDUSTRIA DELL'OROLOGGIO.SE QUESTA E' STATA TOCCATA E' SEMPLICEMENTE UNA NATURALE CONSEGUENZA DEL PROGREDIRE DELLE TECNOLOGIE DELLE TELECOMUNICAZIONI.
COME
IL TELEFONO PORTABILE(CELLULARE),LO SMARTPHONE(IL MOBILE SINONIMO DI
NUOVA ERA),LA TELEMEDICINA,GLI INDOSSABILI,L'INTERNET SU TUTTE LE
COSE(ANCHE L'AUTOMOBILE),LA REALTA VIRTUALE,LE RETI SOCIALI E I CONCETTI
SCIENTIFICI,SOCIO-CULTURALI E POLITICI ALLA BASE DELLA DIFUSSIONE
GLOBALE DELLA NUOVA ERA,IO SONO STATO L'INVENTORE DELL'INTELLIGENZIA
ARTIFICIALE COSI COME LA CONOSCIAMO OGGI.
TUTTO NASCE VERSO IL
PROMEDIARE DEGLI ANNI '8O.IO VENIVO FACENDO RICERCHE INFORMALI,PERSONALI
SU RINTRACCIAMENTO DI MATERIALE SCIENTIFICO IN PICHIATRIA NELLE DIVERSE
BIBBLIOTECHE DEL MONDO CON I MEZZI CHE ALLORA SI TENEVANO:TELEFONO
FISSO E CABLATO,TELEGRAMMI,POSTA E POCO ALTRO.
LE REFLESSIONI
SUQUESTE RICERCHE LE HO COLLEGATO CON LA FACILITA DI SPOSTAMENTO NEI
TEMPI MODERNI.ALTRI TEMPI DIVERSI AL MEDIOEVO E AI SECOLI ANTERIORI AL
19.LO SCENARIO ERA IL FRONTE CULTURALE EST DELLA GUERRA FREDDA,PADOVA E
VENEZIA.ANCORA ESSISTEVA IL MURO. A QUESTE RICERCHE,RITORNATO IN
MONTEVIDEO SUDAMERICA AGGIUNSE DUE TIPI DI LETTURE:QUELLE SULLE CASE
INTELLIGENTI,LA SOLA INVENZIONE DELLA NUOVA ERA CHE NON HO FATTO IO,CHE
MI PORTO DRITTO ALLA CURIOSITA SULLA ROBOTICA ALLORA IN PANNOLINI,E
DALTRONDE HO AVUTO NELLE MIE MANI UN LIBRO SU NEUROSCIENZE E ROBOTICA
CHE MI E' STATO FORNITO DAL LABORATORIO DI FARMACI ROCHE.LI SI PARLAVA
DELLA CIRCOLAZIONE DELL'INFORMAZIONE SUI CIRCUITI NEURONALI,GLI
ALGORITMI.DEL COLLEGAMENTO DELLA RICERCA DI MATERIALI PICHIATRICI IN
DIVERSE E LONTANISSIMI BIBLIOTECHE DEL MONDO E GLI SOSTAMENTI MODERNI
NAQUE L'IDEA DEL CELLULARE E DELLA TELEMEDICINA,E DEL COLLEGAMENTO DELLA
TELEMEDICINA GLI ALGORITMI E LA ROBOTICA NASCE L'IDEA DI RIPRODURRERE
IL FUNZIONAMENTO CEREBRALE E QUINDI IL CONCETTO DI INTEGRAZIONE
DELL'ESPRESSIONE TECNOLOGICA,A DISTANZA,DEI DIVERSI SENSI DELLA
COMUNICAZIONE UMANA IN UN SOLO INSTRUMENTO COSI COME ACCADE NEL
CERVELLO:ECCO LO SMARTPHONE,ECCO GLI ANTECEDENTI E LA NASCITA
DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE.ANCHE LEI NON CI CREDA.
E QUESTO E'
STATO POSSIBILE PERCHE NON MI SONO FERMATO IN UNA FORMAZIONE ACCADEMICA
CHE SI BASAVA NELLA FRAMMENTAZIONE DELLE CONOSCENZE IN QUELLO CHE SONO
LE SPECIALITA UNIVERSITARIE MA HO DIVERSIFICATO ALLE MIE SPESE LE MIE
CONOSCENZE IN MODO ENCICLOPEDICO CIO CHE MI HA PERMESSO RAGIONARE SUL
COLLEGAMENTO DI DIVERSI DISCIPLINE DELLE CONOSCENZE CHE ALTRIMENTE NON
AVREI FATTO.
PIU SPECIFICAMENTE LA FORMAZIONE PSICHIATRICA ATTUALE
E' TROPPO ANCORATA ALLA PSICOANALISI ALLONTANANDOSI DEGLI ORIGINI
ORGANICISTI DELLA NASCITA DELL PSICHIATRIA.POCO E' QUELLO CHE DI
NEUROSCIENZE OGGI CONOSCIAMO I PSICHIATRI E COSI QUEL LIBRO DI ROCHE
NELLE MIE MANI E' RISULTATO UNA ESPERIENZA RIVELATRICE.
STO IMPARANDO A USARE IL MIO TELEFONINO E HO SOLO FATTO QUALCHE SCATTO DI PROVA.LE CONDIZIONE NON SONO ADEGUATE:E' DI NOTTE,LA LUCE E' ARTIFICIALE E LA STANZA PICCOLA.VADO A DORMIRE E DOMANI PUBBLICHERO QUALCOSA DI MEGLIO.
HO VOLUTO SOLO FARE ATTO DI PRESENZA.
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13 SETTEMBRE 2016:LA MIA GATTINA TOBI SU UN ALBERO DI FICHI ED IO
(HO 7 GATTI,6 GATTINE E UN GATTO.4 GATTINE MI SONO NATI IN CASA,HANNO DUE ANNI,STANNO SEMPRE INSIEME E FANNIìO UNA UNITA CON MANA,.L'ORGOGLIOSA MAMMA.OGNI GATTINA HA UN NOME,QUESTA SI CHIAMA TOBI MA TUTTE 4 RISPONDO ALLA VOCE GENERICA DI PIOJITO,PIDOCCHIELLO IN ITALIANO,QUESTO E' CIO CHE MI SENTITE DIRE SUI 2 FILMATI)
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15 SETTEMBRE 2016:SOS TERRORISMO
-VEDIMI SUL MIO SELFIE
IERI 13 SETTEMBRE 2016,ORA 21:30,CIO'E' 9 E MEZZA.GIA ERA BUIO IN UNA GIORNATA PARTICOLARMENTE INVERNALE POICHE NEI GIORNI SCORSI LA POPOLAZIONE VENIVA AVVERTITA DELL'ARRIVO IN CITTA DI UN URAGANO DI GRANDE PORTATA CON ANNUNCI DI VENTI FORTI DI OLTRE I CENTO KILOMETRI,PIOGGIA INTENSA,FENOMENI ELETTRICI VIOLENTI ED ALTRI FENOMENI CONNESSI COME GRANDINE.ERAVAMO PREPARATI MA INCONSAPEVOLI DI ALTRI RISVOLTI DOPO ACCADUTI.QUESTI URAGANI SONO FREQUENTI IN QUESTA EPOCA DELL'ANNO.MIO PADRE E' MORTO DURANTE UNO NELL'ANNO 2005 PIU O MENO IN QUESTA DATA.
QUEL GIORNO MIO SORELLA ERA ARRIVATA DI IMPROVISO IN URUGUAY PROVENIENTE DALL'ITALIA CON SUO MARITO.LEI NON FA PARTE DI QUESTO NUCLEO FAMILIARE,CIO'E' NON ABITA CON NOI MA QUELLA SERA E PER QUALCHE GIORNO DOPO DOVEVA RESTARE A CASA CON MIA MADRE.SOLO LEI.(MIA MADRE LA HA FATTA ENTRARE)
COME TUTTE LE SERE MIA MADRE GUARDA LA TV MENTRE IO ASCOLTO LA RADIO SUL TERRAZZO DI FUORI.FINITO IL TG NOTTURNO MIA VECCHIA MADRE NOVANTENNE VA A LETTO E IO RIENTRO.QUELLA SERA QUESTA SCENA QUOTIDIANA SI SVOLGEVA CON MIA SORELLA GUARDANDO IL TG INSIEME A MIA MADRE.L'URAGANO AVEVA COMMINCIATO A SOFFIARE NEL TARDO POMERIGGIO E IL VENTO ANCORA NON ERA ARRIVATO AL MASSIMO DELLA FORZA COSA CHE SI ASPETTAVA NEL CORSO DELLA NOTTE E DOVEVA MANTENERSI COSI PER 2 GIORNI.DA TEMERE SONO GLI URAGANI DA QUESTE PARTI.FORSE NON TANTO INTENSI COME NEL NORD(AMERICA) MA VIOLENTI PER QUI MEGLIO METTERSI AI RIPARI CON TEMPO.VERSO LE 9 E MEZZA MIA MADRE MI AVVERTI DI ENTRARE,COSA CHE FECCE ANCHE SUBITO PERCHE IL VENTO DI MOMENTO IN MOMENTO SI INTENSIFICAVA,VOLAVANO OGETTI DA PER TUTTO,LE STRADE RIMASSERO ASSOLUTAMMENTE DESSERTE E I VICINI DI CASA NON METTEVANO NE MENO IL NASO FUORI:INSOMMA DESSERTO ASSOLUTO,L'URLARE DEL VENTO ERA ASSORDANTE,I LAMPI FACEVANO GIORNO IL BUIO E I TUONI CHE SCOPPIAVANO DA PER TUTTO DOMINAVANO IL PANORAMA.TERRORIFICO DA VERO.MESSI DENTRO DUE SEDIE CHE MI ACOMPAGNAVANO,HO CHIUSO PROVISORIAMENTE DUE POSTIGLIONI DELLA FINESTRA,DOPO DA DENTRO DOVEVA RASSICURARLA CON IL LUCHETTO.ANCHE PROVISORIAMENTE HO CHIUSO LA PORTA DI FERRO DI FUORI SOLO SPINGENDOLA PER DOPO ANTRARE A PRENDERE LA CHIAVE E ASSICURARLA. ENTRANDO HO CHIUSO ANCHE LA DOPPIA PORTA DI DENTRO ED ECCO IL DETTAGLIO SALVIFICO PROVIDENZIALE:HO MESSO CANCELLO A QUESTA DOPPIA PORTA DI DENTRO.NON C'E MOTIVO PER FARLO PERCHE CI VUOLE SOLO UN ATTIMO PER ENTRARE PRENDERE LA CHIAVE E TORNARE A CHIUDERE LE DUE PORTE,QUELLA DI FERRO DA FUORI E QUESTA DI DENTRO.MA QUELLA SERA L'ANIMO ERA ALLERTA PER LE CONDIZIONI METEO E INOLTRE MIA MADRE ERA INSISTENTE PER FARE PRESTO AD ENTRARE E ASSICURARSI.QUINDI UNA VOLTA DENTRO,HO PRESO LE CHIAVI E HO INFILATO VERSO LA PORTA PER CHIUDERE QUELLA DI FUORI DI SICUREZZA E DOPO LA FIENSTRA.ED ECCO CHE MENTRE CAMMINAVO VERSO LA PORTA CHIAVE IN MANO VEDO LA FINESTRA DI FUORI,(E' ACCANTO ALLA PORTA),APRIRSI CON DUE MANI CHE LA SPINGEVANO.ERA BUIO E NON HO AVUTO TEMPO DI GUARDARLO IN FACCIA. GRIDAI A MIA MADRE E SORELLA DI CHIEDERE AIUTO PECHE ERA IN ATTO UNA TENTATIVA DI FURTO.IMMAGINAI CHE QUESTO ERA IL MOVENTE.(1)MIA MADRE E MIA SORELLA CHE ALLORA ERANO GIA A LETTO NELLA STANZA ACCANTO,GUARADANDO ALLA FINESTRA DI LORO MENTRE GRIDAVANO HANNO VISTO LA STESSA FIGURA E LE MANI CERCANDO APRIRE ANCHE LA LORO FINESTRA.E GRIDARONO CON FORZA CHIEDENDO SOCCORSO AI VICINI MENTRE IO SONO ANDATO AL TELEFONO PER CHIAMARE LA POLIZIA.C'E' DA DIRE SUBITO CHE DALLE FINESTRE E' IMPOSSIBILE ENTRARE PERCHE SONO RAFFORZATI CON UNA RETE DI FERRO PERO POTEVANO DA QUEL POSTO MAGARI SPARARE.NON SI SA MAI.
RAGGIUNSSI IL TELEFONO FISSO E CHIAMAI LA POLIZIA AL 911.NON RISPONDEVA NESSUNO.PRESI IL TELEFONINO E CHIAMAI 911 ANCHE.NON RISPONDEVA NESSUNO NE MENO.PER UN DECENNA PIU O MENO DI MINUTI CHIAMAI POLIZIA MENTRE MIA MADRE E MIA SORELLA A QUI CHIESI DI SPEGNERE LA LUCI URLAVANO TANTO DRAMMATICAMENTE COME INUTILMENTE PERCHE IL VENTO E I TUONI ASSORDIVANO I SUOI GRIDI.E DI FATTO NESSUN VICINO SI FECE MAI VIVO. EVIDENTEMENTE L'ASSALITORE O GLI ASSALTANTI, NON SAPPIAMO QUANTI ERANO,SE NE SONO ANDATI PERCHE 15 MINUTI DOPO QUANDO ARRIVO LA POLIZIA NON HANNO VISTO A NESSUNO.COMUNQUE TRANNE IL FATTO CHE FORSE RISULTO DISSUASIVA LA CHIAMATA INSIEME ALLE URLA,SAREBBE STATO INUTILE IL SUO INTERVENTO PERCHE IL TELEFONO RIMASSI OCCUPATO SENZA RISONDERE PER OLTRE 5 MINUTI,SUFFICENTI PER GLI ATTACANTI PER PORTARE AVANTI I SUOI SCOPI.
QUANDO E' ARRIVATA LA POLIZIA HO POTUTO RICOSTRUIRE COSA ERA SUCCESSO:IN FATTI LA PORTA CANCELLO DI FERRO DI FUORI CHE IO AVEVA CHIUSO PROVISORIAMENTE SOLO SPINGENDOLA ERA APERTA.EVIDENTEMENTE LA PERSONA CHE LA APRI SI MUOVEVA DIETRO I MIEI PASSI ASPETTANDOSI DI ENTRARE A CASA SUBITISSIMO DOPO DI ME,COSA CHE LI E' STATO IMPOSSIBILE PERCHE SI TROVO CON LA PORTA DI DENTRO CHIUSA DOPO CHE,RIPETO PROVIDENZIALMENTE E CONTRO OGNI LOGICA IO AVEVA CHIUSO CON CANCELLO.FALLITA QUESTA MOSSA E' ANDATO AD APRIRE LA FINESTRA PER INTRODURSI IN CASA DA LI MA SI TROVO CON LA RETE DI FERRO CHE EVIDENTEMENTE O NON SAPEVA DELLA SUA ESSISTENZA O AVEVA ALTRI INTENZIONI. E' ANDATO DOPO VERSO LA FINESTRA DI MIA MADRE,O FORSE ERA UNA SECONDA PERSONA.DOVUTO ALL'INTENSO URLARE DI MIA MADRE E MIA SORELLA ED IO HA(HANNO?)DECISO ANDARSENE?
LA POLIZIA PRESI I MIE DATI E SCAPPO DI CORSA,DIETRO GLI ASSALTANTI IMMAGINO, MA DEVO CONCLUDERE CHE NON HANNO TROVATO NIENTE PERCHE NON SI HA FATTO PIU VIVA.
LA PAURA E' STATA GRANDE E HA DURATO PER TUTTA QUELLA NOTTE CON L'URAGANO CHE SI FECE PARTICOLARMENTE VIOLENTO.CI SONO STATE LE INNONDAZIONI E ALLAGAMENTI CON DELLE PERSONE DA RISCATTARE.
RINGRAZIO TUTTE LE MANIFESTAZIONI DI GRANDE SOLIDARIETA ARRIVATI DA VARIE PARTI DEL MONDO IN ASCOLTO DI QUESTO RICHIAMO.
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PD:PER FINIRE C'E' DA DIRE CHE NON SAPPIAMO LO SCOPO DI QUESTA AZIONE MA EVIDENTEMENTE SIGNIFICA UN SALTO QUALITATIVO.LE HANNO PROVATO TUTTE:CI HANNO RUBATO UNA MACHINA(FIAT 1,SE NON ZERO KILOMETRO QUASI NOVA),CI HANNO RUBATO BOMBOLE DI GAS,CI OSTEGGIANO IN TUTI I MODI CHE AVETE LETTO IN QUESTE PAGINE,ECC MA ENTRARE IN UNA CASA,INOLTRE CON GLI ABITANTI DENTRO, E' QUALCOSA DI PARTICOLARMENTE GRAVE POICHE IL DOMICILIO E' UN POSTO SACRO INVIOLABILE SECONDO RECITA LA LEGGE E LE PENE SONO SEVERISSIMI.COSA CHE NON SFUGGE AGLI ASSALITORI E PER TANTO I "COPAMENTI" SPESSO FINISCONO CON ESSITI FATALI.
6 OTTOBRE 2016:ATTUALIZAZIONE
LA POLIZIA NON E' TORNATA A DARCI NOTIZIA.ALTRE PAURE UGUALI NON CI SONO STATI.SOLO LE SOLITE MINACCIE PER PARTE DI RAGAZZOTTO CON ARIA DI "MATTONE" CON FRANCO RIFERIMENTO INSULTANTE ALLA NOSTRA CONDIZIONE DI STRANIERI:"TANO",GRINGO",ECC VEDRAI COSA TI FACCIAMO".IMPOSSIBILE ACCERTARE SE QUESTE AZIONI SONO COLLEGATI ALLA TENTATIVA DI COPAMIENTO
MIA SORELLA GIA SE NE E' RITORNATA IN ITALIA.LA SUA CORTA PERMANENZA FRA
DI NOI E' STATA MOLTO SOFFERTA E HO DOVUTO DENUNCIARLA AL 911 DELLA
POLIZIA DUE VOLTE PER VIOLENZA DOMESTICA.NON E' LA PRIMA VOLTA CHE
ACCADE.HA ANTECEDENTI PER SIMULAZIONE DI DELITTO,PRIVAZIONE DI LIBERTA E
VIOLENZA DOMESTICA ANCHE. E IL MIO AVVOCATO E' STATO ALLERTATO E HO
AGITO IN OGNI MOMENTO CON IL SUO PATROCINIO VERSO ME E MIA MADRE.IL SUO
MARITO,UN RAGAZZOTTO DEL QUARTIERE CHE NON HA RISIEDUTO CON NOI SE NE
ERA TORNATO IN ITALIA PRIMA,10 GIORNI DOPO ESSERE ARRIVATO CON MIA
SORELANCHE LUI HA ANTECENDENTI PENALI PER VIOLENZA DOMESTICA TANTO IN
URUGUAY COME IN ITALIA.ENTRAMBI SONO URUGUAIANI.ADESSO SIAMO IN
LITIGGIO LEGALE.IO E I MIEI NON ABBIAMO PIU CONTATTI CON LORO.NON LI HO
AVUTO PRIMA E NON LI AVRO IN AVANTI,ABBIAMO SEMPRE AVUTO VITE SEPARATI E
MALGRADO QUESTO MAL MOMENTO COSI CONTINUEREMO NEL FUTURO..
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1 GENNAIO 2017:SOS TERRORISMO,SECONDA PARTE
IERI 31 DI DICEMBRE DI 2016,ULTIMO GIORNO DELL'ANNO,MIA MADRE ED IO ABBIAMO SUBITO LA SECONDA PARTE DELL'AZIONE TERRORISTICA INIZIATA NELL'ATTACO DI SOPRA:INFATTI ALLE 4:45 AM SONO ANDATO A LETTO DOPO UNA NOTTE PARTICOLARMENTE SOFFOCANTE PER IL CALDO DI STATE CHE DIVAMPA QUESTE PARTI DEL MONDO,MONTEVIDEO-URUGUAY CONO SUD DI AMERICA.ERA STATA UNA NOTTE ANCHE AFFATICANTE DI LAVORO ONLINE.LO SCENARIO E' LO STESSO DI SOPRA A CASA MIA,LA PORTA LA STESSA E MI SONO MOSSO A CHIUDERLA PRIMA DI DORMIRE. COME ERA GIA QUASI SPUNTATO IL GIORNO E 'C'ERA LUCE LA PORTA DI FERRO DI FUORI LA HO LASCIATO SENZA CHIAVE E CHIUSO SOLO QUELLA DI DENTRO.SONO ANDATO A LETTO E MI MADRE MI HA SVEGLIATO ALLE 9 AM DICENDO CHE PERCHE DORMIVO CON LE PORTE APERTE,NATURALMENTE SI RIFERIVA ALLE PORTE DI STRADA QUELLA DI FERRO E QUELA DI DENTRO.SUBITO HO CAPITO CHE QUALCOSA AVEVA SUCCESO E INFATTI MIA MADRE COSTATO CHE LA BOMBOLA DI GAS DELLA CUCINA ERA STATA PORTATA VIA,L'AVEVANO RUBATO.IN SOSTANZA SIGNIFICA CHE "I LADRI" AVEVANO APERTO LA PORTA DI DENTRO CON CHIAVI APROPIATE,QUELLA PORTA E QUELLE CHIAVI CHE NELL'AZIONE ANTERIORE SOPRA RIPORTATA CI AVEVANO SALVATO.QUESTA VOLTA SALVAZIONE NON CI FU:MIA MADRE ED IO DORMIVAMO QUANDO "I LADRI" ERANO DENTRO CASA NOSTRA DOVE SI MOBILITVANO A PIACERE INDISTURBATI E SENZA TESTIOMONI,E HANNO PORTATO VIA LA BOMBOLA A GAS.LA SOLA DIFFERENZA CON L'AZIONE ANTERIORE ERA CHE ADESSO NON C'ERA MIA SORELLA CHE E' ATTUALMENTE IN ITALIA.PERO VEDIAMO DUE DETTAGLI:IL MOBILE DELL'AZIONE NON ERA IL FURTO DI UNA INSIGNIFICANTE BOMBOLA A GAS MA DIMOSTRARE CHE "I LADRI" NON SI POSSONO FERMARE E SIAMO ASSOLUTAMENTE INDIFESI DI FRONTE AL LORO AZIONARE.POTEVANO FARCI DI PIU,RUBARE COSE DI VALORE O PURE TOGLIERCI LA VITA POICHE MIA MADRE ED IO DORMIVAMO.QUINDI IL MOBILE NON ERA IL FURTO MA "TERRORIZARCI",IMMOBILIZARCI,ZITTERCI.UN SOLO DETTAGLIO NON SI ADEGUA:AL POSTO DELLA BOMBOLA A GAS C'ERA UN CUCCHIAIO GRANDE BUTTATO PER TERRA,QUEL CUCCHIAIO ERA APPESO SOPRA LA BOMBOLA E HA CADUTO AL MOMENTO DI ALZARLA PER PORTARLA VIA E HA FATTO UN GRAN FRASTUONO.E FORSE PER QUESTO SONO DOVUTI ANDARE VIA PRIMA DI FINIRE LA LORO AZIONE MA NONSENZA ACCENDERE LA LUCE DI STRADA DI CASA MIA.INSOMMA QUESTA VOLTA QUELLA CHIAVI E QUELLA PORTA NON CI HANNO SERVITO A NIENTE,HANNO DIMOSTRATO CHE SIAMO NELLE SUE MANI SENZA DIFESA:DENUNCIA POLIZIALE E' STATA FATTA......DOPO CHE IL TELEFONO CHE NON FUNZIONAVA CI LO PERMESSI,SOS TERRORISMO.
ORA IL SOLITO ORMAI MUSICALISSIMO ILLUSTRATIVO:
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13 FEBBRAIO 2017:SOS TERRORISMO,TENTATIVO DI OCCUPARE LA MIA CASA
E' LA TERZA VOLTA CHE SUCCEDE,OGGI LUNEDI,ALLE 03:45 SCONOSCIUTI PORTANDO PASSAMONTAGNE HANNO TENTATO DI ENTRARE E OCCUPARE LA MIA CASA PER LA TERZA VOLTA.A QUELLA ORA DELLA NOTTATA PROFONDA INIZIAVA UNA DEI SOLITI URAGANI DA QUESTE PARTE,IL VENTO SOFFIAVA FORTE,PIOVEVA E LE STRADE ERANO DESERTE,MENTRE ERO DISTRATTO CON LA MIA COMPUTER SENTO MIA MADRE CHE DORMIVA NELLA SUA STANZA GRIDARE VADO DI CORSA E LA VEDO DANDO VOCI A QUALCUNO FUORI NEL BUIO CON LA FINESTRA APERTA,DICEVA CHE AVEVA VOLUTO ENTRARE E CHIEDEVA AIUTO AI VICINI.NON LI HO CREDUTO,HO CHIUSO LA FINESTRA E LA HO PORTATA A LETTO.TORNANDO NELLA MIA STANZA SUL MIO COMPUTER VEDO SI UN UOMO ALTO CHE INDOSSAVA UN PASSAMONTAGNA CERCANDO APRIRE LA MIA FINESTRA.DI CORSA HO CHIAMATO LA POLIZIA,SPENTO LE LUCI E CHIUDERE TUTTO.QUANDO E' ARRIVATA ERANO SCAPPATI.IL TERRORE ANCHE SE PER PICCOLO PERIODO DI TEMPO E' STATO GRANDE.
D TECNO
25 app per organizzarsi la vita (e divertirsi)
di E. GRIPPA, R. STAGLIANò
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REAZIONE:CI
SONO ARGOMENTI RIGUARDANTI ALLA NUOVA ERA CHE IO NON ACENNO MAI PERCHE
NON VORREI CONVERTIRE QUESTE PUBBLICAZIONI IN UNA PALESTRA
PROPAGANDISTICA DI QUESTA O QUELLA AZIENDA,DI QUESTO O QUEL PRODOTTO
ONLINE,UNO E’ QUELLO DELLE APP.PERO ORA VORREI DIRE PER PRIMO CHE LA
PRIMA APP ESSISTENTE E’ STATA CREATA DA ME,ED E’ QUELLA DELLA CREAZIONE
DELLA TELEMEDICINA CHE DOPO HA DATO ISPIRAZIONE AL PRIMO SMARTPHONE E
IL VIA ALLA NUOVA ERA,QUELLA DEL MOBILE.QUESTO L’HO FATTO E CONTINUO A
RENDERLO PUBBLICO SENZA FINE DI LUCRO.E SUBITO VORREI AGGIUNERE CHE LE
APP SONO UNO SFRUTTAMENTO INDOVUTO DELLA NUOVA ERA.LE APP DEVONO ESSERE
FORINITE GRATUITAMENTE,AD ESSEMPIO PER I MOTORI DI RICERCA.PER SAPERNE
DI PIU LEGGE IL MIO LIBRO CUA:
Microsoft taglia 2.850 posti di lavoro, a causa del flop smartphone
– ITespresso.it
Autore: ITespresso
Nel mercato smartphone Windows è
crollato sotto l’1%, contro l’84% d Android e il 15% di Apple iOS. Nuovi
tagli occupazionali nel business telefonia di Microsoft
Lo stop nel business dei telefonini, in attesa dell’ipotetico Surface
Phone e del lancio domani di Windows 10 Anniversary Update, presenta a Microsoft un conto salato in termini occupazionali: il cancellamento di 2.850 posti di lavoro. Il pesaante taglio va ad aggiungersi ai 1.850 licenziamenti annunciati a maggio, nella divisione smartphone e vendite. Nel 2017 la ristrutturazione comprenderà 4.700 esuberi in totale.
In attesa del Surface Phone, Microsoft taglia posti nella telefonia
Windows 10 Mobile non ha conquistato i consumatori, non ha fatto
progressi nelle quote di mercato (anzi, al contrario) e Microsoft ha
annunciato il write off dell’acquisizione da 7,1 miliardi di Nokia Lumia
nel 2014. Nel mercato smartphone Windows è crollato sotto l’1%, contro l’84% d Android e il 15% di Apple iOS. Il raddoppio dei tagli del piano lavoro del Ceo Satya Nadella ha radici in queste cifre, purtroppo.
Mentre Apple festeggia il suo primo miliardo di iPhone venduti,
Microsoft cerca di dimenticare la sfortunata acquisizione di Nokia,
concentrandosi sul cloud.
Nella telefonia, aspettando il Surface Phone, Microsoft ha cambiato
strategia: si è focalizzata sulle apps, a partire da Pix, la nuova
applicazione fotografica sviluppata da Redmond per migliorare con
l’intelligenza artificiale (AI) le foto scattate con iPhone. Josh
Weisberg, ricercatore Microsoft nella divisione fotografia, ha spiegato:
“Scatta foto continuamente mentre l’app è in funzione e usando un
algoritmo che sceglie il miglior scatto tra dieci immagini. Scegliendo
da una molteplicità di scatti è possibile catturare quando una persona
passa da un sorriso a una smorfia, offrendo la miglior immagine o il
paio di migliori immagini qualora siano significativamente diverse“. E conclude: “Il miglior modo per avere un’ottima foto è semplicemente scattarne più di una; se non lo fai perderai il momento giusto“.
Proprio direcente, si è scoperto come sarebbe stato il Nokia McLaren,
atteso dai fan con il nome di Lumia 1030: non vide mai la luce, ma
sarebbe stato il successore, forse innovativo e decisivo, del Lumia
1020. Lo smartphone con fotocamera da 41 Megapixel, uscì nel momento
sbagliato, dotato di chip obsoleto ed equipaggiato con un sistema
operativo acerbo. Invece, il Lumia 2030 avrebbe potuto cambiare le sorti
di Windows nel Mobile: con sensore da 20 Megapixel, una CPU in linea
con gli standard dei tempi e un sistema di tracciamento 3D delle dita,
in grado di percepire la presenza e la posizione delle dita prima del
loro contatto con il touchscreen, Nokia McLaren venne invece eliminato
dprima della messa in commercio.
Nuovi tagli in casa Microsoft: 2.850 licenziamenti nella divisione telefonia
Il colosso non specifica le aree geografiche che
saranno interessate dai nuovi tagli ma precisa che questi sono in
aggiunta agli oltre 9 mila posti già ridotti negli ultimi 12 mesi,
principalmente nel settore della telefonia mobile che non sta dando i
risultati sperati
29 luglio 2016
MILANO – Microsoft riduce ancora la sua forza lavoro: la compagnia ha
annunciato che taglierà altri 2.850 posti, circa il 2,5% dei suoi
dipendenti, principalmente nelle unità hardware e vendite relative agli
smartphone. Il colosso non specifica le aree geografiche che saranno
interessate dai nuovi tagli ma precisa che questi sono in aggiunta agli
oltre 9 mila posti già ridotti negli ultimi 12 mesi, principalmente nel
settore della telefonia mobile. A inizio mese i conti di Microsoft hanno
messo in luce un calo del fatturato del 9% nell’ultimo anno, ma con un
aumento del 38% per l’utile netto proprio grazie alla dismissione di
operazioni non più redditizie come quello della telefonia.
Solo qualche settimana fa l’azienda guidata da Satya Nadella aveva
confermato il taglio di 1.350 posti di lavoro nel segmento della
telefonia mobile in Finlandia, dove il gigante di Redmond due anni fa
aveva rilevato Nokia. In seguito all’acquisizione della compagnia
finlandese – per circa 7,2 miliardi di dollari – sono confluiti in
Microsoft circa 25 mila lavoratori. Lo scorso anno la società fondata da
Bill Gates aveva già tagliato 7.800 posti su un totale di circa 110
mila dipendenti e a maggio di quest’anno aveva annunciato altri 1.850
esuberi. Con i nuovi tagli praticamente spazza via buona parte del
business ereditato da Nokia.
La mossa è legata alle difficoltà del settore della telefonia mobile di Microsoft con le vendite che non sono mai riuscite
a decollare veramente. Del resto la strategia di Nadella più che sulla
spinta ai telefoni Windows si è concentrata su una maggiore
distribuzione e diffusione della tecnologia e dei software Microsoft
sulle piattaforme oggi egemoni, Android in testa e poi iOS di Apple.
REAZIONE:NADELLA NON DECOLLA E MICROSOFT NON RIESCE A CONVERTIRSI
IN UN MARCHIO NUOVA ERA:INFATTI, IL BUSSINESS DEGLI SMARTPHONES E’ IN
NETO CALO.
INOLTRE GOOGLE CONTINUA AD ESSERE L’AVANGUARDIA E ANDROID,IL PRIMO
SISTEMA OPERTIVO DEL MOBILE DA ME CONCEPITO,IL PIU USATO AL MONDO.
ANCORA,COME DA ME CHIESTO NOKIA LUMIA NON HA CAMMINATO, E…NON HA
LASCIATO “DISCENDENZA” CONTRARIAMENTE A COME SUCCESO CON IL MARCHIO
NOKIA CHE DIVENTO ALLA SUA SCOMPARSA NOKIA LUMIA APPUNTO:MICROSOFT HA
IMPARATO LA LEZIONE.
26 MAGGIO 2016:IN MATERIA DI TELECOMUNICAZIONI LA NUOVA ERA DETTA LA LINEA E LA FORTUNA DEI BIG
-VEDIAMO DUE NOTE SU LA STAMPA:
1-LUMIA BOICOTTEATO
-SU LA STAMPA,tecnologia:
Microsoft, vendite in calo per i Lumia ma crescono i Surface
Il papà di Windows perde terreno nel mercato degli smartphone. Giù le entrate, ma crescono tablet e portatili
AP
22/04/2016
Tracollo per gli smartphone Lumia, ma risultato positivo sulle vendite dei tablet e pc portatili Surface .
Per i primi, risultati in calo del 73% rispetto all’anno scorso: 2,3
milioni di cellulari venduti, a fronte degli 8,3 dell’annata precedente.
Tablet e pc portatili sono invece in crescita con 1,1 miliardi di
entrate dalle vendite, un aumento del 61% rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso. Il futuro di Microsoft, potrebbe essere proprio
l’universo Surface: un mix tra laptop e tablet, con pennino e tastiera,
che piace al mercato, tanto da indurre la rivale Apple a seguire
l’azienda di Redmond con la linea di ibridi Ipad Pro.
A parlare sono i dati pubblicati nel Q3 report di Microsoft (del
terzo trimestre dell’anno finanziario 2016) in cui sono pubblicate le
entrate e i pagamenti dei dividendi agli investitori del colosso di
Redmond. Il documento certifica il declino dell’azienda nel mercato degli smartphone, con un calo del 46% rispetto all’anno scorso.
Insomma, nonostante il successo della linea Surface e dei servizi
online e di cloud computing, le entrate e gli utili di questo trimestre
(20,5 e 3,8 miliardi di dollari rispetto i 4,98 miliardi di utili e 21,7
miliardi di entrate dello stesso periodo del 2015) parlano chiaro:
Microsoft perde terreno, e questo a Wall Street non piacerà.
-LUMIA BOICOTTEATO:HO CHIESTO IL BOICOT PER NOKIA LUMIA E IL MERCATO,L’UTENTE,HA SEGUITO LE MIE RACCOMANDAZIONI.GRAZIE A TUTTI
-TABLET,PC PORTATILI E SURFACE(UN MIX FRA LAPTOP E
TABLET):TUTTI SONO UNA MIA CREAZIONE,UNA CREAZIONE DERIVATA DEL MIO
CONCETTO DI INTEGRAZIONE DI VARIE TECNOLOGIE DELLE TELECOMUNICAAZIONI IN
UN SOLO SUPPORTO,PERSONALE MOBILE E SENZA FILI……….
-Ipad Pro:IDEM
-MICROSOFT E I SUOI SMARTPHONE PERDE TERRENO:E’ LA
NUOVA ERA A FARE IL SUCCESSO O IL FALLIMENTO DELLE AZIENDE DELLE
TELECOMUNICAZIONI TUTTE,E NON SOLO PER LA PARTE SCIENTIFICO-CREATIVA
INSPIRATA AL MIO CONCETTO AL DI FUORI DI QUI NULLA SI CREA,SI FABRICA O
SI VENDE,MA NACHE PER LE MIE OPINIONI E RACCOMANDAZIONI RELIGIOSAMENTE
SEGUITE DALL’UTENTE E IL MERCATO CIO CHE CONFIRMA CHE LE MIE
PUBBLICAZIONI SONO LE PIU INFLUENTE AL MONDO IN MATERIA DI
TELECOMUNICAZIONI…E NON SOLO.
INOLTRE STIAMO ASSISTENDO AL DECLINO DI UN PERIODO
STORICO DELLA NUOVA ERA AL DI LA DEL DECLINO DI MICROSOFT.POTEVA
SALVARLA L’INGRESSO NEL MOBILE PERO E’ STATO TIEPIDO E TIMORATO,HA
SBAGLIATO SU LUMIA E SULLA SCELTA DI NADELLA A GUIDA DI MICROSOFT,LA
NUOVA ERA VOLEVA LA FORD NEL PACHETTO AZIONARIO MAGGIORITARIO,IL
PROTAGONISTA DELL’ALTRA ERA DEL MOBILE,QUELLA DELL’AUTOMOBILE APPUNTO,MA
BILL GATES NO LO HA PERMESSO.VEDI PIU NELLA PROSSIMA NOTA.
–
2-SMARTPHONE MICROSOFT E NADELLA IN DECLINO
-SU LA STAMPA,tecnologia:
Microsoft annuncia 1850 esuberi nel settore della telefonia mobile: è l’addio agli smartphone?
Previsti 1350 licenziamenti solo in
Finlandia, ex dipendenti Nokia. Redmond non conferma l’uscita dal
mercato mobile, ma risulta difficile giustificare altri investimenti a
fronte di una quota di mercato sotto l’uno per cento
AP
25/05/2016
bruno ruffilli
Lo scorsa settimana i telefonini, oggi gli smartphone. Microsoft
prosegue con la strategia per rendere più efficienti le attività legate
alla telefonia mobile. Da Redmond è appena arrivato l’annuncio del
taglio di 1.850 posti di lavoro, di cui 1.350 in Finlandia, dove il
gigante di Redmond due anni fa aveva acquistato la Nokia per circa 7,2
miliardi di dollari. Gli oneri straordinari dell’operazione ammontano a
950 milioni di dollari, che saranno contabilizzati nel trimestre in
corso per la divisione More Personal Computing.
Microsoft l’estate scorsa aveva riportato oneri per 7,6 miliardi di
dollari legati agli asset mobile e aveva lasciato a casa 7.800 persone
delle divisioni che se ne occupano su un totale di 110 mila dipendenti.
In una e-mail ai dipendenti, Terry Myerson, vicedirettore generale
Windows and Devices Group, ha sottolineato che la società non sta
abbandonando le attività legate alla telefonia mobile, che produce tre
telefoni della linea Lumia, ma «sta riducendo, non sta uscendo dal
mercato» e «continuerà a sviluppare nuovi e grandi dispositivi».
Come ogni smentita non richiesta, anche questa però suona assai
simile a una conferma: la decisione dei tagli è legata alle difficoltà
del settore della telefonia mobile di Microsoft con le vendite che non
sono mai riuscite a decollare veramente. In una mail ai dipendenti
l’azienda parla di una decisione «incredibilmente difficile» e della
necessità di essere più concentrati sullo sviluppo della componente
hardware. Ma proprio ieri, Gartner stimava che la quota di mercato di
Windows Phone è scesa nell’ultimo trimestre al di sotto dell’uno per
cento, una percentuale evidentemente troppo bassa per giustificare
ulteriori investimenti.
Microsoft è arrivata tardi sul mercato, e non è mai veramente
riuscita a rendere competitivi i dispositivi che adottavano il suo
sistema operativo. Prodotti prima quasi solo da Nokia, poi anche
(sporadicamente) da altri marchi, hanno pagato lo scotto di un’offerta
di app non all’altezza dei concorrenti iPhone e Android e di scelte di
marketing a volte discutibili. Con l’acquisizione di Nokia, Microsoft ha
cercato di riproporre l’integrazione verticale di software e hardware
che ha fatto il successo di Apple, ma l’annuncio di oggi sembra la
conferma di una svolta iniziata con l’avvento di Satya Nadella, che dal
febbraio 2014 ha preso il comando dell’azienda sostituendo Steve
Ballmer. Il nuovo Ceo ha subito puntato sul cloud e sul mobile e sta
cercando di dare a Microsoft l’impronta di un’azienda di servizi che
funzionano indipendentemente dai dispositivi e dalle piattaforme dove
sono utilizzati. Anche per questo di recente si è impegnata in una
battaglia legale contro il Governo Usa in nome della privacy.
Alcuni diritti riservati.
http:lastampa.it/2016/05/25/tecnologia/news/microsoft-annuncia-esuberi-nel-settore-della-telefonia-mobile-laddio-agli-smartphone-D59j9i5KQshvHkCkIyRocK/pagina.html
REAZIONE:BHE HO DETTO QUASI TUTTO SOPRA.IN FONDO MICROSOFT,CHE NON
SOLO E’ ARRIVATO TARDI SULLA TELEFONIA MOBILE MA ANCHE SBAGLIATO LE
SCELTE AZIENDALI GIA SEGNALATI,NON E’ MAI STATA UNA AZIENDA NUOVA ERA MA
SOLO DI SOFTWARE,IL SUO WINDOWS E’ INSTALLATO NEL 95 PER CENTO DEI
COMPUTER MONDIALI(NON E’ POCO).L’ANDROID E’ STATO IL PRIMO SISTEMA
OPERATIVO PER TELEFONIA MOBILE CREATO DA GOOGLE CHE HA SEGUITO LA MIA
PREDICA E APPLICATO I MIEI CONCETTI INTEGRATIVI PER IL MOBILE,APPLE LO
STESSO,E MICROSOFT HA CERCATO DI ENTRARE ANCHE NELLA NUOVA ERA,PRIMO CON
IL WINDOWS MOBILE E POI CON NOKIA LUMIA PERO NON CI E’ RIUSCITO,HA
SBAGLIATO SCELTE FONDAMENTALI PER L’ESSENZA DELLA ERA DEL MOBILE,QUELLE
GIA SEGNALATI ALTRE COME QUELLA DI NON SBARAZZARSI PRIMA E COMPLETAMENTE
DEL MERCATO DEL PC FISSO E CABLATO,E IL MERCATO LO HA PENALIZZATO,LO HA
BOICOTTEATO.
PECCATO,BILL NON PASSERA ALLA STORIA COME IL BELL DELLE COMUNCAZIONI A DISTANZA.
MA NON SARA SOLO BILL GATES HA SUBIRE DECLINO,STIAMO ASSITENDO AGLI
ULTIMI ATTI DI UN PERIODO DELLA NUOVA ERA,JOBS GIA NON
ESSISTE,MICROSOFT,BILL E NADELLA SONO IN DECLINO E PROSSIMAMENTE
USCIRANNO DI SCENA ANCHE ALTRI PROTAGONISTI POLITICI CHE DELLA NUOVA ERA
HANNO FATTO USO COME OBAMA E RENZI.
-APPENDICE:UN “DIPENDENTE” “DEUS EX-MACHINA”,SMASCHERANDO BUGGIE
-SU LA STAMPA,economia:
Tablet e iPhone, il confronto perdente con Apple
Un paradosso: il gruppo di Gates ha avuto per primo le idee vincenti però non ci ha creduto
Da sinistra Steve Jobs, scomparso nel 2011, con Bill Gates
25/08/2013
bruno ruffilli
«Diventerà il computer più diffuso nel mondo», disse Bill Gates
presentando il tablet Pc nel 2001. Ma non immaginava che a far diventare
realtà la sua profezia sarebbe stata Apple, allora appena sfuggita alla
bancarotta. Di più: fu proprio da un dipendente Microsoft che Steve
Jobs ebbe l’idea dell’iPad («Sbagliano tutto, noi lo faremo meglio»,
disse il guru della Mela con la consueta modestia). Dai primi prototipi
però non nacque un tablet, ma uno smartphone, l’iPhone. Il concetto era
lo stesso, solo in un formato ridotto. Così, per una bizzarra ironia, fu
Gates ad aprire la strada a due dei successi più grandi di Apple.
Non basta avere buone idee, bisogna saper scegliere il momento e il
modo giusto per lanciarle. Certo, l’ottobre 2001 con le Torri Gemelle
ancora in fumo, non pareva indicato per lanciare un riproduttore di
musica portatile: e invece l’iPod ha venduto nelle sue varie
incarnazioni oltre 400 milioni di esemplari. È diventato un’icona
culturale perché lega tecnologia e sentimento, una piccola cassaforte da
tenere in tasca per musica, foto, video. Senza, Apple sarebbe ancora un
produttore di computer di nicchia, oggi è un marchio globale di
intrattenimento digitale, con il più grande negozio di musica del
Pianeta, gli ecosistemi di app che ruotano intorno all’iPhone e
all’iPad, i prodotti in arrivo come l’orologio e la televisione che
probabilmente cambieranno ancora le regole del mercato.
Bill Gates non seppe intuire il successo dell’iPod, e la risposta fu
tardiva e debole, con lo Zune, un lettore Mp3 venduto solo negli Usa. Un
flop: eppure quelle scritte grandi e quell’interfaccia minimalista sono
le stesse di Windows 8, il più recente sistema operativo di Redmond,
che gira su computer, tablet e smartphone. Anche qui, non proprio un
successo: i tablet Microsoft non si vendono, i prezzi calano
costantemente, e l’alleato di ferro Nokia confessa di avere un “piano
alternativo” a Windows Phone. La quota di mercato negli smartphone
rimane bassa, anche se in un anno è passata dall’1,5 a quasi il 4 per
cento.
Il computer non è più lo scatolone grigio di vent’anni fa e nemmeno
il goffo portatile degli Anni Zero, ma Microsoft non ha saputo cogliere
questo passaggio cruciale della tecnologia, e da lì è iniziata la sua
parabola discendente. Accelerata anche da qualche passo falso, come
Vista, uscito nel 2007 con grandi ambizioni: era lento, farraginoso,
pieno di difetti, così al nuovo sistema gli utenti preferirono il
vecchio Xp, e Microsoft fu costretta a rimetterlo in vendita.
Sono arrivate delusioni anche dai servizi: se il motore di ricerca
Bing cresce, la mail Outlook.com questa settimana ha funzionato a
intermittenza per tre giorni, mentre Skype, acquistata nel 2011, cede
lentamente terreno ai concorrenti. È andata meglio con i videogiochi,
dove nell’era Ballmer la Xbox ha scardinato il monopolio della
Playstation e l’ha pure superata (negli Usa). Ma nella prossima stagione
natalizia la Xbox One dovrà combattere contro la PS4, e Don Mattrick,
che ha inventato la nuova console Microsoft, ha appena lasciato
l’azienda.
Twitter@BrunoRuffilli
http:lastampa.it/2013/08/25/economia/tablet-e-iphone-il-confronto-perdente-con-apple-m6Df4TF0IO1HBpl9MjMBLI/pagina.html
REAZIONE:
-“il gruppo di Gates ha avuto per primo le idee vincenti però non ci
ha creduto”:SI E’ VERO E QUESTE IDEE VINCENTI LI SONO STATE PORTATE DA
ME IN UN CONCORSO DI MICROSOFT NEGLI ANNI ‘9O MA L’AZIENDA NON LI HA
PRESO NE MENO IN CONSIDERAZIONE.LI HO PUBBLICATO E GOOGLE E APPLE SI LE
HANNO ADOTTATE E I RISULTATI SONO ALLA VISTA,UNA NUOVA ERA DELLE
TELECOMUNICAZIONI.NON PIU QUELLA DEGLI AGEGGI(WINDOWS)ISTALLATI IN UN PC
FISSO E CABLATO PER L’USO ELLITTISTA DI RAGAZZOTTI PERBENISTI CHE NE
FACEVANO UN SETTARIO DISTINTIVO SOCIO-CULTURALE,MA UN TELFONO MOBILE CON
ALTRI MEZZI DI COMUNICAZIONE A DISTANZA INTEGRATI PER USO DELL’UTENTE
DELLE ETEROGENEE MASSE MODERNE CHE SI SPOSTANO DINAMICAMENTE IN UN MODO
SEMPRE PIU INTERCONNESSO,INTERATTIVO E GLOBALIZZATO.
-UN “DEUS EX-MACHINA” “DIPENDENTE”?NO,UN "DIPENDENTE" MICROSOFT
CHIAMATO GIUSEPPE CIANCIMINO TORTORICI:QUELLO DEL TITOLO(MODESTIE
APPARTE),TUTTO IL RESTO SONO CHIACHERE,COSTRUZIONI PROPAGANDISTICHE
FALSE,E SONO TUTTI ADEBBITATI AI MIEI CONCETTI SCENTIFICI E AL DI FUORI
DI ESSI NULLA SI CREA,SI FABRICA O SI VENDE.
VEDI QUA: http://cianciminotortoici.blogspot.com.uy/2014/10/nokiamicrosoft-e-nokia-lumiarivoluzione.html http://cianciminotortoici.blogspot.com.uy/2006/12/le-mie-opere-scritte.html http://cianciminotortoici.blogspot.com.uy/2010/06/oooo.html https://docs.google.com/document/d/1aKXwZxLJOfUlVefwVRzQNWTV6mElR3hwo_flBTcd_wI/pub http://cianciminotortoici.blogspot.com
21
MAGGIO 2016(ORA ITALIANA 11:00):LA NUOVA ERA NON AUTORIZZA A GOOGLE LA
CREAZIONE E COMMERCIALIZAZZIONE DI ARA COPIATO SUL MIO LIBRO.
.
-SU LE MONDE:Entreprises
.
Google veut commercialiser son smartphone en kit dès 2017
Le Monde.fr avec AFP | 21.05.2016 à 03h45
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.
Encore au stade de prototype, Ara est un téléphone modulaire de 5,3
pouces, avec une structure de base personnalisable. Comme avec des Lego,
l’utilisateur assemble avec des électro-aimants des modules de
différentes couleurs et fonctionnalités : appareil photo grand angle,
capteurs, haut-parleur ou même une boîte pour ranger les médicaments.
Une durée de vie potentielle de cinq ans
À terme, Google veut offrir la possibilité aux développeurs de
proposer de nouveaux composants, comme par exemple une béquille pour
tenir le smartphone. Certaines start-up pourront le tester dès l’automne
2016, afin de commencer à créer des applications. « L’objectif d’Ara est de faire pour les appareils mobiles ce que les applications ont fait pour les logiciels », explique le groupe. L’autre enjeu est la durabilité de ce téléphone sur-mesure, qui serait de 5 ans.
Hérité du rachat de Motorola, ce projet a été intégré au centre de
recherche avancée de Google. Lorsque le premier prototype a été dévoilé
début mars 2015, lors du Congrès mondial de la téléphonie mobile à
Barcelone, Google a dit espérer créer une véritable industrie autour de
ce nouveau modèle, qui offrirait selon lui un accès plus facile à
Internet aux habitants des pays émergents.
Lire le post de blog : Ara : le téléphone en kit durable, libre et co-créé
Le prix de vente n’est pas encore connu, mais le groupe avait évoqué à
l’époque un coût de production démarrant à 50 dollars pour un modèle
d’entrée de gamme. Il avait aussi promis un test grandeur nature avant
la fin 2015 à Porto Rico, mais cela ne s’était jamais concrétisé.
En savoir plus sur
http:lemonde.fr/entreprises/article/2016/05/21/google-veut-commercialiser-son-smartphone-en-kit-des-2017_4923634_1656994.html
REAZIONE:
1-LA TELEMEDICINA DA ME CREATA E LO SMARTPHONE SONO INTIMAMENTE
LEGATI DALLA NASCITA DEL PRIMO SMARTPHONE, CHE APPUNTO ERA A MODO DI
KITS PER APPLICAZIONI DI DIVERSI MODULI DELLA PRATTICA MEDICA A
DISTANZA,PRSENTATO ALLA FIERA SMAU DI MILANO NELL’ANNO ’98.QUINDI QUESTO
PROGETTO ARA DI UNO SMARTPHONE IN KIT PER PAESI SOTOSVILUPATTI IN
PREPARAZIONE DA GOOGLE E’ COPIA DEL PRIMO SMARTPHONE DA ME INSPIRATO E
IDEATO,E CIO’E’ ESSISTE GIA.CLICCA E VEDI:
2-QUINDI TENENDO CONTO CHE E’ UNA COPPIA QUAL’ORA SI CONCRETASSI LA
SUA CREAZIONE E COMMERCIALIZAZZIONE,CHE ANCORA NON E’ DETTO ACCADA,
POTREBBE VEDERSI IN PROBLEMI DI BREVETTI, POICHE COME HO DETTO SOPRA NON
SI AUTORIZZA LA SUA CREAZIONE.
3-QUESTO PROGETTO COME LA PARTECIPAZIONE IN BARCELLONA E’ FRUTTO
DELLA MALANDATA POLITICA IMPRENDITORIALE DEL SIGNOR ERIC SMICHDT,IL
“PRESIDENTE OFF SHORE” DI GOOGLE(NON SI OCCUPA DI ASPETTI TECNICI E
CRETIVI MA DI POLITICA IMPRENDITORIALE APPUNTO E,
OVVIAMENTE,ECONOMICA),QUINDI OPERA DEL NEOLIBERALISMO.
4-C’E’ ANCHE CERTA SOMMIGLIANZA DALLA POLITICA DI MICROSOFT VERSO
NOKIA CHE QUELLA DI GOOGLE VERSO MOTOROLA,ENTRAMBE MARCHI COMPERATE E
POI SGOMBERATI DAI 2 BIG DELLE TELECOMUNICAZIONI RISPETTIVAMENTE:
ENTRAMBI BIG SI SONO NEGATI A FIRMARE LA SCOMPARSA DEFINITIVA DI NOKIA E
MOTOROLA LASCIANDO IN PIEDI UN SUO “PICCOLO FANTASMA”,NOKIA LUMIA NEL
CASO DI MICROSOFT E QUESTO ARA NEL CASO DI GOOGLE.ENTRAMBE CORRERANNO LA
STESSA SORTE.
INSOMMA NO A QUESTA COPIA PER PAESI POVERI DI ERIC SMISCHDT.COME NEL
CASO NOKIA LUMIA SI INVITA AGLI OPERATORI E SIMPATIZZANTI DELLA NUOVA
ERA A BOICOTTEARE LA NASCITA DI ARA.
-E qulcosa ti perderai se non vedi questo scritto sulla pubblicazione originale nel mio blog dei "fatti interni",clicca:
23 FEBRAIO 2016:HP E L'APOTEOSI DELLA NUOVA ERA
. -SU LE MONDE:
23 février 2016,par Jérôme Marin
.
En difficulté, HP retente sa chance sur le marché des smartphones
.
.
HP
ne baisse pas les bras. Après plusieurs échecs commerciaux, le
fabricant américain d'ordinateurs retente sa chance sur le marché des
smartphones. Ce retour s'accompagne cependant d'un changement radical de
stratégie: son dernier terminal, l'Elite x3, présenté dimanche 21
février, vise le marché professionnel, et non plus le grand public. Un
choix qui se répercute sur le système d'exploitation retenu: Windows 10
Mobile, développé par Microsoft, au détriment d'Android de Google, qui
équipe plus de 80% des smartphones dans le monde.
Le pari est osé.
Malgré les efforts du géant de Redmond, Windows Mobile ne parvient en
effet pas à s'imposer. Selon le cabinet Gartner, sa part de marché
mondiale est tombée à 1,1% fin 2015. La plate-forme souffre notamment de
la relative pauvreté de son catalogue d'applications, ce qui restreint
son potentiel auprès du grand public. Ces dernières années, les
fabricants de smartphones ont ainsi abandonné le navire. Seul Microsoft,
qui a racheté les activités mobiles de Nokia en 2014, continue de
régulièrement sortir de nouveaux modèles. APPAREIL 3 EN 1
Pour
séduire les entreprises, HP mise sur un appareil haut de gamme,
ultra-sécurisé et surtout 3 en 1. L'Elite x3 pourra en effet se
transformer en ordinateur de bureau (par l'intermédiaire une station
d'accueil reliée à un écran, un clavier et une souris) ou en ordinateur
portable (avec un accessoire combinant écran et clavier). La société
promet ainsi une expérience "sans friction", permettant aux employés
d'utiliser les mêmes applications sur tous les écrans et de passer
instantanément de l'un à l'autre.
Le smartphone repose sur la
technologie Continuum, présentée l'an passé et considérée par Microsoft
comme un argument de vente massue sur le marché professionnel. Mais le
nombre d'applications compatibles reste encore dérisoire, ce qui limite
grandement l'intérêt de cette fonctionnalité. HP espère dépasser ce
problème en proposant de faire tourner certains
logiciels professionnels de manière virtuelle. L'appareil sera par
ailleurs livré avec la plate-forme de relation client de Salesforce. SIX AN APRÈS PALM
Avec l'Elite
x3, dont le prix et la date de sortie restent encore inconnus, le
groupe californien espère enfin trouver la bonne formule. Ses
précédentes tentatives se sont toutes soldées par des échecs. Le plus
retentissant: le rachat en 2010 du fabricant américain Palm pour 1,2
milliard de dollars. Les modèles commercialisés l'année suivante ont été
de véritables flops commerciaux. En 2013, HP avait essayé de revenir
sur le marché des smartphones, avec le lancement de plusieurs
appareils Android d'entrée de gamme.
Cette nouvelle offensive
intervient trois mois après la scission de Hewlett-Packard, l'entreprise
autour de laquelle s'est bâtie la Silicon Valley. Les activités de
services aux entreprises et dans le cloud ont été regroupées dans
Hewlett Packard Entreprise. HP Inc n'a conservé que les ordinateurs et
les imprimantes. La nouvelle société doit faire face au ralentissement
des ventes d'ordinateurs: son chiffre d'affaires a chuté de 8% l'an
passé. Elle cherche donc de nouveaux relais de croissance.
REAZIONE:LA NUOVA ERA,LA ERA DEL MOBILE DOVEBBE SALVARE HP?
NON
LO MERITA,QUESTA FIRMA CHE ERA STATA COCCOLATA DA QUESTE PAGINE PER
L'APLICAZIONE DEI MIEI CONCETTI SULLE "STAMPANTI MOBILI",E PER LA SUA
SCOMESSA CALIFORNIANA A SUPERARE LA PARTITOCRAZIA PROMOVENDO I SUOI
MANAGER ALLA GOVERNAZIONE,HA POI TRADITO QUESTA FIDUCIA CAMBIANDO
MANAGER E PUNTANDO AD UNA RINASCITA DEL PC.NON HA AVUTO RAGIONE E HA
DOVUTO GETTARE LA SPUGNA TORNANDO SULLO SMARTPHONE PER TENTARE UNA SUA
REDENZIONE.
COMUNQUE QUESTO PENTIMENTO E RITORNO SUI
MIEI CONCETTI E' UNA PROVA IN PIU DELLA MARCIA
INARRESTABILE,APOTEOSICA,GLOBALMENTE DOMINANTE DELLA NUOVA ERA,QUELLA
DEL MOBILE.
APRENDIAMO INOLTRE DA QUESTA NOTA CHE:
MICROSOFT,ALTRO
RESISTENTE ALLA NUOVA ERA DA SEMPRE PUNTANDO AL PC,FISSO E CABLATO,HA
FALLITO NEL SUO TENTATIVO DI SBARCARE SUL MERCATO DELLO SMARTPHONE
TRAMITE IL SO WINDOW MOBILE,E QUELLO PER PC FISSO WINDOWS 10.IL SOLO
ASPETTO DOVE MICROSOFT STA AVENDO SUCCESSO E SUL EX-NOKIA,CIO''E PROPIO
LI DOVE HA SEGUITO GLI INSEGNAMENTI DELLA NUOVA ERA:DURA COSA LI E' A
MICROSOFT E NADELLA DARE CALCI SUL CHIODO.
GOOGLE RESTA
L'AVANGUARDIA,E ANDROID,IL PRIMO SISTEMA OPERATIVO PER MOBILI
ISPIRANDOSI AI MIEI CONCETTI,RESTA IL SISTEMA OPERATIVO SIMBOLO DELLA
NUOVA ERA,IL PIONIERE,DOMINANTE QUASI ASSOLUTO.
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A)LEGGI IN QUESTO STESSO BLOG GLI SCRITTI:
1-giovedì 14 febbraio 2013
SU HP HO AVUTO RAGIONE:ALTRA VITTORIA DELLA NUOVA ERA
Tumori al cervello, non c’è legame con i telefoni cellulari
Uno studio australiano cerca ha verificato che dal
1987 (quando sono arrivati i cellulari nel Paese) al 2013 non c’è stato
un aumento dei casi di cancro
di Vera Martinella
Non ci sono dimostrazioni certe
dell’esistenza di un «legame pericoloso» tra telefoni cellulari e tumore
al cervello. E’ questa la conclusione a cui giunge un vasto studio
australiano che ha analizzato i dati di oltre 34mila persone alle quali,
tra il 1982 e il 2012, è stata diagnosticata una neoplasia cerebrale.I
telefonini erano già stati «assolti per mancanza di prove» nel 2010 da
un’ampia indagine condotta dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca
sul Cancro (lo Iarc di Lione) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
che un anno dopo aveva però fatto un parziale dietrofront, quando un
gruppo di 34 esperti al termine di una revisione degli studi sul tema
aveva definito i campi elettromagnetici come «possibilmente
carcinogeni», concludendo che la radiofrequenze dei telefonini e di
altri apparati di comunicazioni wireless «potrebbero causare il cancro
negli essere umani».
Lo studio australiano: in 30 anni nessun aumento dei casi di cancro
In questo nuovo studio appena pubblicato
sulla rivista Cancer Epidemiology gli scienziati australiani sono
andati a verificare se, con l’introduzione dei cellulari iniziata nel
Paese nel 1987 (oggi utilizzati da oltre il 94 per cento dei cittadini),
fosse cresciuto il numero di persone che si sono ammalate di cancro al
cervello. «Basandoci sui dati riportati nei registri nazionali relativi
alle diagnosi oncologiche effettuate tra il 1982 e il 2013, abbiamo
verificato che in questo arco temporale si sono ammalati di una
neoplasia del sistema nervoso oltre 14mila donne e quasi 20mila uomini
australiani – scrivono gli autori della ricerca -. Non abbiamo
verificato quanto i pazienti abbiano utilizzato il cellulare, ma dai
numeri emerge che non c’è stato un incremento dei casi tumori cerebrali,
con la sola eccezione della fascia d’età tra i 70 e gli 84 anni. In
questo gruppo di pazienti, però, si può ipotizzare che l’aumento sia
dovuto a un miglioramento della diagnosi (grazie all’introduzione di
nuove tecnologie più efficaci) più che all’uso dei telefonini».
L’esperto: «Non ci sono prove, ma usate il buonsenso»
Nel dibattito che ferve da anni sulla
pericolosità dei cellulari, si alternano non di rado studi che
periodicamente gettano sospetti sul fatto che un loro uso diffuso ed
esteso possa favorire il cancro e ricerche che invece non trovano
riscontro pratico a questi timori. Non di rado è stata chiamata in causa
anche l’affidabilità delle indagini, spesso finanziati (in modo più o
meo chiaro) dalle industrie produttrici di tecnologia. «Resta il fatto –
conclude Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di Neurochirurgia
della Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e docente
alla Johns Hopkins Medical School di Baltimora negli Stati Uniti – che
ad oggi mancano le prove che ci sia un legame fra telefonini, wifi e
tumori al cervello. Dev’essere chiaro che i cellulari non emettono
radiazioni ionizzanti come quelle usate ad esempio per le radiografie,
capaci di provocare mutazioni del DNA, ma solo onde radio che (per
quanto appurato finora) non inducono nelle cellule e nei tessuti
trasformazioni pericolose. Gli unici effetti sanitari avversi delle onde
a radiofrequenza ad oggi accertati sono quelli di natura termica:
ovvero, in pratica, l’energia assorbita viene trasformata in calore
all’interno dell’organismo. Ma questi effetti si verificano solo a
livelli di esposizione molto elevati, parecchio superiori a quanto
avviene con un telefono mobile. Ciò detto, è sempre consigliabile
utilizzare il buon senso: evitare gli eccessi, come per ogni cosa del
resto; utilizzare auricolari e sistemi viva-voce quando possibile; e,
chi fa uso di determinate apparecchiature elettromedicali (come i
portatori di pace-maker), non deve tenere il telefono in prossimità o a
contatto con l’impianto (ad esempio nel taschino della giacca) così da
prevenire eventuali interferenze sul corretto funzionamento del
dispositivo medico».
16 maggio 2016 (modifica il 16 maggio 2016 | 19:53)
REAZIONE:I NEMICI DELLA SCIENZA SMENTITI.QUESTE COSE LE VENGO DICENDO
SIN DALL’INIZIO,ANCHE QUANDO IL TEMPO NON SI ERA ANCORA FATTO,OGGI I 10
ANNI SONO ARRIVATI E PASSA SENZA CHE SI SIA VERIFICATO NE UN SOLO CASO
DI MALATTIE TUMORALI.PER CHIUNCHE ABBIA ELEMENTARI CONOSCENZE
SCIENTIFICHE MEDICHE L’INOCUITA DELLE ONDE RADIO DEI CELLULARI E’
EVIDENTE MA………..LE FORZE DELL’OSCURANTISMO NON DORMONO MAI.
PER ONESTA INTELLETTUALE VEDIAMO DI SEGUITO LE DUE CAMPANE,A FAVORE E
CONTRO, DI QUI SI PARLA SOPRA ANCHE SE BISOGNO NON C’E NE
SAREBBE,QUESTA FONDAZIONE VERONESE NON LA CONOSCO E L’ARTICOLISTA NON E’
PROPIO OGETTIVO MA TENDENZIOSO:
1-“ASSOLTI PER MANCANZA DI PROVE” NEL 2010
corriere.it
Tumori: cellulari assolti (per ora)
Donatella Barus (Fondazione Veronesi)
LA RICERCA
I risultati del più ampio studio mai condotto: «Nessun
legame accertato fra telefonini e tumori cerebrali, ma è prematuro dire
che il rischio non c’è»
MILANO – Assolti per mancanza di prove. Questo è il verdetto
della più estesa indagine mai condotta sui telefoni cellulari e i tumori
cerebrali. «I risultati non ci permettono di dire che c’è qualche
rischio associato all’uso dei telefonini, ma è anche prematuro affermare
che il rischio non c’è» ha dichiarato Christopher Wild, direttore
dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (larc)
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha finanziato la ricerca.
FUMATA GRIGIA – L’attesa per i risultati dello studio,
chiamato Interphone, era quella delle grandi occasioni. Dieci anni di
lavoro, 13 Paesi coinvolti (Italia compresa), oltre 10mila interviste e
19 milioni di euro investiti facevano sperare in una parola definitiva
sul dilemma che ha accompagnato sin dai suoi inizi il boom planetario
della telefonia mobile: accostare ogni giorno il cellulare all’orecchio è
pericoloso o no? E invece il responso, apparso con un lungo articolo
sull’International Journal of Epidemiology, è stato: «non si può dire,
per ora».
LO STUDIO – Da tempo si cerca di capire quale effetto abbiano
le radiazioni elettromagnetiche emesse dai telefonini. Le ricerche di
laboratorio non hanno dato risposte chiare sui possibili danni a cellule
e tessuti, dunque ci si è concentrati sull’epidemiologia, andando a
verificare cosa succede in grandi numeri di persone. Lo studio
Interphone si è basato su interviste a circa 5mila uomini e donne fra i
30 e i 59 anni che, fra il 2000 e il 2004, hanno avuto una diagnosi di
tumore cerebrale, glioma o meningioma, due forme che si ritengono
potenzialmente legate rischio-telefonino. A ciascuno è stato chiesto
quanto e come avesse usato cellulari negli anni precedenti, e le loro
risposte sono poi state confrontate con quelle di oltre 7mila soggetti
non colpiti da tumore. I RISULTATI – Alla fine del lavoro, i numeri non hanno
mostrato una correlazione fra l’uso del telefonino e questi due tumori,
fatta eccezione per un certo aumento del rischio di glioma nei forti
utilizzatori, che però desta qualche sospetto negli autori. Una
cinquantina di pazienti, ad esempio, hanno riferito di aver usato
cellulari per più di cinque ore al giorno, alcuni perfino 12 ore al
giorno. «Questo risultato è probabilmente falsato da motivi psicologici:
probabilmente i malati hanno esagerato involontariamente il tempo
passato al telefonino – ha spiegato spiega Paolo Vecchia, ricercatore
dell’Istituto Superiore di Sanità (che ha diretto lo studio italiano) -.
La prova è che questo aumento si ha solo nell’ultimo gruppo di
utilizzatori, e non è graduale. Inoltre solo fra i malati c’è chi ha
dichiarato utilizzi di oltre 12 ore al giorno, o addirittura in anni in
cui il telefonino non era ancora stato inventato». I TEMPI SONO CAMBIATI – Un secondo problema della ricerca
evidenziato dagli stessi autori è che in questi anni le abitudini degli
utenti sono molto cambiate. Oggi nel mondo ci sono oltre quattro
miliardi e mezzo di sottoscrizioni ai servizi di telefonia mobile, le
ore trascorse al cellulare sono aumentate rispetto a quelle registrate
in Interphone, secondo cui i più accaniti dichiaravano una mezz’ora al
giorno. NON CI SI FERMA QUI – Mai come in questo caso, hanno
commentato gli osservatori, è calzante il vecchio ritornello «servono
ulteriori studi», specie sui più giovani, che fra chiamate e messaggini
ora sono al cellulare in media un’ora al giorno, su periodi di tempo più
lunghi e su altre malattie, come i tumori delle ghiandole salivari e i
neurinomi dell’acustico. Fra le ipotesi sollevate c’è anche quella di
utilizzare i dati delle compagnie telefoniche per avere informazioni
oggettive sui consumi. Al di là delle tante proposte di metodo, il nodo
che tutti riconoscono è che indagini di questo tipo richiedono sforzi
colossali e costi enormi. Comunque si va avanti: il mese scorso è già
stato lanciato uno studio che recluterà 250mila partecipanti e li
seguirà per 30 anni.
Donatella Barus
(Fondazione Veronesi)20 maggio 2010 (modifica il 25 aprile 2012)
Allarme dell’Oms su cellulari e wi-fi,«Rischio tumori del sistema nervoso»
La ricerca di un’agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ma sono necessari altri approfondimenti
di Redazione Online Salute
Tumori
MILANO- La radiofrequenze dei telefoni
cellulari e di altri apparati di comunicazioni wireless «potrebbero
causare il cancro negli essere umani». Lo ha deciso un gruppo di 34
esperti dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul
cancrodell’Organizzazione Mondiale della Sanità che al termine di una
review degli studi sul tema ha definito i campi elettromagnetici come
«possibilmente carcinogeni».
TEST SUGLI ANIMALI –La valutazione
del panel di esperti, che sarà contenuta in una monografia di prossima
pubblicazione, si basa sia sui test sugli animali effettuati finora che
sui dati degli studi epidemiologici sull’uomo: «In entrambi i casi le
evidenze sono state giudicate limitate per quanto riguarda il glioma e
il neurinoma acustico (tumore del nervo uditivo ndr) – ha spiegato
Jonathan Samet, che ha coordinato il gruppo di lavoro – mentre per altri
tipi di tumore non ci sono dati sufficienti».
ALTRI STUDI – Gli esperti hanno
sottolineato che serviranno ulteriori ricerche prima di avere
conclusioni definitive: «La nostra classificazione implica che ci
potrebbe essere qualche rischio – ha aggiunto l’esperto – e che tuttavia
dobbiamo continuare a monitorare con attenzione il legame tra i
cellulari e il rischio potenziale. Nel frattempo è importante prendere
misure pragmatiche per ridurre l’esposizione, come l’uso di auricolari o
il preferire i messaggi di testo alle telefonate ove possibile». Anche
dall’Istituto Superiore di Sanità si sottolinea la necessità di studi
ulteriori: «Quello più importante si chiama Cosmos, e coinvolge 250mila
persone in tutta Europa – conferma Susanna Lagorio epidemiologa
dell’Istituto scientifico del Ministero della Salute – e dovrebbe
riuscire a superare tutte le limitazioni dei precedenti. Nel frattempo
le raccomandazioni di limitare l’uso del telefonino sono più che altro a
scopo precauzionale, perchè solo l’Oms può dare indicazioni di salute
pubblica, e lo farà probabilmente tra due anni in un volume apposito
sulle radiofrequenze».
IL SIGNIFICATO – Sul rapporto tra
cellulari e tumori la scienza in questi anni si è divisa: alcuni studi
hanno ritenuti i telefonini potenzialmente cancerogeni, altri li hanno
assolti e altri ancora, come la ricerca Interphone, finanziata
dall’Organizzazione mondiale della sanità e i cui risultati erano stati
diffusi lo scorso dicembre, non erano arrivati ad alcuna certezza che
l’utilizzo dei cellulari, anche prolungato, potesse aumentare il rischio
di tumori al cervello. Oggi l’Oms, grazie al suo gruppo di 34 esperti
che ha definito i campi elettromagnetici come «possibly carcinogenic»,
cerca di aggiungere un tassello alle attuali conoscenze. Rimangono
perplessità che lo studio Interphone , il più grande mai effettuato
sulla pericolosità dei telefoni cellulari, non era riuscito a dissipare
nonostante 10 anni di lavoro, più di 19 milioni di euro e 10mila
interviste condotte in 13 Paesi. Le cifre uscite dalla ricerca parlavano
di un’assenza di rischio per gli utilizzatori, fatta eccezione per i
più assidui, anche se erano gli stessi autori a mettere le mani avanti.
«I risultati non ci permettono di dire che c’è qualche rischio associato
all’uso dei telefonini – afferma va Christopher Wild, direttore
dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) dell’Oms,
che ha finanziato lo studio – ma è anche prematuro affermare che il
rischio non c’è». I risultati dello studio avevano mostrato una minore
probabilità di sviluppare i tumori in chi utilizzava poco il telefonino
rispetto anche ai soggetti sani, mentre per gli utilizzatori più
assidui, che comunque non superavano la mezz’ora al giorno, è risultato
un maggior rischio per il glioma pari quasi a un terzo. In questi ultimi
mesi non sono mancati altri studi sull’argomento, spesso con risultati
contraddittori. Secondo una ricerca pubblicata lo scorso febbraio le
telefonate lunghe modificano l’attività del cervello nelle zone
limitrofe alla posizione dell’antenna, ma non è chiaro se questo
cambiamento di attività abbia dei significati dal punto di vista della
salute, e anzi per un’altra ricerca l’uso del telefonino aumenterebbe la
memoria. Un’altro studio aveva messo in luce invece alcuni effetti
negativi sulla fertilità. Tuttavia, nonostante le poche certezze, lo
scorso 27 maggio il Consiglio d’Europa di dire no ai telefonini nelle
scuole e far utilizzare nelle classi i collegamenti fissi per internet
invece del wi-fi per ridurre i pericoli derivanti dell’esposizione ai
campi elettromagnetici, sulla base del principio di precauzione.
ASSOTEL: «COME IL CAFFÈ» – «La IARC
(l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha classificato –
si legge in una nota di Assotelecomunicazioni (Asstel) l’associazione
aderente a Confindustria che rappresenta le imprese di telecomunicazioni
– l’esposizione ai campi elettromagnetici a radio frequenza nella
classe 2B in riferimento all’uso del telefono cellulare. Secondo la IARC
questo significa che “ci potrebbe essere qualche rischio” e che occorre
continuare a monitorare gli sviluppi scientifici. La classe 2B la terza
classe di classificazione su cinque e contiene altre sostanze di uso
comune come ad esempio il caffè e i sottoaceti». La IARC, ricorda anche
Assotelecomunicazioni, «ha valutato anche tutti gli studi
sull’esposizione ambientale e occupazionale ai campi elettromagnetici,
come quella delle antenne per telecomunicazioni, e li ha considerati,
invece, inadeguati a evidenziare un aumento dei rischi per la salute. La
decisione della IARC verrà ora esaminata dagli altri enti scientifici e
sanitari, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per la
valutazione complessiva dei rischi per la salute associati all’uso del
telefono cellulare».
CODACONS: «PRONTI A CLASS ACTION» – «Già da
tempo il nostro ufficio legale, sulla base delle conoscenze finora
acquisite ha avviato un studio sulla fattibilità di un class action in
favore di tutti coloro che utilizzano telefonini cellulari in relazione
ai danni alla salute da questi prodotti. Dopo l’allarme lanciato
dall’Oms la nostra azione collettiva prende sempre più forma ed è
destinata ad approdare a breve in tribunale». Lo afferma il presidente
del Codacons, Carlo Rienzi. «Lo scopo della nostra class action è quello
di far ottenere un risarcimento agli utilizzatori di cellulari per i
gravi rischi corsi legati alla possibile insorgenza di tumori. Dopo la
notizia diffusa oggi – prosegue Rienzi – chiediamo al Ministero della
Salute di obbligare i produttori di apparecchi telefonici ad apporre sui
cellulari avvertenze circa possibili pericoli per la salute al pari di
quanto già avviene per i pacchetti di sigarette».
Salute mentale: le basi genetiche della schizofrenia
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di Andrea Bellelli | 29 luglio 2016
Più informazioni su: Genetica, Salute Mentale
Andrea Bellelli,Professore Ordinario di Biochimica, Università di Roma La Sapienza.
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La schizofrenia è la più grave delle malattie psichiatriche ed ha una frequenza di circa l’1%della popolazione.
Questa frequenza è altissima: per dare un’idea, se i malati fossero
distribuiti in modo del tutto casuale nella popolazione, quando
prendiamo un autobus nell’ora di punta dovremmo avere almeno uno
schizofrenico tra i nostri compagni di viaggio. Le cause della malattia
sono sempre state oscure anche se è noto da oltre trent’anni che la costituzione genetica dell’individuo è il fattore principale. Un articolo molto recente apparso sulla rivista Nature
identifica 108 loci genetici associati con la malattia. Un locus è una
certa regione di un cromosoma, e non corrisponde esattamente ad un gene,
però in prima approssimazione si può dire che l’articolo individua
almeno un centinaio di geni. Un commento della stessa rivista definisce
“enorme” questo risultato per due ragioni: razionalizza una serie
disparata di risultati pubblicati nel corso degli ultimi quarant’anni di
ricerca e trova associazioni nuove ed inattese.
Tra i risultati attesi che questo studio conferma, c’è l’associazione
tra la schizofrenia e alcuni geni connessi con il funzionamento del neuromediatore dopamina
(ad esempio uno dei geni identificati codifica per un recettore della
dopamina). Tra i risultati inattesi c’è la correlazione tra la malattia e
alcuni geni del sistema di istocompatibilità, quello responsabile del
rigetto dei trapianti e di altre reazioni immunitarie, che richiama una
ipotesi spesso riproposta sulla correlazione tra schizofrenia e infezioni o malattie autoimmuni. Ovviamente i risultati pubblicati non danno alcun supporto alle ipotesi psicologiche o psicoanalitiche
sull’origine psicogena della malattia: fattori psicodinamici (una volta
si parlava del rapporto precoce con la madre) potrebbero forse
esistere, ma il loro peso viene sempre più ridimensionato. Se pensiamo
alla congerie di stravaganti ipotesi psico-sociodinamiche formulate a
partire dagli anni ’60 e al carico di sofferenze e responsabilità
riversato sulle famiglie dei malati ci rendiamo conto di quanto sia
importante questo risultato anche dal punto di vista culturale e
sociale.
E’ interessante anche considerare come un risultato importante come
questo, sebbene abbia una data di pubblicazione precisa, sia difficile
da isolare nel contesto di storia della scienza. Infatti, l’importanza
dei fattori genetici nella schizofrenia era stata
ipotizzata fin dagli anni ’20 del secolo scorso e studi su gemelli mono-
e dizigoti ne avevano dato prove certe fin dal 1960. Geni associati
alla schizofrenia erano stati ipoteticamente identificati in precedenza,
ma solo alcuni erano stati confermati negli studi successivi. La novità
dello studio attuale sta nell’alto grado di verosimiglianza e solidità
delle identificazioni, grazie anche al fatto che il genoma umano è stato
interamente sequenziato (nel 2000). Non solo non è facile isolare
questo risultato nel tempo, rispetto a risultati precedenti, ma non è
neppure facile assegnarne il merito ad uno specifico autore. Gli autori
della pubblicazione citata non sono infatti individualmente nominati: la
firma collettiva è in quella dello “Schizophrenia Working Group of the Psychiatric Genomics Consortium“.
L’idea che una scoperta scientifica sia il prodotto di uno scienziato
solo che in un certo momento compie un esperimento rivoluzionario e
capisce una grande legge della natura, se è mai stata vera, appartiene
al passato; più probabilmente è una fantasia del romanticismo di primo
ottocento. Ed è ovvio che l’idea di poter finanziare i “top researchers“, in voga in molti circoli elitistici a partire dallo European Research Council è puerile: la ricerca moderna è una impresa corale di molti.
Infine, una parola sull’artificiosa distinzione tra la scienza pura ed applicata.
Non può sfuggire a nessuno che identificare i geni responsabili della
schizofrenia sia prima di tutto un progetto di ricerca di base, tanto
più che valide terapie sono già disponibili. Ciononostante le ricadute
sociali di questo tipo di scoperte sono molto grandi a partire dalla
rivalutazione dell’idea stessa della malattia.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/29/salute-mentale-le-basi-genetiche-della-schizofrenia/1075601/
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REAZIONE:LA SCHIZOFRENIA E’ UNA MALATTIA CHE SI EREDA DA GENITORI E/O NONNI A FIGLI.
“la ricerca moderna è una
impresa corale di molti”,QUESTO E’ IL MIO CONCETTO ESPRESSO NEL LIBRO
SULLA NUOVA ERA DA QUI SONO AUTORE: “NON ESSITONO “INVENZIONI” MA
CREAZIONI SCIENTIFICI SU IDEE CHE SONO NELLO SPIRITO DEI TEMPI”,DICEVO
IO.
2 GENNAIO 2016:MICROSOFT,DECADENZA E BOICOTTEAGIO PER PARTE DEI GIGANTI DELLA NUOVA ERA
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-SUL CORRIERE DELLA SERA:
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CES 2016: tutto quello che ci attende a Las Vegas. Aspettando qualche sorpresa
di Gianfranco Giardina - 01/01/2016 12:51Pochi giorni al via dell'edizione 2016 del CES di Las Vegas: ecco una veloce rassegna di quello che ci si può ragionevolmente aspettare dalla fiera più importante del mondo di elettronica e tecnologia, salvo auspicate sorprese dell'ultimo momento.
Tra qualche giorno aprirà i battenti a Las Vegas l’edizione 2016 del CES. Si tratta della fiera palcoscenico di lancio della maggior parte dei prodotti che hanno fatto la storia dell’hi-tech domestico ed ha quasi 50 anni: la prima edizione si è tenuta infatti nel 1967. Con le valige in preparazione per la lunga trasferta che vedrà la redazione impegnata negli sterminati padiglioni di Vegas, ecco una rassegna di quello che ci si aspetta dalla manifestazione. Salvo – ovviamente – graditissimi annunci a sorpresa dell’ultimo momento.
L’organizzazione si libera della “consumer electronics”
La sigla CES sta per Consumer Electronics Show. O forse stava per Consumer Electronics Show: infatti l’organizzazione quest’anno ha diffidato la stampa dal denominare la manifestazione per esteso: si può scrivere (o dire) solo “CES”; e questo malgrado le non felici assonanze per noi italiani.
The official name of the global technology event is “CES.” Please do not use “Consumer Electronics Show” or “International CES” to refer to the event.
Lo scopo è quello di “estirpare” dal nome ogni riferimento esplicito all’elettronica di consumo, che evidentemente per gli organizzatori si identifica troppo con il passato e rischia di tenere fuori i nuovi “filoni” che oramai stanno sempre più diventando protagonisti alla fiera di Las Vegas, come per esempio l’automotive.
Un cambio di denominazione che ha riguardato anche la CEA (Consumer Electronic Association) stessa, ente organizzatore della fiera, che ha mutato il suo nome in Consumer Technology Association, CTA. La tendenza è chiara: le porte dei padiglioni di Las Vegas sono aperte a tutti coloro che hanno qualcosa di tecnologico da dimostrare, che sia in auto, in cielo o in casa poco importa.
Parola d’ordine 360°
Tecnologia a 360°, quindi. E sarà proprio la ripresa panoramica una delle grandi novità di questa edizioni dove realtà virtuale, con visori e accessori vari, faranno sicuramente la parte del leone. Il 2016 sarà l’anno dell’Oculus Rift, e da Las Vegas non si tornerà a casa senza avere dettagli succosi come la data di lancio del prodotto finale, atteso da anni, e forse il prezzo.
Anche perché, è bene ricordarlo, competitor agguerriti sono dietro l’angolo: Samsung avrà un nuovo visore, probabilmente slegato dalla necessità di avere uno smartphone all’interno, mentre HTC è pronta a presentare la versione finale del suo Vive e rilascerà agli sviluppatori l’ultimo developer kit.
I “fantastici 4” made in USA che non ci sono. O forse sì.
Il cambio di nome e il nuovo indirizzo più globale non hanno in ogni caso convinto i fantastici quattro americani (Apple, Google, Microsoft e Amazon) a partecipare o ritornare, per chi ci è già stato, al CES: anno dopo anno sembra sempre più strano non vedere questi nomi tra gli espositori della più grande manifestazione del settore, che tra l’altro si tiene negli Stati Uniti. In realtà i quattro nomi in questione sono decisamente ricorrenti in molti padiglioni, tra partnership, accessori specifici e così via. E con rappresentanti apicali degli "assenti illustri" invitati a comparire e parlare alle conferenze stampa e ai keynote di molte aziende espositrici.
Lo stand di Microsoft al CES 2010, una delle ultime edizioni alla quale ha partecipato la società
Fortunatamente ci sarà chi cercherà di non far rimpiangere questa mancanza: la superficie espositiva cresce anche quest’anno (raggiungendo oramai dimensioni al limite della capacità umana di coprirla interamente) e la proliferazione di migliaia di startup richiederà fiuto e attenzione per andare a cogliere tutte le tendenze e i prodotti del futuro, che di certo non mancheranno.
TV: design mozzafiato e nuovi OLED
Le novità più grandi come il solito le aspettiamo da Samsung, LG e Sony, almeno per quanto riguarda la casa: Samsung dopo un anno di sviluppo presenterà la sua visione di smart home, con il televisore capace di controllare citofono, videocamere di sicurezza, termostato e sistema di climatizzazione. Lo farà portando non solo una gamma di accessori ma anche una nuova generazione di TV LED, che oltre ad essere pronte per gestire la casa intelligente e dotate di una piattaforma Smart TV rinnovata, punteranno forte sul design: la cornice attorno al TV praticamente scompare e l’estetica si annuncia mozzafiato. Difficile, ma non impossibile, vedere a Las Vegas un TV OLED prodotto da Samsung: l’azienda potrebbe scegliere di presentare alcuni prototipi ma, salvo colpi di scena, non sono previsti prodotti OLED pronti per la vendita. Sicura invece la presenza allo stand del produttore coreano dei prototipi di prodotti usciti dal Samsung Lab, un incubatore di idee al quale contribuiscono, nei ritagli di tempo, gli ingegneri del quartier generale.
Per Samsung sono attesi gli OLED sono tra i prototipi, come questo display trasparente
Sull’OLED, invece, punterà tantissimo LG: ci sarà tutta una nuova gamma con TV sia piatti che curvi, oltre ad una nuova piattaforma Smart TV basata su WebOS ancora più veloce e completa nelle funzioni, modelli che però arriveranno in Italia probabilmente solo verso la fine dell’anno.
Il Blu-ray diventa Ultra HD
Sia Samsung che LG, insieme a Sony e a Panasonic, dovrebbero presentare al mercato i nuovi modelli di lettori Blu-ray compatibili con il 4K, il tanto atteso (dagli appassionati) Ultra HD Blu-ray. Sempre in tema di 4K e Ultra HD il 4 sera, nelle sale del Mandalay Bay Hotel, la Ultra HD Alliance svelerà le specifiche del formato High Dynamic Range per lo streaming e i contenuti in 4K: una tappa fondamentale per una qualità video ancora più alta con immagini ancora più reali; uno scenario reso più confuso, però, dalla creazione di un'altra alleanza industriale, l’Ultra HD Forum, più rivolta al mondo del broadcast, che proprio al CES si riunisce per stabilire la propria roadmap verso l’adozione di uno standard HDR, High Frame rate e così via. E va detto come queste “manovre”, seppur necessarie, risultino gravemente tardive: da anni si vendono TV Ultra HD che rischiano di essere già superati dagli standard introdotti: ma a Las Vegas ne sapremo certamente di più.
Invasione IoT. La telefonia non è protagonista: Barcellona fa “ombra”
Tra i padiglioni della fiera ci sarà spazio poi per tanti accessori, wearables, gadget connessi di ogni tipo e anche progetti in fase di lancio su piattaforme di crowdfunding come Kickstarter e Indiegogo. Oramai life tracker, smart watch e indossabili vari sono all’ordine del giorno e sarà necessario cercare con attenzione, tra migliaia di prodotti, quelli che hanno veramente qualcosa di nuovo da dire. Lo stesso dicasi per la sensoristica per la casa: ci aspettano a Las Vegas centinaia di apparecchi “intelligenti”, compresi gli elettrodomestici, ma ancora – in larga parte – limitati dal fatto di avere ognuno la propria app o al massimo di essere controllati in gruppi di apparecchi tassativamente della stessa marca. Certo, da più parti vengono proposti ecosistemi “aperti” per il controllo di una costellazione di apparecchi connessi, teoricamente compatibili con prodotti di marche diverse. La speranza è che si veda a Las Vegas emergere qualche proposta davvero credibile e largamente supportata in tal senso: i consumatori, già annoiati da troppe app di controllo, ringrazierebbero.
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Non troverà invece molto spazio la telefonia: difficilmente Samsung presenta prodotti chiave del settore mobile a Las Vegas (qualche tablet ogni tanto); Apple a Las Vegas non c'è mai stata. E poi la presenza in calendario di Barcellona fra non molte settimane è di certo un deterrente ad anticipare i lanci dei nuovi prodotti. L’unica che sembra avere qualcosa di nuovo da estrarre dal cilindro è Huawei, che dovrebbe presentare il nuovo Mate. Felici di essere smentiti dai fatti nei prossimi giorni.
Mobilità elettrica e smart, vera protagonista del CES
Il segmento dove probabilmente vedremo prodotti davvero interessanti e innovativi è quello dell’automotive e della mobilità: Volkswagen presenterà un nuovo concept e una nuova auto elettrica in un keynote allestito nelle ultime settimane come prima grande mossa per ricostruirsi un’immagine eco e hi-tech distrutta, soprattutto negli Stati Uniti, dal dieselgate. BWM avrà un sistema di entertainment totalmente innovativo che si controlla solo con lo sguardo e le gesture.
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Ma soprattutto, Ford è pronta ad accaparrarsi tutti i titoli principali del CES con l’annuncio super-atteso dell’alleanza con Google per la produzione delle auto a guida autonoma, a lungo sperimentate da “Big G”. Infatti sarebbe impensabile che Google riesca, senza la forza di un gruppo industriale specializzato, ad andare oltre i propri prototipi e Ford, anche perché “a stelle e strisce” è il nome giusto.
Questo farebbe pensare a un piano, da realizzare in una finestra temporale di qualche anno, per arrivare alla commercializzazione dei veicoli ideati e studiati da Google. Molto interessante, ma anche occasione persa per FCA…
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Il settore delle “self driving car” – dicevamo - è in pieno fermento, e anche produttori di chip che fino ad oggi hanno investito molto su smartphone e PC si concentreranno su quello che sarà un business sicuramente più redditizio: NVIDIA, il 4 di gennaio, ha convocato la stampa per presentare tutti i nuovi chip per le auto intelligenti del futuro. A questi annunci si affiancheranno decine – forse centinaia – di piccoli mezzi di trasporto elettrici, hoverboard, skateboard elettrici e altre “ruote” da applicare ai piedi: sono già state la novità del Natale, saranno il tormentone del CES.
http://www.dday.it/redazione/18607/ces-2016-tutto-quello-che-ci-attende-a-las-vegas-aspettando-qualche-sorpresa
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-COMMENTO:LA CES DI QUEST'ANNO DAL PUNTO DI VISTA STRETTAMENTE TECNOLOGICO,A STARE A QUESTO ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA COMUNQUE "TROPPO GENEROSO" CON MICROSOFT,NON PRESENTA GRANDI NOVITA TRANNE LA RIAFFERMAZIONE DEL SUO CONSERVADORISMO E ATTACAMENTO AL SUO TRADIZIONALE STILE "PRE-CONVERSIONE" AL MOBILE.DOVE SI CI SONO NOVITA E DI RILIEVO E' DAL PUNTO DI VISTA DELLA SUA POLITICA AZIENDALE.VEDIAMO.
1-INIZIAMO DALLE DUE PIU CLAMOROSE NOVITA,IL "CAMBIAMENTO" DI NOME,CHE POI TALE NON E',E L'ASSENZA DEI BIG.
IL CAMBIAMENTO DI NOME:LA VERA RAGIONE DEL CAMBIAMENTO DI NOME STA NEL FATTO CHE LA PAROLA "ELECTRONIC" FA ALLUSIONE TROPPO ESPLICITA ALLA MICROSOFT "PRE-CONVERSIONE" ALLA NUOVA ERA,E CIO'E' AL CAVO,E CIO'E' AL PC FISSO E CABLATO.IL CAMBIO DI NOME INSOMMA E' UN SEGNO DELLA SCONFITTA DELLA VECCHIA MICROSOFT E DA TESTIMONIO DELLA SUA CONVERSIONE AL MOBILE,E CIO'E ALLA NUOVA ERA.IL RESTO SONO SPECULAZIONI,ANCHE UN PO' SPROPOSITATE, DELL'ARTICOLISTA.
2-L'ASSENZA DEI BIG DELLE TELECOMUNICAZIONI AL CES:MICROSOFT SOTTO LA GUIDA DI NADELLA SI HA MESSO AL BANDO DEI CONCETTI E LA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA DANDO APOGGIO AD AVVENTURE GIOVANILE MOROSE,SCOLORATE E AL LIMITE CON IL RIDICOLO,SENZA DIMENTICARE CHE NON HA COLLABORATO CON CONVIZIONE NELLA LOTTA AL TERRORISMO, E QUESTO SI RIPECCHIA IN QUESTO CHE IO CHIAMO COME UN VERO E PROPIO BOICOTTEAGGIO:GRAZIE ANCORA UNA VOLTA ALLA FEDELTA CON LA NUOVA ERA DEI BIG DELLE TELECOMUNICAZIONI E SPECIALMENTE A GOOGLE,L'AVANGUARDIA.
SEMBRAVA CHE MICROSOFT SI AVVIAVA AD UNA VERA E PROFONDA CONVERSIONE AL MOBILE E ALLA NUOVA ERA E SI PARLAVA SU CHE FORD L'AZIENDA PROTAGONISTA DI UN'ALTRA ERA DEL MOBILE,DELL'AUTOMOBILE APPUNTO,NEGLI ANNI CINQUANTA,AVREBBE PRESO LA GUIDA DELL'AZIENDA,E INVECE NO,A SORPRESA NELL'ASSAMBLEA DI AZIONISTI NE E' USCITO FUORI NADELLA E QUESTI SONO I RISULTATI.
FINALMENTE PERO FORD HA ENTRATO NELL'ERA DELL'ERA DELLE TELECOMUNICAZIONI MOBILI PERO IN ALLEANZA CON GOOGLE,VEDI NOTA SU LE MONDE SOTTO.
VENIAMO ORA ALLE TECNOLOGIE QUI ELENCATE:C'E SUBITO DA DIRE CHE SEGNO DEL SUO CONSERVADORISMO E ATTACCAMENTO ALLA MICROSOFT PRE CONVERSIONE E' L'IMPORTANZA DATA ALLA TV:LA TV,NON OSTANTE I MIEI LETTORI POSSANO FARSI UNA IDEA DIVERSA,NON E' INCOMPATIBILE CON LA NUOVA ERA,E DI FATTO ANCHE LE TV TRADIZIONALI SONO SCOMPARSI DELL'ORIZONTE DELLE TELECOMUNICAZIONI E SONO TRIBUTARIE DEL MIO CONCETTO DI INTEGRAZIONE DI DIVERSE TECNOLOGIE DELLE TELECOMUNICAZIONI,PERO DAL PUNTO DI VISTA DELLA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA DEVONO PRENDERE ATTO CHE NON SONO PIU LE DOMINATRICE DELLO "SPETTACOLO DOMESTICO" E DELLE TELECOMUNICAZIONI IN GENERE,NELL'ERA DEL MOBILE LA TV TRADIZIONALE DEVE DARE LA PRECEDENZA AI NUOVI MEZZI,CIO'E' QUELLI INTEGRATI ALL'INTERNET MOBILE.QUESTI SONO OGGI I PROTAGONISTI E NESSUNA ELEZIONE O MOVIMENTO SOCIO-CULTURALE DI RILIEVO E' POSSIBILE CON SUCCESSO SENZA DI LORO.E' PROPIO QUESTO CIO CHE NON HA CAPITO MICROSOFT APPOGGIANDO COME DETTO PRIMA AVVENTURE GIOVANILI DI SCARSA QUALITA INNOVATIVA,PER NON DIRE NESSUNA,QUASI UNA BUFFONATA IMMITATRICE DELLA NUOVA ERA.
SUL RESTO DI QUESTA RECENZIONE SU TECNOLOGIA,CIO CHE QUI CHIAMA "MOBILTA ELETTRICA E SMART" DEVO RICORDARVI ORA ANCORA UN VOLTA CHE NON SI TRATTA DI ALTRO CHE DEL MIO CONCETTO DI INTEGRAZIONE O DELLE SUE ESTENZIONI COME SONO GLI OGETTI INDOSSABILI E L'INTERNET SU TUTTE LE COSE,COMPRESO L'AUTOMOBILE,GLI ELETTRODOMESTICI,LA SENSORISTICA PER LA CASA,E PIU IN GENERE LE CASE INTELLIGENTI.NULLA SI CREA SI FABBRICA O SI VENDE AL DI FUORI DEL MIO CONCETTO.
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FINIREBBE QUI PERO VOGLIO FARE SPECIALE RIFERIMENTO A TRE ASPETTI DI QUESTO ARTICOLO:
-LA "TECNOLOGIA A 360 GRADI",LA COSIDETTA "REALTA VIRTUALE"(CON VISORI E AGGEGGI VARIE):L'ARTICOLISTA,MICROSOFT E IL CES FANNO CENNO ESSAGERATO SU QUESTA TECNOLOGIA PERCHE C'E CHE PRETENDE SMENTIRE CHE IL CONCETTO "REALTA VIRTULE" SIA STATO CREATO DA ME VISTO CHE SI IPOTIZZA L'ESSISTENZA DI QUESTI AGEGGI CON QUESTO NOME PREVIO ALLA MIA DIFUSSIONE DEL CONCETTO.NON ENTRERO NELLA DISCUSSIONE SEMANTICA,SAREBBE SCIENTIFICAMENTE POCO SERIO,CREATI PRIMA QUESTI OGETTI O NO,E IO DICO DI NO,IL FATTO IMPORTANTE E' CHE L'IDEA DI "REALTA VIRTUALE" COSI COME E' CONCEPITA OGGI E' IL PRODOTTO DELLO SVILUPPO DEI MIEI SCRITTI INIZIALMENTE CONDENSATI NEL MIO LIBRO, E POI AMPLIATI E DIFUSE GLOBALMENTE.
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2-L'ASSENZA DI TELEFONI RIFLETTE ANCORA UNA VOLTA NON ALTRO CHE IL CONSERVADORISMO DI MICROSOFT.BHE DOPO TUTTO LO SMARTPHONE E LA TELEFONIA MOBILE IN GENERE NON E' IL SUO FORTE,MA IL PC.
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3-DIRE CHE LA FIERA DI BARCELLONA POSSA AVERE ALCUN CHE DI SIGNIFICAZIONE NEL SETTORE DELLA TELEFONIA MOBILE E SOLO UNO SPROPOSITO,UNA BRUTTA "BIRICHINATA" POLITICA DELL'ARTICOLISTA:
BARCELLONA,E LA SPAGNA IN GENERE NON ESSITE NEL MONDE DELLE MODERNE TELECOMUNICAZIONI E DELLA NUOVA ERA.LA FERIA DI BARCELLONA NON E' NE RIFERIMENTO INNOVATIVO NE CONCORRENZA PER NESSUNA AZIENDA DELLE TELCOMUNICAZIONI,NE MENO PER MICROSOFT,MA SOLO UN "BAZAR".SI TRATTA DI UNO SPROPOSITO CHI SA CON INTENZIONI DI QUALE RAZZA PER PARTE DI QUESTO DISONESTO ARTICOLISTA DI QUESTO PASQUINO TECH.
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APPENDICE:GOOGLE E FORD
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-SU LE MONDE:
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Ford et Google pourraient se rapprocher autour de la voiture autonome
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Le Monde.fr | 23.12.2015 à 11h28,Mis à jour le 24.12.2015 à 10h07 | Par Philippe Jacqué
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http://s2.lemde.fr/image/2015/12/23/534x0/4836998_6_430a_prototype-de-la-google-car-a-mountain-view_c095144aa6afb0560455af85e4716307.jpg
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Prototype de la Google Car à Mountain View (Californie). Tony Avelar / AP
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Ce n’est encore qu’une rumeur, mais cela pourrait devenir réalité le 5 janvier. Lors du Consumer Electronic Show (CES) de Las Vegas, le constructeur Ford et Alphabet, la maison mère de Google, pourraient annoncer la création d’une coentreprise pour fabriquer la prochaine génération de la Google Car, le véhicule autonome développé par le groupe high-tech, selon le site américain Automotive News.
Il s’agirait d’un rapprochement inédit entre la nouvelle et la vieille économie, qui se toisent depuis plusieurs années. Depuis 2010, Google travaille sur un programme de pilotage automatique pour véhicules, ce qui a permis de populariser ce concept auprès du grand public, tout en donnant un coup de vieux aux constructeurs traditionnels, pas franchement en avance sur ce sujet.
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Dans un premier temps, le moteur de recherche a décidé d’installer son système sur des véhicules Toyota et Lexus pour tester et valider, sur plusieurs millions de kilomètres aux Etats-Unis, la fiabilité de leur outil. La petite flotte de Google Cars a notamment sillonné le Nevada, la Californie et le Michigan, les trois Etats américains qui autorisent des tests de véhicules autonomes sur route.
Dans le sillage de Google, Tesla a installé, dans ses véhicules en circulation, un logiciel d’autopilotage, tandis que Mercedes ou BMW ont équipé certains de leurs véhicules premium d’une option de conduite autonome. Depuis, Apple est également entré dans la danse et a recruté plusieurs centaines d’ingénieurs pour son propre projet de véhicule électrique, et sans doute autonome.
Concurrence avec Uber ou Lyft
Mi-2014, Google a dévoilé le prototype d’une nouvelle Google Car, qui ressemble cette fois à une petite bulle blanche. Sa particularité : le volant et les pédales de freinage et d’accélération n’apparaissent plus dans l’habitacle.
L’idée de Google est de développer à moyen terme une flotte de véhicules qui pourraient être utilisés comme des taxis automatiques, bref, un système de transport public alternatif. Cette flotte serait en concurrence avec les systèmes de taxis mais surtout avec Uber ou Lyft, deux plateformes de réservation de véhicules avec chauffeur.
L’entreprise californienne, spécialiste des algorithmes, n’entend pas entrer plus avant dans la mécanique. Elle s’est associée à l’ensemble des grands équipementiers, tout en sous-traitant la production de ses premiers véhicules à des petites entreprises. En 2015, la société a ainsi confié la production d’une centaine de Google Cars à l’ingénieriste américain Roush Industries, installé dans le Michigan, le berceau de l’automobile américaine. Cette société, proche de Ford, aurait pu permettre un rapprochement avec l’un des trois grands groupes automobiles de Detroit.
Le cadre de l’accord à préciser
Ce n’est pas le seul lien. De nombreux cadres de l’équipe des véhicules autonomes de Google sont passés par les rangs de Ford. John Krafcik, le nouveau patron du projet, a travaillé quatorze ans pour Ford avant de rejoindre Hyundai, puis Truecar. De même, Alan Mulally, le PDG qui a permis à Ford de passer la crise, est membre du conseil d’administration de Google/Alphabet depuis octobre 2014…
Entre Google et Ford, tout est donc potentiellement en place pour coopérer, même si le cadre exact de l’accord n’est pas encore clair, selon les médias américains. Ford va-t-il développer et produire une voiture pour Google ou adapter l’un de ses véhicules actuels ?
En fait, rien ne dit que les deux vont finalement s’entendre. Ford n’entend pas devenir un simple assembleur pour Google. Il veut avoir la main sur la technologie, et donc garder une partie de la valeur ajoutée. Selon Yahoo Autos, si Ford et Google s’entendaient, l’accord ne serait d’ailleurs pas exclusif. Google pourrait négocier avec d’autres constructeurs des accords de production.
Philippe Jacqué ,Rédacteur au service économie (automobile et transport)
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En savoir plus sur http://www.lemonde.fr/economie/article/2015/12/23/ford-et-google-pourraient-se-rapprocher-autour-de-la-voiture-autonome_4836999_3234.html
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-APPENDICE 2:GOOGLE HA IMPOSTO UN MONDO
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-SU LE MONDE:
Dominique Cardon : « Google impose un monde »
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LE MONDE ECONOMIE | 19.12.2015 à 11h09,Mis à jour le 21.12.2015 à 13h26 | Par Philippe Escande (Propos recueillis par)
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Sociologue au Laboratoire des usages d’Orange et professeur à l’université Paris-Est Marne-la-Vallée, Dominique Cardon explique comment les algorithmes et le big data produisent une représentation du monde inédite et recréent de nouvelles inégalités.
Les algorithmes et le big data sont-ils en train de transformer notre société ?
Nous sommes entre deux discours aujourd’hui. D’un côté, nous avons la promesse magnifique des big data, qui vont tout calculer, nous simplifier la vie, améliorer la démocratie, le marché ou la santé. La Silicon Valley nous vend un modèle qui est une utopie politique, celle de la désintermédiation-ubérisation, dans une sorte d’alliance entre le capitalisme et l’individualisme contemporain, qui court-circuiterait les institutions, les Etats et les formes de représentation classique
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Lire aussi : Menaces tous azimuts sur le big data
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Et de l’autre côté, les algorithmes, qui font planer le risque du retour du grand panoptique, de la domination, de la rationalité et du calcul. Les technologies sont utiles à nos vies. L’ethnologue André Leroi-Gourhan nous a expliqué que nous sommes devenus des humains parce que nous avons rencontré l’outil. Nous sommes devenus les êtres de savoir que nous sommes parce que nous avons transféré notre mémoire vers les livres.
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Cette connaissance est maintenant distribuée dans notre environnement, dans notre poche. Elle nous guide et nous recommande. Le couple que nous formons quasiment depuis l’aube de l’humanité avec les environnements technologiques nous fabrique constamment. Les calculs nous transforment car ils mettent du sens sur les données. Ils nous guident et nous conduisent, et surtout produisent des mondes.
Quels mondes nous proposent les algorithmes ?
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On ne réfléchit pas assez à la manière dont Google classe l’information. Elle considère qu’il y a une forme d’autorité des informations qui apparaissent sur la première page, parce qu’elles ont été citées par beaucoup d’autres sites qui ont eux-mêmes de l’autorité. C’est une conception méritocratique.
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Lire aussi : Dominique Cardon, tisseuse d’Histoire
Google est une société absolument méritocratique, où l’on sélectionne les candidats en faisant quatorze examens pour recruter des personnes qui sont surqualifiées pour leur poste. Ce sont les meilleurs. Mais que faire des médiocres ? Qu’est-ce qu’on fait de la page 2, de la page 3 ou de la page 4 ? C’est ça, le monde que fabrique un calculateur. Il organise une vision du monde dans sa manière d’organiser l’information.
Les réseaux sociaux ne seraient-ils pas une réaction face aux calculs de Google, le social contre les maths ?
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Oui, bien sûr. Google impose un monde. Ce que fait le page rank ou la mesure d’autorité de Google, c’est de créer un marché mondial des qualités. Il est, du coup, incroyablement écrasant. Il ressemble beaucoup à toutes les dynamiques qui ont été étudiées par les économistes, Piketty et les autres. C’est-à-dire que l’on entre dans des hiérarchies d’inégalités inédites où 0,5 % des individus aspirent 90 % de la ressource, ce qui est un peu le cas des navigations sur les premières pages de Google.
Les réseaux sociaux sont venus dire que la société reprenait en charge la hiérarchisation de l’information, en organisant depuis son réseau affinitaire (Facebook, Twitter, Pinterest, etc.), en disant « je vais voir ce que j’ai choisi de voir ».
Mais ne retrouve-t-on pas finalement cette méritocratie dans les réseaux sociaux ?
On y retrouve cette alliance entre la Silicon Valley et les individus. Ce qui est au cœur des calculs, c’est de dire que l’on va redéfinir la société par le bas, depuis les individus. On a beaucoup représenté la société par les catégories. L’histoire de l’Etat est inséparable de celle de la mesure par l’Etat de sa population, qui la représente par des statistiques, des CSP et des catégories, ce qui produit des conventions collectives et organise des marchés professionnels.
Le big data et les nouveaux calculs viennent retirer tout ce fatras de catégories qui les représentent mal. Les gens ne veulent pas être fidèles à leur journal, qui décide pour eux de leurs informations. Ils veulent le faire d’eux-mêmes. On va donc recalculer par le bas. Et nous en sommes les premiers complices, car nous n’avons pas envie d’appartenir à une catégorie. Nous sommes singuliers. C’est ce que les réseaux sociaux sont en train de faire.
Je ne veux pas que Le Monde ait décidé pour moi de la hiérarchie de l’information. On va prendre les singularités de l’individu pour qu’il circule parmi les informations du journal et prenne celles qui rejoignent ses centres d’intérêt et ses goûts. L’individu, qui veut avoir du pouvoir dans cette affaire, veut contrôler tout cela, être aux manettes. Même s’il sait que c’est une illusion.
Philippe Escande (Propos recueillis par),Journaliste au Monde
En savoir plus sur http://www.lemonde.fr/economie/article/2015/12/19/google-impose-un-monde_4835209_3234.html
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REAZIONE:GOOGLE RESTA L’AVANGUARDIA DELLA NUOVA ERA,GOOGLE HA IMPOSTO LA
VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA,PIACIA O NO ALLE RETI SOCIALI,PIACIA O
NO ALLE ISTITUZIONI:LA TECNOLOGIA SI E’ UTILE,QUESTA TECNOLOGIA CI
MIGLIORA LA VITA,E’ INDISCUTIBILE E…INARRESTABILE.QUESTE
PUBBLICAZIONI,IO,LA MIA OPERA SIAMO ORGOGLIOSI DI ESSERE STATI PRESI DI
MIRA DA GOOGLE MALGRADO LE MIE DIFFERENZE CON LA CONDUZIONE ECONOMICA E
AMMINISTRATIVA DELLA DITTA E CERTA DECADENZA CHE PERO DOPO HA CORRETTO
TOGLIENDO I FONDI ALLE GIOVANI START-UP IN EUROPA E METTENDOSI INSIEME A
FORD CHE FINI PER NON CONFERMARE LA SUA UNIONE CON MICROSOFT.LA SUA
VISIONE DEL MONDO IMPOSTA E’ LA MIA VISIONE DEL MONDO E GOOGLIARE,SIA SU
UN SMARTPHONE,SU UNA TABLET O SU UN PC,E’ LA PAROLA D’ORDINE PER
ENTRARCI. RINGRAZIO A QUELLI GIOVANI CHE DALL’ANNO 2005 IN AVANTI HANNO
FATTO DI GOOGLE LA MIA SCATOLA DI RISONANZA.
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-CES,IL GIORNO DOPO SU BBC:
CES 2016: Anteprima della vetrina di tecnologia di Las Vegas
Con Leo Kelion Tecnologia redattore scrivania
*2 gen 2016
*Dalla sezione Tecnologia
GUARDA:Buddy robot e il suo creatore che sarà al CES
In tutto il mondo, esperti del settore tecnologico stanno caricando le batterie e prendendo un respiro profondo.
CES prende il via la prossima settimana – una vetrina di tecnologia di consumo tentacolare che sembra estendersi al di la dei locali di Las Vegas ogni anno.
Da Samsung a una sola persona start-up, migliaia di aziende mostreranno i suoi demo di nuovi prodotti, mentre, dietro le quinte, le offerte saranno spinti a fare ulteriori generazioni di gadget possibili.
“Ogni CES è fresco e diverso, e noi cerchiamo di vedere cosa porterà il futuro”, organizzatrice dell’evento dice Gary Shapiro.
«Quello che ho imparato è che a volte le imprese stesse non sanno nemmeno se hanno intenzione di ottenere il loro prodotto finito in tempo.”
Immagine copyright Getty Images
CES di quest’anno riguarderà 2,4 milioni di piedi quadrati (223.000 mq) di superficie espositiva, in crescita di 2,2 milioni di piedi quadrati dello scorso anno
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CES 2016: Vegas spettacolo della tecnologia,anteprima
Videoregistratori, televisori HD,console per videogiochi Xbox e dischi Blu-ray tutti faranno il loro debutto a spettacoli del passato.
Ma un esperto suggerisce che i giganti tecnologici possono temperare le loro ambizioni questa volta.
“Dite addio a raffreddare, dire ciao al pratico”, spiega John Curran dalla consulenza Accenture.
“Molte delle società più grandi ora metteranno meno enfasi sulla CES come un trampolino di lancio per i principali hardware. Quindi, che si concentrerà invece su mostrare nuovi servizi per aiutare l’entusiasmo per i prodotti esistenti.
“Ma per le piccole imprese questo è un grande luogo in cui stanno per essere in grado di trovare un’ottima occasione per catturare l’attenzione di giornalisti e compratori chiave presso i rivenditori.”
Bambino tech è uno dei settori della mostra di più rapida crescita
TV tecnologia
La Nuova tecnologia della TV rende sempre un grande successo al CES, anche se alcune delle innovazioni non sono sempre pratici.
Negli ultimi anni, Samsung e LG hanno vantato i più grandi assamblaggi, ma quest’anno essi potrebbe avere la maggiore banda .
Immagine copyright LG Display
LG ha mostrato largamente piccoli schermi bendy in passato, ma ha ancora tecnologia da offrire per il pubblico
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LG ha fatto notizia a maggio, quando ha mostrato un prototipo di ultra-sottile che può essere staccata il muro,sarà affascinante vedere come le due aziende sudcoreane hanno sviluppato molto di piu il concetto.
Per quanto riguarda gli schermi si potrebbe effettivamente voler acquistare presto, aspettiamo che il focus sia messo su “HDR”.
L’acronimo si riferisce ad alta gamma dinamica, e in pratica significa che i televisori possono mostrare altri milioni di sfumature di colore e una gamma dinamica più ampia,sfumature aggiunti di luminosità tra bianco e nero,mettendo la visione con più in dettaglio.
Immagine copyright Getty Images
TV HDR-badged dovrebbero offrire immagini notevolmente ricche
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Amazon ha iniziato in streaming alcuni dei suoi spettacoli in HDR quest’anno, ma la concorrenza dei responsabili delle TV non avevano messo i loro marketing dietro il formato.
Questo è destinata a cambiare al CES, quando una coalizione dei protagonisti rivelano una nuova specifica. Esso permetterà il loro distintivo dei televisori dimostrare che sosterrànno il futuro contenuto HDR-coded.
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Netflix co-fondatore Reed Hastings pronuncia il suo discorso il Mercoledì
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Questo dovrebbe impedire una ripetizione imbarazzante del fatto che molti dei primi set 4K siano finito per essere compatibile con il modo in cui il video ad altissima definizione è ora in streaming.
Netflix aveva detto in precedenza cche è stato in attesa fino a questo momento per iniziare a sostenere HDR,si aspetta che il suo amministratore delegato Reed Hastings rivelera di più al suo discorso chiave nel CES.
E mentre è probabile che molti anni prima che le emittenti tradizionali adottano HDR, molte delle case cinematografiche hanno detto che offrirànno sul 4K dischi Blu-ray,i primi attori sono inoltre tenuti a essere svelato al CES.
Immagine copyright pubblicità pellicola
Mad Max: Fury Road è stato confermato come uno dei primi dischi Blu-ray 4K che andranno in vendita
Drones
Una grande volontà che non fara il punto sull’interrogante del marchio sovrasta i piani CES dei GoPro.
L’azione della telecamera-maker ha promesso di lanciare un drone chiamato Karma nel 2016.
Immagine copyright GoPro
GoPro ha preso in giro che “Karma è in arrivo” e pubblicato un video girato dal velivolo, da cui questa immagine è stata scattata
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Voci suggeriscono che potrebbe fornire una vista a 360 gradi e incorporare tenologia anticollisione.
L’amministratore delegato della ditta Nicola Woodman ha parlato ad una cena-evento, ma non è ancora chiaro se sarà offerta una prima sbirciatina del velivolo.
Anche se GoPro detiene il fuoco, ci sono decine di altre imprese stabilite per sfoggiare volo tech, tra cui:
Immagine copyright PowerUp
PowerUp FPV offre ai proprietari una visuale in prima persona dai loro aerei
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*PowerUp FPV – un pezzo di equipaggiamento da un israeliano di start-up che trasforma un aereo di carta in un aereo controllabile che diffonde i flussi di visione ad un auricolare di realtà virtuale
*Fleye – un drone a forma di palla da Belgio, che nasconde le sue pale dietro una sfera di plastica per ridurre il rischio di lesioni
*Uvify – un drone da Corea del Sud che ha detto di essere munito di un apparecchio 3D di riconoscimento che può navigare il giro di ambienti interni
Immagine copyright Fleye
Fleye e il suo drone crowdfunded con un design più sicuro
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Energia intelligente della Gran Bretagna sarà anche in mostra con una cella a combustibile a idrogeno, che si dice consente portare in volo per ore i droni, invece di minuti, in un momento.
Un Chip-maker di Intel e Qualcomm cercherà di spiegare perché l’adozione delle loro tecnologie dei droni potrebbe dare ai produttori un vantaggio sui rivali.
E la Federal Aviation Administration ha uno stand e probabilmente fornirà un aggiornamento sul suo nuovo registro per i proprietari di droni statunitensi.
Immagine copyright Uvify
Il drone Uvify può governare se stessa intorno agli oggetti interni ed esterni
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Realta virtuale
Dopo anni di hype 2016 sembra essere l’anno che la realtà virtuale diventa- buona la realtà.
HTC ha invitato selezionati giornalisti per dare un’occhiata alla sua rinnovata auricolare Vive VR ,il Lunedi.
GUARDA: Spencer Kelly prova una cuffia di un prototipo di Vive nel mese di luglio
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L’auricolare-cuffia realizzata in collaborazione con i videogiochi della ditta Valve,doveva essere andato in vendita da oggi.
Tuttavia, l’azienda taiwanese ha ritardato il lancio per aggiungere ciò che dice è una “molto grande conquista tecnologica”.
Sono questi sensori eye-tracking un modo per sbarazzarsi del suo cablaggio o qualcos’altro esterno? Noi lo sapremo presto.
Immagine copyright Getty Image
Sony ha detto in precedenza che il suo auricolare PlayStation VR sarebbe andato in vendita prima del luglio 2016
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Sony seguira con la propria conferenza stampa il Martedì, quando dovremmo avere maggiori dettagli della PlayStation VR – l’add-on auricolare per la sua console best-seller.
Ma un osservatore della società pensa che alla casa giapponese mancherà un trucco se non fa un altro annuncio VR-centric.
“Sony dovrebbe uscire con un accessorio per convertire il suo smartphone Z5 Premium in una soluzione VR”, dice Ben Wood di CCS Insight consulenti.
“Il suo schermo 4K è una soluzione in cerca di un problema,la sua alta risoluzione davvero si presterebbe all’esperienza.”
Oculus ha già realizzato un trucco simile per i telefoni di Samsung, ma la sua attenzione questa volta sarà sul Rift.
Immagine copyright Getty Images
C’erano lunghe code per provare l’auricolare Rift Oculus l’anno scorso
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L’azienda di proprietà di Facebook ha recentemente confermato l’auricolare VR-PC alimentato “on-target” per il lancio di Q1.
Con i pre-ordini per cominciare, sicuramente è il momento di scoprire quanto costerà.
Ci dovrebbe essere anche notizie su telecamere a 360 gradi “abbordabile”,se VR sta per decollare al di là del gioco, le persone hanno bisogno di un modo semplice per registrare i propri video.
Immagine copyright Samsung
I nuovi controller VR saranno esposti tra cui un primo sguardo a sensori di pattinaggio di Samsung
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Inoltre, tenere un orecchio per nuove attrezzature audio-registrazione in grado di corrispondenza suoni al punto di vista di un utente VR – Francia Arkamys ha già preso in giro una soluzione che sarà in mostra.
Robot
La Consumer Technology Association sta parlando su questa categoria, facendo notare che c’è il 71% di spazio in piu del 2015 dedicato ai robot.
Immagine copyright Jibo
Designer Jibo aveva intenzione di metterla in vendita lo scorso anno, ma hanno speso più tempo a lavorare per rendere i suoi movimenti che sembrino più naturali
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Pochi pensano che i robot sono pronti ad essere la corrente principale ancora, ma ci sono più aziende e vale la pena tenerle d’occhio.
La Start-Up degli Stati Uniti Jibo sta creando un sacco di buzz dopo la sua “robot sociale” che ha raccolto oltre $ 3,7 milioni (£ 2.5m) sul sito di crowdfunding Indiegogo.Il Capo del progetto, Cynthia Breazeal, sarà a schioccare in città per fornire un aggiornamento.
Ci sono un paio di nuovi droidi dalla Francia – il compagno bot Buddy (che potete vedere nella parte superiore di questo articolo) e Leka, una macchina progettata per stimolare i bambini con autismo e altri disturbi dello sviluppo.
GUARDA: Leka robot light-up potrebbe aiutare i bambini autistici
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E dal Giappone, Fiore Robotica promette di portare “la bellezza” in campo sfoggiando robot progettati per essere i più esteticamente gradevoli di quanto sono utili.
Si potrebbe apprezzare i suoi sforzi in futuro, quando squadroni degli automi saranno a zippare.
Immagine copyright Flower Robotics
Flower Robotics Platina droide è progettato per allertare il suo proprietario con luci intermittenti e facendo suoni
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Automobili
Come abbiamo una corsa verso strade piene di auto-guida, veicoli elettrici, le case automobilistiche stanno adottando il CES come una possibilità di rivelare le loro ultime novità.
Dieci dei grandi nomi produttori di automobili espongono quest’anno, ma gran parte del pre-show buzz è generato da una ditta cinese che sta cercano di essordire nel settore.
Immagine copyright Faraday futuro
Faraday Futuro ha trainato il suo evento con immagini di rompicapo della sua concept car
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Faraday Future ha promesso di svelare un “concetto” che aiuterà a “definire il futuro della mobilità”.
La società ha già attirato diversi dirigenti lontani da Tesla, annunciando l’intenzione di costruire una fabbrica di state-of-the-art vicino a Las Vegas, e ha ricevuto il sostegno miliardario della tecnologia cinese Jia Yueting. Impareremo più del suo evento il Lunedi.
Volkswagen spera di guidare di nuovo l’attenzione il giorno successivo,e riparare la sua reputazione malconcia,quando il suo amministratore delegato entri in scena.
Immagine copyright Volkswagen
Sarà questo misterioso nuovo veicolo Volkswagen l’aiuto per passare dal suo scandalo emissioni diesel?
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L’azienda ha detto che avrà un nuovo concetto di veicolo da mettere in mostra – indiscrezioni suggeriscono che sarà un Microbus elettrico in grado di pilotare fino a 500 km (310 miglia) con una singola carica.
Il capo di Ford, Mark Fields, è anche in presenza. E ‘stato riferito che sta lavorando su un tie-up con Google per creare un nuovo business auto auto-guida.
Ma non è chiaro se questo sarà caratterizzato nella sua presentazione CES o sara trattenuto per il Detroit Auto Show nel corso del mese.
BMW, però, ha già confermato che stara mostrando Air Touch,un meccanismo di controllo per le sue mappe in-car e sistemi di intrattenimento che con i gesti 3D per scansioni manuali mettera gli automobilisti in grado di evitare di dover usare i pulsanti.
Immagine copyright BMW
BMW sta con questo demo sugli anticipi del suo sistema attuale di riconoscimento basato sui gesti
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E Toyota promette di sfoggiare un nuovo sistema di imaging strada “ad alta precisione”, che permetterà gli automobili auto-guida di condividere ciò che hanno visto per mantenere le loro mappe aggiornate.
La tecnologia può eliminare la necessità di inviare veicoli speciali muniti di costosi scanner laser per ottenere i dati.
“Ci saranno anche più di 100 piccole aziende auto tech”, aggiunge dalla Accenture John Curran.
“Il focus di quest’anno sarà un po ‘meno su di infotainment e di più sulla sicurezza e l’incolumità – così, dovremmo vedere nuove tecnologie anticollisione,tecnologia anti-auto jacking e modi perche le auto stiano a comunicare tra di loro.”
GUARDA: La SmartWheel sarà una delle nuove tecnologie di sicurezza per auto al CES
Wearables
Nonostante i smartwatches hanno guadagnato terreno nel 2015,Fitbit di fitness rimangono il marchio più venduto con la tecnologia degli indossabili.
L’azienda ha una conferenza stampa in prima mattina il Martedì, suggerendo che ha qualcosa di importante da rivelare.
Immagine copyright Fitbit
Fitbit sta alludendo a qualcosa di nuovo con un cinturino in pelle nel suo invito al CES
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“Abbiamo potuto vedere una revisione di dispositivi Fitbit e software per meglio monitoreggire la variabilità della frequenza cardiaca e della temperatura cutanea, insieme al software che offre il coaching per dormire meglio e gestione dello stress”, prevede Charles Anderson dalla banca d’investimento Dougherty & Company.
“Ci aspettiamo anche di vedere Fitbit in più patti con marchi di moda.”
L’attività di registrazione dei rivale Misfit dell’azienda è anche al CES. L’azienda è stata recentemente rilevata dal gigante orologio Fossil, e possiamo vedere i primi frutti della loro tie-up.
Il gigante tecnologico cinese Huawei è premuroso per svelare degli smartwatch rivolti a donne e minori start-up che sono inoltre tenuti a svelare usi al polso favorevole alle donne.
Immagine copyright Wisewear
Wisewear si rivolgera alle donne con i suoi gioielli “di lusso”-tech indossabili
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“C’è stato un pregiudizio molto maschiilista a indossare tech, ma si sta andando a vedere quello che io chiamo il jewellification di questa roba”, prevede dalla CCS Insight Ben Wood.
“C’è un grande vuoto nel mercato,di indossabili per le donne e sarà un grande tema.”
Naturalmente, un altro tema sarà indossabili che non richiamano l’attenzione a se stessi, almeno non fino a quando necessario.
Ad esempio, la ditta francese Atol sarà in mostra gli occhiali guardando normali che raccontano una applicazione smartphone dove sono quando perse.
Immagine copyright Atol
Gli occhiali di Atol utilizzano un’applicazione chiamata Teou per indicare la distanza di un paio di occhiali perdute
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In & Motion ha quello che chiama il primo “airbag intelligente” del mondo per gli sciatori,un giubbotto che si gonfia in meno di un decimo di secondo al momento dell’impatto.
E Digitsole ha le scarpe nuove che legano i propri lacci,qualcosa che abbiamo aspettato per sempre da quando Ritorno al Futuro II.
Tecnologia indossabile per gli animali domestici è anche destinato a diventare più sottile.
Immagine copyright PitPat
PitPat, per esempio, ha un inseguitore per cani di attività abbastanza discreto,un grido lontano da alcune delle iniziative animale-centric più visti in passato nella mostra CES.
Salute e bellezza
Aziende di Cosmetici stanno iniziando ad abbracciare l’elettronica di consumo.
L’Oreal è tornato per un secondo anno con un nuovo prodotto misterioso dopo il successo della sua applicazione del trucco Genio nel 2015.
Un’altra società francese, Romy, è in città con un dispositivo che misura e mescola ingredienti skincare per soddisfare ogni utente in momenti diversi della giornata.
GUARDA: Hands-on con la macchina di ‘mixare la propria crema idratante’
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E Amirose del Regno Unito spinge per offrire speciali pattini di occhio cetriolo-enhanced che si ha detto sono stati appositamente formulati per appassire gli “occhi di computer”.
Ci dovrebbe essere anche una pletora di prodotti che promettono di aiutare la salute a lungo termine.
Per esempio, Ceracor debutterà un sensore che misura il livello di emoglobina nel sangue, che si dice che gli atleti possono utilizzare per aumentare la loro resistenza.
Immagine copyright Ember
Ember registra livelli di emoglobina per aiutare gli atleti a modificare la loro formazione e aumentare la resistenza
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E Skulpt è in mostra, un dispositivo che si dice può essere utilizzato per misurare il grasso corporeo e la qualità muscolare.
Come sempre con la salute tech, alcune delle affermazioni dovranno essere messi sotto esame.
Medical Solutions portabili del Canada, ad esempio, dovranno giustificare il suo vanto che i suoi occhiali EyeForcer sono la soluzione per “l’epidemia di malattia Gameboy”.
Immagine copyright Medical Solutions indossabili
Il EyeForcer presumibilmente impedisce ai bambini che soffrono di cattiva postura, dolori al collo e problemi alla vista
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Anche guardare un’esplosione nel numero di prodotti destinati a nuovi genitori, tra cui un sensore che misura le contrazioni, raccontando le madri quando andare in ospedale, e un pad intelligente dei cambiamenti che tracciano la crescita dei neonati.
Casa intelligente
Quattro milioni di famiglie del Regno Unito contengono già una sorta di sistema di casa intelligente, secondo un recente rapporto di Strategy Analytics.
GUARDA: una start-up sta facendo un pulsante smart per la vostra casa,ma nessuno compra?
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Nido e Philips hanno aperto la strada, si aspettano un nuovo diluvio di termostati connessi a Internet, luci, allarmi antincendio e prese di corrente alla mostra – così come nuovi modi per controllare loro.
Samsung ha detto che intende fare la sua prossima gamma di Smart TV con doppio-comando e controllo “hub intelligenti”, mentre LG ha pre-annunciato il SmartThinQ Hub – un dispositivo di forma cilindrica che fa più o meno la stessa cosa.
Se a questo punto si sta tentando di soffocare uno sbadiglio, aspetta,ci sono alcuni prodotti in questa categoria che intrigano.
Immagine copyright LG
LG SmartThinQ Hub raccoglie informazioni da una serie di dispositivi domestici intelligenti compatibili
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L’uomo che ha sviluppato il iMovie originale per Apple ha rivolto la sua attenzione alla lavanderia e presenterà una lavatrice / asciugatrice chiamata Marathon di Lunedi CES Unveiled di anteprima.
Il dispositivo può essere impostato per tenere i vestiti chiusi dentro fino al ritorno del legittimo proprietario,anche se il numero di emissioni sarà in grado di permettersi il suo prezzo di 1 200 dollari(£ 810) è un’altra questione.
GUARDA: L’altoparlante Triby aggiunge l’assistente per frigoriferi Amazon Alexa
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Invoxia sfoggerà Triby – un prodotto-cucina collegata alimentato da un assistente vocale di Amazon Alexa.
E ci saranno anche altri nuovi kit per migliorare la casa tra cui un soffione che traccia la quantità di acqua utilizzato, un modulo che consente di controllare caminetti a gas dal telefono e un divano che vibra nel tempo con spettacoli in TV.
Immagine copyright Sensorwake
I partecipanti possono anche fiutare Sensorwake,un orologio che ti sveglia con gli odori di cibo, posti … o denaro
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E ‘stato detto che è un sacco di molto più facile avere una panoramica del CES da fuori Las Vegas piuttosto che cercare di vagabondare in giro il suo spettacolo di piani di dimensioni epiche.
Ritorneremo sicuramente a cercare di mettere in evidenza gli annunci principali, così come alcune delle più strane e stravagante rivelazioni.
C’è anche un sacco in mostra che non vi possiamo riportare come questo stand dedicato a diversi tipi di fili al CES 2015
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È possibile seguire queste notizie attraverso il nostro indice CES speciale e puoi anche inviare post rilevanti alla nostra pagina di Facebook.
Inoltre, avremo una edizione speciale di Tech Tenda sulla BBC World Service il Venerdì, e potete seguire il team tecnico della BBC sul terreno ai seguenti account Twitter:
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REAZIONE:
1-”Ma un esperto suggerisce che i giganti tecnologici possono temperare le loro ambizioni questa volta.
“Dite addio a raffreddare, dire ciao al pratico”, spiega John Curran dalla consulenza Accenture.
“Molte delle società più grandi ora metteranno meno enfasi sulla CES come un trampolino di lancio per i principali hardware. Quindi, che si concentrerà invece su mostrare nuovi servizi per aiutare l’entusiasmo per i prodotti esistenti.
“Ma per le piccole imprese questo è un grande luogo in cui stanno per essere in grado di trovare un’ottima occasione per catturare l’attenzione di giornalisti e compratori chiave presso i rivenditori.”
ECCO CONFERMATO IL BOICOTTEGGIO DELLE MIGLIORI E IMPORTANTI AZIENDE DELLE TELEOMUNICAZIONI,I COSIDETTE BIG DELLA NUOVA ERA, FRA QUI GOOGLE L’AVANGUARDIA,ALLA CES E QUINDI A MICROOFT IL SUO ORGANIZZATORE.GRAZIE IN NOME DELLA NUOVA ERA PER FARSI ECO DEL MIO APELLO CONTRO DI LA MICROSOFT DI NADELLA:NULLA SI CREA,SI FABRICA E SI VENDE AL DI FUORI DEI MIEI CONCETTI SCIENTIFICI-TECNOLOGICI SULLA MODERNA TELECOMUNICAZIONE
2-IL MODO IRONICO SU COME TRATTA ‘ARGOMENTO DELLA REALTA VIRTUALE CONFERMA I MIEI COMMENTI:AH…SE POTESSIMO FARE CHE QUESTI AGGEGGI CI MOSTRINO UNA REALTA……”BUONA” VIVIREBBEMO “NEL MIGIORE DEI MONDI”(PARAFRASEANDO A VOLTAIRE E IL SUO CANDIDO)BASTA GIOCARE E QUESTA TECNOLOGIA FARA MIRACOLO.CREDERCI O SCOPPIARE.
3-AUTO,FORD E GOOGLE:NON DANNO IMPORTANZA A CES IN ATTESA DELLA FIERA DI DETROTI.MICA QUELLA DI BARCELLONA CHE IN QUESTA NOTA,COME REALMENTE SUCCEDE,NON ESSISTE.
4-PER QUANTO RIGUARDA ALLA TELEFONIA MOBILE SENZA FILI COME NEL CASO DEI BIG DELLE TELECOMUNICAZIONI C’E SCARSISSIMO INTERESSE PER LA CES,SEGNO CHE IL SUO NOKIA LUMIA SI HA SCHIANTATO.GRAZIE ANCHE PER QUESTO AGLI OPERATORI DELLA NUOVA ERA.NADELLA NON HA SEGUITO LE MIE IDEE AL RIGUARDO,IL MARCHIO DOVEVA SCOMPARIRE COME INIZIALMENTE ANNUNCIATO,MA…MICROSOFT HA CEDUTO A PRESSIONI E NON E’ STATO ALL’ALTEZZA HA MANCATO DI CORAGGIO E PERSPETTIVA AZIENDALE.LA NUOVA ERA DOMINA EGEMONICA E FUORI DELLA SUA VISIONE DEL MONDO NON SI CAMPA.
5-LA ROBOTICA E LE NEUROSCIENZE(SPECIALMENTE LA NEUROCHIMICA)IN RAPPORTO,SONO GLI ARGOMENTI GENERALI CHE IN QUELLI TEMPI OCCUPAVANO LE MIE LETTURE E HANNO ISPIRATO I MIEI CONCETTI AL RIGUARDO DELLE TELECOMUNICAZIONI COME UNA ESTENSIONE DEGLI ORGANI DEI SENSI INTEGRATI.PARTICOLARMENTE LE RIFLESSIONI DOPO LA LETTURA DI UNA PUBBLICAZIONE AL RIGUARDO DEL LABORATORIO ROCHE.(SONO UN POST-GRADUATO IN PSICHIATRIA CHE INOLTRE SI MOBILITA,E COMUNICA A DISTANZA MOLTISSIMO,IN TRE CONTINENTI E TANTI PAESI:MA MAI PER TURISMO PER QUI ESSERE “COLLEGATO” DIVENTA ESSENZIALE ALLA MIA ESSISTENZA)
EPILOGO:IL RESTO DELLA NOTA E’ IN CONCORDANZA DI QUANTO DETTO SOPRA SU QUELLA DEL CORRIERE DELLA SERA.
AH……A ME INTERESSANO LA MARATHON(E IL SOFFIONE)ANCHE SE IL VERO PREZZO PESA NELLE TASCHE 2000 E NON 1200:TIENE LA ROBA DENTRO FINO AL MIO RITORNO,QUESTO IMPORTA.
GRAZIE A TUTTE GLI OPERATORI DELLA NUOVA ERA PER QUESTO:MICROSOFT ORA DOVREBBE FARCI UN PENSIERINO.
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15 GENNAIO 2016:EPILOGO DEL CES SECONDO LA BBC
CES 2016: L’ultima parola
Dave Lee, America del Nord,reporter tecnologico
*9 GENNAIO 2016
*Dalla sezione Tecnologia
*commenti
.
Quando il CES ha iniziato, circa 48 anni fa,li era molto più facile sorprendere le persone.
Allora, senza il flusso infinito di blog e social media, grandi
storie che hanno definito il nostro futuro tecnologico hanno fatto il
loro debutto gloriose qui. Come il videoregistratore, per esempio,il via
per la prima volta al CES nel 1970. Chi avrebbe potuto prevedere
l’impatto che quel pezzo di tecnologia avrebbe avuto sul mondo?
E 11 anni dopo, il CD è stato mostrato qui prima che altrove.
In questi giorni, raramente si vedono cose del tutto nuove al CES. E
così lo scopo della manifestazione è cambiato un po ‘,spostando in un
evento che è tanto di momento pubblicitario piuttosto che di nuovi
prodotti.
Ma forse da qualche parte nelle vaste sale del Centro Congressi di
Las Vegas abbiamo visto quest’anno videoregistratori,una tecnologia che
avrà un impatto ben al di là di ciò che possiamo prevedere.
I partecipanti,alcuni dei 170.000,si stanno ora dirigendo a casa. E
sembra che ci sia un consenso generale che il CES 2016 ha segnalato un
anno di transizione, ma non un momento rivoluzionario. Le grandi
idee,come realtà virtuale, reinventare la macchina, o la casa robotica
erano promettenti, ma ancora sono cotte a metà, un panino nel metaforico
(smart) forno.
“Siamo in un in-tra fase, in cui categorie come droni, realtà
virtuale, e indossabili sono in crescita e progrediscono, ma hanno
ancora una lunga strada da percorrere”, ha scritto Rachel Metz dal MIT
Tech Review.
Sul New York Times ‘Farhad Manjoo ha descritto CES 2016 come “l’adolescenza scomoda” per le tecnologie emergenti.
E questo è assolutamente giusto. VR deve ancora andare in
contromano.I Droni sono là fuori, ma avviati per essere bloccati in
problemi di regolamentazione per il prossimo anno, almeno. E gli
indossabili? Beh, diciamo solo che troppe aziende stanno ancora pensando
su che funzionino prima che alla moda.
CES 2016 è stato come è ogni anno: grande, travolgente, piena di idee terribili, soldi sprecati e sopravalutati senza senso.
Sono finiti i giorni in cui si trovano la “next big thing” al CES. Ma
se il business della tecnologia e’ ancora bello e vivobusiness è vivo
,il CES avra ancora molto deil suo impulso.
Fino alla prossima volta, Las Vegas … Segui Dave Lee su TwitterDaveLeeBBC
http://www.bbc.com/news/technology-35260088
-
REAZIONE:RISCATTO IL SENSO GENERALE DELA NOTA CHE CONFERMA LE MIE
CONSIDERAZIONI PREVIE ESPRESSI SOPRA,E ANCHE RISPECHIA I MIEI ANALISI AL
RIGUARDO DI TUTTA QUESTA TECNOLOGIA TRIBUTARIA DEI MIEI CONCETTI
INTEGRAZIONISTI PUBBLICATI NEI MIEI BLOG.
A RIVEDERCI.
-APPENDICE:LA REALTA INGRANDITA(VIRTUALE)SI AVVICINA. O SCHIANTERA CONTRO LA REALTA “TOUT COURT”?
-SU LE MONDE:
Pixels
Pourquoi l’Oculus Rift, le casque de réalité virtuelle, risque d’échouer commercialement
Le Monde.fr | 08.01.2016 à 11h57,Mis à jour le 08.01.2016 à 15h50 | Par William Audureau
.
.
Il est presque là. Oculus Rift, le très médiatique casque de jeu
vidéo à 360°, cofinancé sur la plate-forme collaborative Kickstarter
en 2012 et racheté par Facebook pour 2 milliards d’euros en 2014, a
lancé mercredi 6 janvier les pré-commandes, pour une première livraison
de la version finale attendue en mars ou avril. De nombreux
investisseurs le voient déjà comme la prochaine révolution technologique
depuis l’iPad. Mais l’emblématique casque de réalité virtuelle pourrait
se cogner au mur de la réalité.
Un prix de lancement élitiste
Ces deux dernières années, les observateurs avaient bon espoir de
voir le casque commercialisé à un prix plus proche d’une console
actuelle, soit 400 dollars ou euros, à plus forte raison depuis le
rachat d’Oculus VR par Facebook. « Ils peuvent baisser le prix, cela a du sens car ils ont beaucoup d’argent à se faire sur les applications », analysait en juin 2014 Dean Takahashi, journaliste de VentureBeat très introduit dans la Silicon Valley. Il y a encore quatre mois, Palmer Luckey, le président d’Oculus, évoquait lui-même « un prix aux alentours de 350 dollars, probablement un peu plus ».
C’est la première douche froide pour ceux qui faisaient déjà de la
réalité virtuelle la tendance majeure de 2016 : à 599 dollars (hors
taxes) le casque aux Etats-Unis, et même 699 euros hors frais de port en
Europe, Oculus Rift s’adresse à une niche de passionnés aisés, en tout
cas dans un premier temps, ce qui lui a valu des critiques amères.
D’autant que contrairement à une tablette ou une console classique,
l’appareil n’est pas autonome : pour fonctionner, il lui faut s’appuyer
sur un puissant PC.
Lire aussi : Pluie de critiques sur le prix du casque de réalité virtuelle Oculus Rift
Le casque nécessite en effet un processeur quatre cœurs, de type
Intel i5-4590, à 200 €. Et le prix des cartes graphiques recommandées
par Oculus débute à 250 € pour une Radeon R9 290 (AMD) et à 350 € pour
une GeForce GTX 970 (Nvidia). En tout, la facture pour un ordinateur
configuré sur mesure s’élève à 999 dollars l’unité, quand une
PlayStation 4 coûte presque trois fois moins cher.
Un petit gâteau à se partager à deux
Oculus a beau appartenir à Facebook, il ne jouit pas de la situation
de quasi-monopole du réseau social de Mark Zuckerberg. Face à lui, une
flopée de casques de réalité virtuelle concurrents, dont deux au
potentiel commercial important, le Vive de HTC et Valve, à la
technologie plus innovante, et surtout le PlayStation VR de Sony, qui se
pose comme l’alternative la plus grand public.
Ces trois machines sont amenées à se partager le marché, mais de
manière inégale. D’un côté, l’Oculus Rift et le Vive sont en face à face
direct sur le segment des joueurs PC, qui est moins important qu’on ne
le croit généralement. Selon les chiffres de Nvidia, 13 millions
d’ordinateurs dans le monde seraient aujourd’hui suffisamment puissants
pour les casques de réalité virtuelle, « qui nécessitent des ressources graphiques jusqu’à sept fois supérieures à celles d’un PC moyen »,
précise le constructeur de cartes graphiques. Or en face, c’est une
base installée de pas moins de 35 millions de PlayStation 4 qui attend
l’alternative de Sony, selon les derniers chiffres du constructeur.
13 millions pour deux d’un côté, 35 millions pour un de l’autre :
l’équation n’est pas en faveur d’Oculus (ni de HTC et Valve). Et si les
ordinateurs compatibles sont naturellement amenés à se démocratiser avec
la baisse de prix (Nvidia espère atteindre un parc installé de
100 millions en 2020), il en va de même de la PlayStation 4. La console
de Sony, qui s’écoule en moyenne à 1,4 million d’exemplaires par mois
depuis son lancement, est encore dans les clous pour finir près des
records de vente de la PlayStation 2, le tout sans aucun concurrent
frontal à son casque.
Une capacité de production à prouver
Comment survivre dans un environnement aussi concurrentiel, quand il
s’agit de son premier périphérique de jeu ? Valve, géant américain de la
distribution dématérialisée, a eu le bon sens de s’associer avec HTC,
un constructeur de smartphones qui lui apporte à la fois le savoir-faire
en matière de design et de fabrication à grande échelle, mais aussi un
réseau de points de vente avec lequel le contact est déjà noué. Mais
pour l’instant, Oculus VR ne dispose que de sa propre boutique en ligne,
faute d’accords avec des distributeurs. « Avoir un seul point de vente face à un important réseau de
distribution, c’est bien sûr un désavantage, ne serait-ce qu’en termes
d’exposition, pointe Richard Brunois, directeur de communication de PlayStation France. Mais
peut-être ont-ils peu d’exemplaires et cherchent juste à tester le
marché. Ça ne dénote pas une volonté de l’inonder, en tout cas. »
A terme, Oculus Rift devait également être disponible dans « certains points de vente sélectionnés » en avril, mais la société, interrogée par Le Monde, laisse entendre qu’aucun accord n’a pour l’instant été finalisé.L’ancienne
start-up, vieille de quatre ans tout juste et qui n’a toujours pas
commercialisé un seul produit fini, douterait-elle de sa capacité à
alimenter correctement le marché ? Pour Thomas Grellier, ancien de
l’industrie aujourd’hui enseignant universitaire en marketing et
consultant spécialisé en jeux vidéo, la question est posée.
« Si Nintendo, Microsoft et Sony ont connu des
ruptures de stocks sur leurs derniers lancements mondiaux, ce n’est pas
un hasard : il n’y a pas d’appareil de production capable de fabriquer
15 millions de machines dès la première année. Le problème est qu’on
ignore tout de l’appareil de production d’Oculus. Combien sont-ils
capables d’en produire ? Quel est taux de rebut, sur un produit aussi
sensible ? Et quelle sera la fiabilité des casques, leur taux de panne ?
On n’en sait rien. Ce lancement, c’est aussi un test pour eux. »
A cet égard, les récents articles faisant état d’une rupture de stock
fulgurante sur la première livrée de casques peuvent aussi bien être
interprétés comme le signe d’une demande très élevée, ou l’indice d’une
capacité de production trop limitée. La société, qui n’a jamais produit
plus de 40 000 pièces d’un même hardware, évoque un premier objectif
commercial de quelques centaines de milliers d’exemplaires seulement
pour la première année de commercialisation de l’Oculus Rift.« C’est
minuscule, ils savent qu’ils ne pourront pas délivrer davantage, donc
c’est plutôt malin de mettre un prix qui cible spécifiquement les early
adopters », analyse Cédric Lagarrigue, président de l’éditeur
français Focus Home Interactive, qui ne prévoit d’alimenter en casque en
jeux qu’à partir de 2017 ou 2018.
Un réseau commercial immature
Pour aller au-delà des geeks technophiles, Oculus devra donc produire
à plus grande échelle, mais aussi développer un réseau commercial
mondial. La jeune société en est loin : elle ne dispose pas d’antennes
de distribution nationales, ni même continentales. « Oculus n’a pas de bureau européen », confirme-t-elle pudiquement au Monde. Des
bureaux locaux sont pourtant essentiels dans la démocratisation d’un
produit, puisque ce sont eux qui nouent des liens avec les grandes
enseignes (FNAC, Carrefour, Micromania, etc.), et pilotent la
communication sur les médias nationaux (publicités télévisées, placement
produit auprès des youtubeurs locaux, etc.). « Ne pas avoir de bureau européen à ce stade, c’est inquiétant, corrobore Thomas Grellier. Cela ne veut pas dire que c’est trop tard, s’ils commencent à créer des filiales de distribution [en charge d’ouverture de comptes auprès des grandes enseignes] dès demain, ils peuvent arriver dans les magasins pour novembre. Mais ils ne sont pas en avance. »
Or le succès – ou l’échec – d’Oculus sera avant tout une affaire de
timing. Selon le Wall Street Journal, Nintendo prévoit également la
commercialisation en 2016 de sa nouvelle console, nom de code « NX ».
Pionnier de cette nouvelle génération de casques de réalité virtuelle,
l’Oculus Rift s’expose au risque de perdre la main sur le calendrier
médiatique, et de voir le Vive et le PlayStation VR arriver en boutique
et toucher le grand public avant lui.
Lire aussi : Oculus Rift, PlayStation VR, HTC Vive : ce que l’on sait des casques de réalité virtuelle de 2016
William Audureau
Journaliste au Monde
http://www.lemonde.fr/pixels/article/2016/01/08/pourquoi-l-oculus-rift-le-casque-de-realite-virtuelle-risque-d-echouer-commercialement_4843953_4408996.html
-
REAZIONE:
1-DICIAMOLO CHIARO,LA REALTA INGRANDITA E’ UN INDOSSABILE,UNA CUFFIA INDOSSABILE E PER TANTO TRIBUTARIO ANCHE DEI MIEI CONCETTI.
2-A QUANTO PARE IL SUO SUCCESSO NON SEMBRA SCONTATO,E SE SUCCESSO
AVRA IL VANTAGGIO SEMBRA ESSERE A FAVORE DI VIVES.E VIVES REALTA
VIRTUALE PURA NON E’ MA UN MISTO DI REALTA VIRTUALE E REALTA “TOUT
COURT.
3-IL MONDO DELLA TECNOLOGIA DELLE TELECOMUNICAZIONI STA PREFERENDO
NOMINARE QUESTO “GIOCO” REALTA INGRANDITA,INGIGANTITA ANZI CHE
“VIRTUALE”
TUTTO SOMMATO SEMBRA CHE QUESTO AGEGGIO NON SIA DESTINATO A CAMBIARE
UN GRAN CHE NE LA PATERNITA DEL TERMINE DA ME ACCONIATO “REALTA
VIRTUALE” PER RIFERIRMI ALL’ELITTISTA MONDO INTERNET PPREVIO
ALL’IRRUZIONE DELLA NUOVA ERA,NE A QUESTA STESSA:AVVOCATI HA LA NUOVA
ERA,NON AVVICINIAMO PIU DI TANTO QUESTA REALTA E CONCENTRIAMOCI SU
QUELLA REALE.
COMUNQUE SIA SI TRATTA DI ARGOMENTI NON ESSENZIALI CHE NON CONTENDONO LA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA.
VEDIAMO UN POCO PIU SU QUESTA TECNOLOGIA:
lemonde.fr
.
Oculus Rift, PlayStation VR, HTC Vive : ce que l’on sait des casques de réalité virtuelle
.
Essai d’un Occulus Rift. Marcio José Sanchez / AP
.
La réalité virtuelle se rapproche. Ce mercredi, Oculus doit ouvrir
les précommandes pour l’Oculus Rift, son désormais célèbre casque, et du
même coup révéler son prix de lancement. Sa livraison, prévue d’ici la
fin du premier semestre 2016, marquera enfin les débuts de cette
catégorie de produits très médiatisés depuis deux ans.
Les casques de réalité virtuelle ont pour ambition d’immerger
l’utilisateur dans un monde fictif en couvrant tout le champ du regard,
avec un univers modélisé à 360 degrés. Les trois principaux casques de
ce type devraient être commercialisés début 2016, mais, à quelques mois
voire semaines de leur sortie, les détails ne sont divulgués qu’au
compte-gouttes.
Prix, fonctionnalités, jeux disponibles : que sait-on d’eux aujourd’hui ? Lire le décryptage : La réalité virtuelle en six questions
Oculus Rift : le plus médiatisé
Attendu depuis plus de trois ans par les internautes, qui, pour un
certain nombre d’entre eux ont soutenu son développement à travers
l’entreprise de financement participatif Kickstarter, l’Oculus Rift doit
être mis sur le marché d’ici juin.
Le prix de ce casque reste encore inconnu, mais le PDG d’Oculus VR a
annoncé, en mai, qu’il serait vendu entre 200 et 400 dollars (entre 180
et 360 euros), avant de préciser dans un tweet fin décembre que la
réalité virtuelle serait « un objet de désir avant de devenir un objet que les gens peuvent s’offrir ».
En septembre, un des dirigeants de l’entreprise, Nate Mitchell,
soufflait au site PC Gamer que le prix se situerait plutôt en haut de
cette fourchette, à plus de 300 dollars.
Une somme conséquente, d’autant plus que, pour fonctionner, l’Oculus
Rift nécessite un PC avec des fonctionnalités spécifiques. Les
constructeurs Asus, Dell et Alienware commercialiseront cette année des
ordinateurs estampillés « Oculus ready » (« prêts pour Oculus »). Ils
sont pour l’instant annoncés à 999 € (930 €).
Côté contenus, Oculus, racheté par Facebook pour 2 milliards de
dollars en mars 2014, a annoncé en septembre l’ajout du célèbre jeu de
construction Minecraft à son catalogue, qui rejoindra ainsi Half-Life 2, Rock Band VR ou encore Castlevania : Lords of Shadow 2. Le jeu de plateforme Lucky’s Tale sera livré avec le casque, tandis que le simulateur spatial Eve : Valkyrie sera offert pour chaque précommande.
Grâce à un partenariat avec Microsoft, l’Oculus Rift permettra
également de jouer à des jeux Xbox One… mais dans une salle de
projection virtuelle, dans laquelle le joueur jouera au jeu
« classique » sur un écran, sans immersion. C’est aussi la manette
d’Xbox One qui sera livrée avec le casque pour jouer à tous les jeux, en
attendant l’arrivée d’Oculus Touch, un nouveau contrôleur créé
spécifiquement pour les besoins de la réalité virtuelle, mais qui
devrait n’être commercialisé qu’en seconde partie d’année. Lire : On a testé pour vous… les jeux en réalité virtuelle de l’Oculus Rift
.
PlayStation VR : le projet le plus grand public
Le casque de réalité virtuelle de Sony devrait coûter entre 300 et 500 euros. Sony
Initialement baptisé Morpheus, le casque de réalité virtuelle de Sony
a changé de nom mi-septembre, à l’occasion du Tokyo Game Show : on
parle désormais de PlayStation VR. Prévu pour une date indéterminée
en 2016, le casque est conçu pour fonctionner avec la console de jeu
PlayStation 4, à travers un boîtier qu’il faudra connecter aux deux
terminaux. Il fonctionne avec une caméra et des manettes classiques ou
de reconnaissance de mouvement, comme les PlayStation Move.
Aucun prix n’a encore été annoncé, mais le PDG de Sony a évoqué au
Tokyo Game Show une somme équivalente à celle d’une console, soit entre
300 et 500 euros. Un prix qui s’ajoute, évidemment, à celui de la
PlayStation 4, indispensable pour faire fonctionner le casque.
Cet automne, à Tokyo puis Paris, plusieurs démos de jeux ont été présentées, parmi lesquelles quelques grands titres comme Resident Evil : Umbrella Corps, Kingdom Hearts HD II.8 Final Chapter Prologue, Final Fantasy XIV ou encore Eve : Valkyrie,mais aussi des exclusivités comme RIGS, un jeu de tir sportif par équipes, ou Robinson the Journey, aventure à sensations sur une île tropicale peuplée de dinosaures.
En revanche, les jeux classiques de la PlayStation 4 ne seront pas
compatibles avec le casque de réalité virtuelle, avait révélé au Mondele
président de Sony Computer Entertainment en juin. L’entreprise compte
plutôt se consacrer au développement de jeux spécifiques à la réalité
virtuelle, comme le très drôle et convivial Playroom VR.
.
Lire aussi : On a essayé… Morpheus, le casque de réalité virtuelle de Sony
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HTC Vive : le mélange virtuel et réel
.
Vive VR, un casque construit par HTC en partenariat avec Valve, doit
offrir de nouvelles expériences aux utilisateurs de Steam. Valve
Initialement attendu fin 2015, Valve a annoncé cet été que son casque
de réalité virtuelle ne serait commercialisé auprès du grand public
qu’au premier trimestre 2016, avant de le reporter une nouvelle fois à
avril en raison « d’une avancée technologique majeure ».
Né de l’association du groupe américain à l’origine de la plate-forme
de jeux Steam et du constructeur taïwanais HTC, ce casque a une
différence notable par rapport à ses concurrents. Il prendra en compte
les mouvements et les déplacements du joueur sur 4,5 m2,
grâce à un système de capteurs disposés dans la pièce. Il sera ainsi
possible de marcher dans son salon et dans le jeu, de se lever ou de
s’asseoir et d’effectuer d’autres mouvements.
Au CES de Las Vegas, HTC a même révélé que sur sa seconde génération
de prototype, les Vive Pre, une caméra frontale permet de superposer des
éléments réels au monde virtuel dans lequel est plongé le joueur. Qui
plus est, des contrôleurs spéciaux permettront de voir ses mains dans
cette réalité alternative et de s’en servir pour manipuler les objets.
Parmi les jeux disponibles sur Steam, qui seront compatibles avec le HTC Vive, on compte par exemple Elite : Dangerous, Team Fortress 2, Ark : Survival Evolved ou encore Euro Truck Simulator 2. Aucune information n’a pour l’instant été donnée sur le prix du dispositif. Voir la vidéo : Hololens, Oculus Rift : que font les casques qui changent la réalité ? Lire : Réalité virtuelle, réalité augmentée, holographie : quelles différences ?
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6 LUGLIO 1951.
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